Siamo tutti cogli occhioni belli?
Una buona parte, forse e una stragrande maggioranza soffre di demenza. Vado al punto:
Siamo tutti cogli occhioni belli?
Una buona parte, forse e una stragrande maggioranza soffre di demenza. Vado al punto:
La destra ha perso in Sardegna e immediatamente la Meloni e tutto il centrodestra si sono interrogati per capire gli errori che li hanno fatto capitolare. Comportamento adeguato per la gestione del potere ma inverosimile per la gestione della politica alta intesa come forma di servizio ai cittadini tutti.
Sono bastati due fuori-onda di striscia la notizia per sciogliere l'unione familiare della premier col suo compagno ma a nulla sono valse le inchieste giornalistiche di report su due importanti componenti del governo Meloni per fare rivedere l'esecutivo voluto da Giorgia.
Il giornalismo investigativo serio raccoglie denunce ed è tacciato con ogni aggettivo denigratorio da chi è messo sotto la lente d'ingrandimento della squadra di Ranucci. E nella migliore delle ipotesi le accuse argomentate, strutturate e analizzate da ogni prospettiva si lasciano cadere nel dimenticatoio. Prove su prove, testimonianze oggetto delle inchieste investigative che in altri Paesi farebbero cadere primi ministri e governi interi da noi, fin quando non interviene la magistratura, lasciano l'amaro in bocca a pochi ma niente di più.
L'ira di quanti hanno investito fiduciosi le proprie forze, speculatori a parte, e si son dati da fare per attuare i vari bonus del governo che, ricordiamo, erano programmati per fa ripartire l'economia e aiutare i meno abbienti, è scoppiata.
Imprenditori, cittadini e, in special modo, predatori assatanati riuniti attorno al lucroso e accattivante bottino tuonano contro il provvedimento del governo Meloni che blocca tutti i bonus fin ora erogati con l'agenda Draghi nonché la revisione del superbonus per l'edilizia che dal 110% scende al 90% nel 2023 con la tagliola di fine lavori entro dicembre di quest'anno.
Ha colpito la tenacia di questa donna di nome Giorgia.
Penso che abbia colpito molti italiani per la determinazione messa in campo nei confronti della politica tutta a prescindere dalle ideologie dei singoli. Da qualche decennio i governi, anzi i Presidenti del Consiglio, sono stati emanazioni presidenziali.
La tanto osannata Repubblica non è stata guidata da esponenti usciti dalle urne per volontà del popolo. La sovranità popolare non c'è mai stata! Anche se in democrazia vince chi raccatta più voti e dovrebbe rappresentare tutti indistintamente anche coloro che non si recano alle urne. Giorgia Meloni questi concetti li ha ribaditi sempre in campagna elettorale ed è stata l'unica a non volere far parte del governo £tecnico" a guida Mario Draghi. Anche se, per onestà intellettuale dobbiamo ricordare che non vi era alternativa alcuna.
E bboni che mamma Giorgia sta a sbriga' mpicci!
Il decisionismo certo non le manca! Solo che ci saremmo aspettati provvedimenti che riguardassero più da vicino i problemi veri dei cittadini che le hanno dato fiducia.
Per il momento, e di questo dobbiamo convenire con l'opposizione, la neo premier ha enfatizzato il suo personale modello di come vede e intende la società.
Noi dal basso non sappiamo a che serve e a chi l'innalzamento da 2 a 10mila euro di contanti da giostrare anche perché chi ce l'ha diecimila euro da spendere cache? Ma manco a rate!
E poi, il presidenzialismo! Ma non è stato bocciato dagli italiani?
No, decisamente cara Giorgia stai andando fuori tema. Non è così che sollevi quanti si arrangiano o sono costretti a imbarcamenarsi tra il reddito di cittadinanza e qualche corso di formazione.
Per ora vediamo solo demagogia. Una demagogia tronfia di arrogante saccenza che non migliora la situazione della Nazione né i suoi abitanti.
Altra esternazione fuori luogo: “la scienza non è religione!”
In riferimento alla gestione del covid neanche a me sono andate giù determinate scelte e imposizioni ma da questo a ritenere che è stato sbagliato molto nella gestione della pandemia, beh …
Buon lavoro signora Presidente! E un sentito in bocca al lupo a quanti siamo al di qua dei banchi.
Davvero i nuovi arrivati lavorano per essere al servizio dei cittadini e del popolo tutto?
Le uscite estemporanee di alcuni leader lasciano intendere l'opposto. Le formazioni politiche vincitrici dell'ultima schermaglia elettorale hanno fatto man bassa nello scacchiere delle due camere: La Russa, fratelli d'italia, alla presidenza del senato e Fontana, in quota lega, alla camera, rispettivamente seconda e terza carica dello Stato in ordine d'importanza.
I colori cangianti autunnali inducono alla quiete. E Giorgia prende spunto. Anche lei, superata e messa in cantina la fase post-vendemmia, dopo avere tesaurizzato il raccolto, attende quieta. Non parla più neanche coi cronisti che, per mestiere, la inseguono.
Ha ottenuto una vittoria netta! Lei e la sua coalizione.
Sembra che il patriottismo abbaia prevalso tra quel misero 40% ch'è andato a votare.
Ricordo di un draghetto che voleva fare il pompiere.
Molti anni addietro c'era un cartone animato molto seguito in tv. Narrava le disavventure di un piccolo drago, Grisù, che nonostante la sua natura “ardente” sognava di fare il volontario nella squadra che spegneva gli incendi. E, ironia della sorte, tra una fiammata e l'altra vi riusciva.
Non possedeva le qualità del personaggio adulto e muscoloso e tra l'altro non era neppure umano eppure lui riuscì là dove tanti si erano allenati per salvare persone e cose dal fuoco distruttore.
È un po' come la metafora dell'uomo venuto dal nulla che, catapultato in una realtà nuove per lui, riesce laddove tutti hanno fallito.
Mario Draghi è uno di questi!
Ho seguito la conferenza stampa sulle ultime decisioni del governo riguardanti le misure anticovid.
I relatori che hanno accompagnato il premier Draghi sono stati degni delle attese: il ministro Bianchi per la scuola; Speranza per la salute e il virologo a capo del cts Locatelli sono stati esaurientemente ben predisposti per chiarire gli aspetti più spinosi.
Il presidente del consiglio Draghi si è smarcato subito dalle insidie pruriginosi di certa stampa. Quasi la totalità dei giornalisti presenti si sono attenuti all'invito di Draghi rimanendo sul pezzo. Qualcuno ha però tentato di aggirare l'ostacolo e ha posto subdolamente la domanda a cui Draghi non ha dato risposta.
Il Presidente Draghi non ha inteso cedere alle due o tre punzecchiature camuffate dai giornalisti e inserite nel tema misure contro la pandemia e la variante omicron.
Si è tenuto fuori dalla questione “Quirinale” che tanto appassiona alcune frange politiche.
La corsa al Quirinale sembra non lo riguardi. E comunque ha dimostrato un certo spessore umano ben lungi da quello dimostrato fino ad oggi da certi esponenti della politica messi lì dal popolo per servirlo.
Mario Draghi ha chiesto scusa per non avere convocato nell'immediatezza la conferenza stampa. Non ha chiesto scusa ai giornalisti ma agli italiani e ai cittadini che quotidianamente sono davanti a un bivio e non comprendono bene come comportarsi davanti alle notizie allarmistiche sulle varianti omicron, delta e, ultima in ordine di tempo, deltacron. Ovvero delta e omicron insieme.
In sintesi i ministri presenti al tavolo della conferenza hanno spiegato l'importanza del rientro a scuola e lasciato spazio alle singole realtà istituzionali periferiche la possibilità della dad laddove si presenta virulenta e fatto il punto scientifico sulle misure igieniche e comportamentali da adottare bandendo ogni tipo di enfasi elettoralistica.
Brunetta: chi si rivede!
e che dire della Gelmini... e della Carfagna
e degli altri politici estratti come da buon vecchio manuale Cencelli? Persone che bene o male abbiamo avuto modo di conoscere.
Personaggi pubblici, data la loro passione per la politica e l'esposizione mediatica guadagnata, anche noi ne abbiamo parlato negli anni. Gente che, secondo un modesto parere comune, non ha brillato in quanto a impegno disinteressato in politica per il sociale.
"Gold" assemblage; courtesy archivio M. Iannino |
La prima impressione, dopo la lettura dei ministri, è stata questa:
il buon Draghi non si è voluto scontrare con nessuno. Ha tenuto in piedi vecchi testimonial della scena politica. Ha riconfermato molti personaggi del governo Conte e (forse questo sta a significare che non tutto il lavoro fatto è da buttare ai pesci) nominato tecnici esperti nel loro campo d'azione.
Professionisti e ricercatori sconosciuti ai non addetti ai lavori. I rispettivi curricula sono di tutto rispetto! E prevalgono nel numero sugli esponenti che la politica ha indicato per affiancare il neo presidente del consiglio Mario Draghi.
Le aspettative degli italiani e dell'Europa, e, si può aggiungere con certezza, del mondo industrializzato intero, sono di grande attenzione. Fiduciosi i primi nel guardare al futuro anche grazie al nuovo ministero “verde” per il rilancio ecosostenibile delle energie e delle tecnologie green di cui rivendicano la paternità i m5s, che non è altro se non la rivisitazione, sfumature a parte, in chiave linguistica del vecchio ministero dell'ambiente, e pronti, anzi prontissimi a fare lievitare l'economia i secondi a condizione che... il capitale investito produca profitti...
in sintesi è un governo “gold”. Un governo composto da persone blasonate dal successo e dai mass-media e dagli schieramenti politici.
È un governo che, come ha detto qualcuno, saggiamente: faccio il pane con la farina che ho a disposizione. A chi la crusca?
Quando sarai grande e diventerai anche tu un genitore allora capirai!
Chi non si è mai sentito dire questa frase? Beh, da giovincelli si cavalca la cavallina e si è inclini alla ribellione contro l'ordine precostituito. E i vaffa si sommano a due a due fino a diventare dispari. Anche per il nostro Beppe è giunta l'ora della responsabilità. E, di conseguenza, rivede vecchie teorie. Ora ch'è giunto nelle sale del governo, ora che tocca con mano quanto sia difficile dare risposte serie alla gente, alle famiglie che non hanno internet e neppure la possibilità di apprenderne le regole, ritiene, giustamente?, di non praticare la democrazia dal basso e mette in pausa la famigerata piattaforma rousseau e tutto il cucuzzaro del blog delle stelle.
Saggiamente aspetta di conoscere le intenzioni del presidente incaricato Mario Draghi prima di aprire le danze allo zoccolo duro del m5s.
I duri e puri che rumoreggiano nel vedersi imposte scelte calate dall'alto e di dovere fare parte del governo camaleontico e gattopardesco che sta per formarsi alla corte di Draghi, quelli che credono ancora nella democrazia dal basso e nel colabrodo rousseau, per intenderci, non intendono sporcarsi coi sovranisti e gli affaristi che, secondo loro, hanno trovato buona biada e alimentato muli piuttosto che cavalli di razza.
Non è un talk! E non servono effetti fantasmagorici. È importante stare uniti e sorvegliare chi e quanti saranno chiamanti per lavorare nella formazione del nascente governo. Osservare attentamente e leggere anche le virgole e persino i punti sospensivi del piano che dovrebbe portare l'Italia nel posto dei Paesi Democratici industrializzati con vocazione ambientalista. Non servono più gli spot pubblicitari ma serve una nuova concezione, una nuova visione del bene comune. Essere guardinghi e isolare immediatamente i furbi che sparano il colpo e nascondono l'arma.
Con Draghi ci aspetta un governo arcobaleno nel senso che ne vedremo di tutti i colori. Non sappiamo se i colori saranno condivisibili e piacevoli ma al momento tutti i pennaioli stanno a fa' le pulci.
I più osservati al microscopio sono i grillini. Loro che avrebbero voluto aprire come una scatola di sardine il parlamento e gli altri centri di potere con l'apriscatole per dare ai cittadini (dicevano) la dovuta trasparenza e legalità del pubblico servizio a cui sono chiamati i rappresentanti del popolo, adesso, con ogni probabilità dovranno governare insieme agli innominati e agli emissari del “psiconano”. E che dire del fascio che spara contro tutto e tutti? Lega e fratelli d'italia che si sentono i detentori della verità nazionalpopolare?
Non so se un governo “arcobaleno” composto dalle “espressioni popolari italiane” e quindi anche degli emigrati che vivono all'estero ma che mantengono il diritto di voto farà bene all'Italia.
Non è prevedibile quanti e quali contentini dovrà elargire Draghi ai sostenitori del governo e quali nomi faranno parte. Spero solo che essendo ormai alla frutta, gli onorevoli vestano davvero panni onorevoli e facciano gli interessi del Paese e non quelli di parte. Intanto la lega per bocca del suo leader parla di "miei ministri". mah.
MARIO DRAGHI? PERCHE' NO!
Non è una sorpresa. È la dimostrazione lampante della lungimirante azione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che dopo avere ascoltato tutti decide di conferire all'ex presidente della bce Mario Draghi il compito di sondare ulteriormente le sabbie mobili della politica italiana.
Intorno al nome di Draghi non ci dovrebbero essere veti da nessuna parte politica salvo qualche pretesa sottobanco dei mercenari che usano il “nome del popolo” per biechi tornaconti personali.
Il momento storico è delicato! Non si può continuare a giocare sulla pelle degli italiani. E Mario Draghi ha fatto la sintesi delle azioni di governo che dovrebbe guidare tra qualche giorno.
presente e futuro dei giovani.
Pandemia e vaccini.
Recovey plan, lavoro e ripartenza, ripresa e resilienza nazionale.
Il tempo stringe. Entro fine aprile l'Italia deve avere un piano di ripresa e deve essere inviato all'Europa. Per fare ciò ogni veto deve cadere e ogni velleità di parte deve cessare d'esistere.
Ben venga quindi un governo dalle larghe intese che vede confrontarsi europeisti e costruttori di ponti culturali.
Nei giorni appena trascorsi abbiamo assistito alla peggiore delle schermaglie viste sin qui in parlamento e nei programmi dedicati all'informazione. Alcune figure, forse sarebbe meglio definirli “brutti figuri” hanno dato il peggio. Si sono nascosti dietro veti addolciti di buoni propositi e belle parole. Qualcuno ha anche osato chiedere a gran voce le elezioni anticipate come se queste potessero dare dignità e risposte alla nazione che langue economicamente e, peggio ancora, con una sanità sfinita dalla pandemia.
La nausea è salita a dismisura tra la gente comune che non ha saputo cercare e fornire scusanti ai mercenari che affollano le istituzioni come se fossero al mercato del bestiame.
Draghi ha esperienza e carisma. Deve essere lui a indicare le azioni guida del prossimo governo. Senza se e senza ma deve tenere la barra diritta e non lasciarsi intimidire da nessuno. Deve mandare con fermezza al macero le imposizioni ideologiche, visto che di ideologie sane che guardano al bene comune non ce ne sono più in quei luoghi di alto fermento democratico quale dovrebbero essere le camere.
Riuscirà Mario Draghi a compiere il miracolo alchemico col materiale umano che ha a disposizione? Speriamo di sì.
Buon lavoro Mario Draghi!
I più indignati. Quelli che usano parole offensive nei confronti dell'operazione del presidente del Consiglio Conte risultano essere, basta guardare ai loro misfatti recenti e quelli compiuti proprio quando erano loro alla guida del governo, i saltimbanchi di tutte le sponde governative.
"l'orgia del potere" courtesy M. Iannino- |
L'orgia del potere non ha vergogna né confini. Questo, gli Italiani lo abbiamo capito. Noi, imprigionati spettatori, siamo indignati davvero!, e si fa più forte il senso del disgusto nei confronti di quanti usano la parola “in nome del Popolo Italiano!” per biechi scopi di squadra o personali.
Nella situazione attuale segnata da una pandemia che non risparmia nessuno ci saremmo aspettati ben altro da quanti gozzovigliano e dirottano i fondi per comprare e investire in diamanti. Ma anche di quelli che hanno giurato che “era la nipote di Mubarak”. Il partito di “Ruby e delle leggi ad personam” lancia parole di fuoco all'indirizzo del Presidente Conte, oggi!
Dignità! Dignità e onestà intellettuale, dove sono? O ormai sono dei disvalori che è meglio non possedere?
Non è vero che gli italiani non capiscono. Capiscono eccome!
Smettetela, smettetela smettetela smettetela SMETTETELA!!!!!!! siate Costruttori di benessere sociale altrimenti vergognatevi. Abbiate un minimo di pudore e lasciate gli uomini di buona volontà a lavorare per il bene comune!
"dittatura economica" |
Mario Iannino, 2007, a scuola di seduzione C'è un universo abitato da più categorie di persone che lascia spazi a gestualità inusu...