tra spread e pil. -da Mueck, cit. digitale courtesy M. Iannino- |
Prima ci hanno drogati con la pubblicità, ci hanno detto che potevamo comprare ogni cosa prodotta dall'industria immessa sul mercato. Ci hanno fatto credito. Hanno inventato le cambiali; i pagamenti a breve, media e lunga scadenza. Le carte di credito e i bancomat.
Ogni traguardo sembrava raggiungibile.
Ci è sembrato possibile addirittura farci un'opinione e poterla
esprimere.
Abbiamo lottato per i diritti
Costituzionali. Abbiamo creduto nel diritto alla Vita!
Abbiamo lottato per la cultura!
Ma messi in standby non appena le caste
hanno avvertito il brivido della folla trasformarsi e diventare
rabbia con le marce su Roma. E nulla, oltre alle vuote parole di
sempre, la classe dirigente, ha prodotto.
Niente spartizione solidale. Niente
lavoro. Nessun sogno!
Si naviga a vista, con qualche residuo
guizzo di autentica dignità, nel mare apatico della quotidiana
telenovella resa soporifera dalle ignobili appendici del potere
arroccato in difesa delle ricchezze tolte all'altro.
Questo stato di cose si chiama:
democrazia genuflessa.
In barba ai fulgidi esempi delle
persone illuminate, il popolo non è Sovrano! Il popolo (ignorante) è
reso schiavo di sé stesso.
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