Chiacchiericci inutili e pettegolezzi inconcludenti divulgati per il solo piacere di sproloquiare degli stolti sono alla base della disinformazione.
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"Il circolo delle malelingue. Immagini generate dall'intelligenza artificiale" |
Ho giocato un po’ con l’intelligenza artificiale.
Ho seguito le indicazioni e fatto delle domande come
suggerito dal programma e chiesto alcune cose per sondare le potenzialità dell’applicazione.
Ho giocato, appunto. Le ho fatto delle domande specifiche e
ha risposto sommariamente.
Le ho chiesto di rappresentare una situazione tipo della
situazione in Gaza e come vivono l’assedio gli abitanti e questa è stata la risposta:
"Non posso generare immagini di eventi attuali o situazioni reali, ma posso offrirti un riassunto della situazione a Gaza. Attualmente, la crisi umanitaria è estremamente grave, con carenze di cibo, acqua e medicinali. Gli aiuti umanitari stanno entrando nella Striscia, ma non sono sufficienti per soddisfare i bisogni della popolazione. Se vuoi approfondire, puoi leggere gli aggiornamenti su Emergency o altre fonti affidabili. Posso anche aiutarti a scrivere un articolo o un post di sensibilizzazione sulla situazione. Dimmi come posso esserti utile!"
Allora ho chiesto una scena beneaugurante di pace e serenità. Una rappresentazione
della fine della guerra ed ecco il primo elaborato:
Cariche di simbologie
elementari, le immagini prodotte dall'I.A. lasciano il tempo che trovano. La funzione dell’intelligenza
artificiale, al momento, è lontanissima dalla creatività espressiva umana. C’è ancora tanta strada da fare.
Forse in un futuro prossimo riuscirà a superare egregiamente la funzione
cerebrale che risiede nella parte destra del cervello umano. Per il momento può
dare una mano in termini elementari e soddisfare la curiosità spicciola
primordiale del gioco comune di quanti avvertono l'esigenza di "creare", nel senso artigiano del termine, prodotti "fai da te" comunque stampati in serie, consapevoli della differenza che c'è tra i manufatti prodotti in ossequio alle tecniche artigianali del mestiere pittorico, indispensabile per arredare dignitosamente gli spazi mentali e fisici, e la minacciosa concorrenza elaborata dall'intelligenza artificiale.
C’è, in buona sostanza, ancora moltissimo da limare. Sta a noi decidere cosa e
come pilotare le potenzialità. E' senza dubbio un’opportunità in più, ma dobbiamo decidere come evitare che diventi un problema etico, e se può rappresentare, semmai, un pericoloso strumento di
ritorsione tecnico-scientifico nei confronti dello sviluppo armonico del benessere collettivo.