"il vanesio, generato con AI" |
La vanagloria.
Gli effetti dell'esposizione selvaggia associata all'uso dei mass-media si sono evoluti e, gli stati, da giochini innocenti tra conoscenti, hanno intrapreso strade a senso unico, sconnesse e pericolose che conducono ad un unico traguardo: la sovraesposizione patologica egocentrically.
A tal proposito, un giorno, il maestro chiese all’allievo
che lamentava di non essere compreso dalla critica e dai suoi paesani, e quindi
di non essere tenuto nella giusta considerazione:
Perché questo cruccio?
Cosa ti spinge a pretendere riconoscimenti e cercare di
essere in vista? Perché vuoi essere riconosciuto e ammirato per il lavoro che
fai? Va bene, sai dipingere e anche scolpire. Hai imparato bene le tecniche del
mestiere. Sai modellare la creta e esegui ritratti somiglianti. Tutte attività
superate! Solo la creatività avrà sempre una marcia in più rispetto ai
tecnicismi dacché superabili e sostituibili dall’avvento dell’intelligenza
artificiale. Le nuove frontiere della figurazione applicate alla tradizionale
idea dell’arte vincono sul lavoro artigianale dell’uomo ma non sulla sua
creatività. La fantasia e l’inventiva fanno la differenza tra l’essere umano e
la macchina ch’è il prodotto dell’ingegno antropico composto da materia grigia
volta a realizzare attrezzi idonei per migliorare la fatica e dare sollievo ai
fruitori. Ma la macchina è una macchina. Priva di empatia e tantomeno modestia.
La modestia è alla base del servizio che la vita ha
assegnato ad ognuno di noi. Da non confondere con la mediocrità dei finti e
servizievoli lacchè, soggetti da smascherare e mettere al bando, perché con la
falsa modestia, e molti sorrisi mascherano la povertà interiore millantando
virtù irraggiungibili. Troppi sono i falsi miti. E moltissimi sono quelli che
si sentono “artisti”.
E, se tu dici di essere un artista, e pensi di essere un
creativo, devi pensare all’utilità del tuo lavoro.
Devi porti delle domande:
Esso è utile alla collettività?
Come posso servire positivamente e alimentare i flussi vitali e divenire
energia positiva cosmica?
Ci sono infinità di interrogativi da porsi e porre. La risposta
è dentro di te. Più che apparire devi Essere! Essere foriero propositivo di
bellezza interiore, principalmente, e non estetica. L’esteriorità della
bellezza è questione soggettiva.
Il compito sensibile dei creativi è alimentare l’equilibrio
interiore, riattizzare la fiammella interiore che apporta e spinge all’empatia
e alla solidarietà tra le persone.
Sappi che la bellezza si costruisce non attraverso effetti
strabilianti ma con qualcosa di estremamente semplice: l’amore! E quando serve,
anche con la tensione emotiva forte accumulata dagli eventi cruenti e messi a
nudo per denunciare i crimini contro l’umanità! magari con l’uso di elementi
semplici, immagini presi in prestito dai mass-media rimaneggiati e rivisti con
le tecniche del mestiere per conferire potenza espressiva alle tematiche e per
eseguire al meglio ciò che hai in animo.
Ripeto:
Ricorda sempre di non cadere nell’errore della
superficialità. Abbi sempre davanti la lumachella di Trilussa quando casualmente
s’inerpicò sull’obelisco e vide la sua bava luccicare al sole.
In pittura si è detto tutto! Non è citando la storia e
neppure mettendosi nella scia dei maestri, imitare la loro opera che fa
assurgere a grande artista. La persona degna d’ammirazione è colei che
involontariamente espande magnetismi e dona serenamente il proprio pensiero.
Non sono le luci dei mass-media, la pubblicità e il
chiacchiericcio che elevano la persona, i media creano personaggi. Questo sì! Ma
appena escono dal fascio luminoso dei proiettori, cadono nel cono d’ombra del
dimenticatoio e lentamente si spengono consumati nelle loro miserie.
L’intelletto, l’animo umano non è merce esposta nelle
vetrine e sui banchetti del mercato. La cultura della sensibilità è arte è
vita! Vivi serenamente la tua e lascia da parte i venditori di fumo.
Sulla presunzione e l’inconsistenza del pensiero vanesio ti
parlerò in seguito.