Toh, guarda un po'? Ci accorgiamo
adesso che in Russia esiste la censura e che i dissidenti sono
trattati come dei criminali!
Negli ultimi anni pare si sia voluto
giocare partite in linguaggio idiotese; ingenuamente(?)
irresponsabile, comunque “calcolato” per catalizzare l'attenzione
dei media. Il resto rimane stagnante, immobile. Vuoi per gli accordi
politici e economici tra Stati sovrani che per l'indolenza
dell'opinione pubblica attenta a ben altri problemi che toccano da
vicino la routine familiare e sociale.
Mosca, pussy riot |
È successo alle Pussy riot, condannate
a due anni per aver inscenato una protesta contro Putin in una
davanti ai fedeli in preghiera e in questi giorni si replica:
Nadia,leader delle Pussy Riot ha trascorso 14 mesi nel penitenziario della Mordovia. Lì, ha iniziato lo sciopero della fame per aver ricevuto minacce. Dopo le dimissioni dall'ospedale, dove i medici hanno dato rassicurazioni per la sua salute, ha chiesto di essere trasferita perché aveva paura di ritornare nel penitenziario mordavo, ed è stata soddisfatta.
Secondo le prassi sovietiche, quando un detenuto è trasferito, durante il viaggio, ogni notizia ai familiari è sospesa.
Mosca, greenpeace |
La polizia fluviale ha fermato quattro
attivisti di Greenpeace che oggi, a bordo di gommoni lungo il fiume
Moscova, nella capitale russa, hanno manifestato per la liberazione
dell'equipaggio dell'Arctic Sunrise: la rompighiaccio battente
bandiera olandese che il 18 settembre scorso aveva portato nei pressi
della piattaforma petrolifera di Gazprom, nel mare di Pechora, 30 tra
attivisti e giornalisti e hanno inscenato una protesta contro le
trivellazioni nell'Artico. Tutto l'equipaggio, tra cui anche
l'italiano Crisitian D'Alessandro, sono tutt'oggi in custodia
cautelare, accusati di teppismo e pirateria.
Non è che forse si dovrebbero trovare
altre forme di dissenso? Magari un po' meno plateali ma più
incisivi?
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