“Non ho fatto le scuole esagerate”
Ciro lo diceva in napoletano e, com'è noto, la cadenza napoletana
rende l'espressione simpatica. “I' nun aggiu fatt'e scole
esagerate..”.
Questo era l'intercalare di un ex
collega quando si trovava davanti a una questione leggermente
superiore alle sue conoscenze. Aveva fatto le scuole medie arrancando
come quelle macchine che, sfruttate al massimo, si trovano ai piedi
di una salita ripida e la devono scalare. Non era impossibilitato dal
punto di vista intellettivo, anzi, in alcuni argomenti pratici era
abbastanza ferrato. Il suo limite era la teoria. L'elettronica non
era il suo forte neanche a imboccargliela col cucchiaio.
Non ci vuole un'arca di scienza, come
si suol dire, per ricordare lo schema elementare che forma la catena
alimentare del nostro pianeta e rispettarlo.
L'ecosistema. Questo in/visibile
miracolo che permette agli esseri viventi di potere continuare a
sopravvivere è corrotto dalla vorace azione dell'uomo.
Allevamenti intensivi e colture pompate
con organismi geneticamente modificati fatti crescere in modo abnorme
somministrando prodotti industriali e farmaceutici discutibili e,
comunque, tutti disapprovati dalla ricerca scientifica etica, sono
all'origine delle maggiori malattie che aggrediscono gli organismi
viventi.
La sperimentazione avviene nel tempo.
Buono o non buono. Salutare.
Provvidenziale, in base alle mode del momento oppure nocivo nel medio
e lungo termine, non ha importanza. Conta il progetto economico
mirato all'esigenza del mercato alimentare e al soddisfacimento della
richiesta anche questa pilotata dalla pubblicità martellante o
subdola dei messaggi subliminali.
Alcuni studi dimostrano da tempo che
gli allevamenti intensivi producono più danni che benefici. Non a
caso l'inquinamento maggiore ammanta le aree contaminate dalla
presenza eccessiva di mega-capannoni industriali dove sono ammassati
animali di piccola, media e grande taglia.
In queste zone la produzione di gas,
percolato e ammoniaca, è sopra i livelli di guardia.
Antibiotici.
Il problema della resistenza ai farmaci è stato da tempo
segnalato dalla medicina. Più vengono usati, più gli agenti
patogeni si evolvono per resistergli, più diventa difficile per i
ricercatori crearne di efficaci. Sono state lanciate molte campagne
di comunicazione per limitare l’uso degli antibiotici, ma il
problema è che la maggior parte viene utilizzata negli allevamenti
intensivi per evitare malattie e perdite in termini economici.Solo in Italia si calcola il 70% sul totale venduto. E proprio dagli animali si trasmettono agli umani molti dei virus letali che hanno riempito le pagine di cronaca degli ultimi anni e giorni.
L’antibiotico resistenza è diventata una vera e propria priorità di sanità pubblica a livello mondiale.
E il covid-19 è l'ultimo esemplare di virus con cui dobbiamo fare i conti.
Conti salati e penosi.
Il conteggio dei morti è ormai una cantilena che si ripete in tutti i notiziari.
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