CALCIO MARCIO: LE SAGGE PAROLE DI MONTI
Cosa c'è di disdicevole in chi esprime
''profonda tristezza'' per la vicenda del calcio scommesse e nel
contempo invita a ''guardare dentro noi stessi''?
Il presidente del Consiglio coglie
l'occasione e al termine del vertice intergovernativo italo-polacco,
nella conferenza stampa, parla dello scandalo che ancora una volta
scoppia nel mondo del calcio malato.
''E' così facile per i cittadini italiani non impegnati in attività politica come lo sono stato io e come tornerò ad esserlo, che sono la grande maggioranza, localizzare tutti i mali dell'Italia nella politica. E' un errore; ci sono gravi difetti nella politica ma in un Paese non esiste quella separatezza che a volte esponenti della società civile trovano comodo pensare che esista. È triste e fa rabbrividire quando un mondo -che e' espressione dei valori più alti dello sport, dei giovani, della competizione, della lealtà dimostra aspetti cosi' riprovevoli della vita umana''. In questi anni ''abbiamo visto fenomeni indegni'', sottolinea Monti, come la lotta tra le tifoserie e la lotta sugli spalti, con ultimo “quell'invisibile ricatto” verso i giocatori del Genoa che ''si sono tolti la maglia di fronte a centinaia di sfegatati''.
''E' così facile per i cittadini italiani non impegnati in attività politica come lo sono stato io e come tornerò ad esserlo, che sono la grande maggioranza, localizzare tutti i mali dell'Italia nella politica. E' un errore; ci sono gravi difetti nella politica ma in un Paese non esiste quella separatezza che a volte esponenti della società civile trovano comodo pensare che esista. È triste e fa rabbrividire quando un mondo -che e' espressione dei valori più alti dello sport, dei giovani, della competizione, della lealtà dimostra aspetti cosi' riprovevoli della vita umana''. In questi anni ''abbiamo visto fenomeni indegni'', sottolinea Monti, come la lotta tra le tifoserie e la lotta sugli spalti, con ultimo “quell'invisibile ricatto” verso i giocatori del Genoa che ''si sono tolti la maglia di fronte a centinaia di sfegatati''.
Parlo da
persona appassionata di calcio, non è una proposta, e mi domando se
non gioverebbe una sospensione di due o tre anni". Anche se,
come ricorda Abete: 64 milioni di contributi corrisposti dal Coni
alla Federcalcio, come certificano i bilanci Coni,, sono impiegati
esclusivamente per l'attività del calcio dilettantistico, del
settore giovanile e scolastico, per le nazionali giovanili, per il
funzionamento della giustizia sportiva, per il mondo arbitrale che
ogni anno in tutti i campionati garantisce la disputa di 700 mila
partite".
Insomma è un mondo che genera affari
ma anche educa e come si suol dire bisogna fare attenzione a non
buttare l'acqua sporca con tutto il bambino.
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