Calabria, terra del(l'im)possibile.
È possibile che qualcuno lavori senza
guadagnare un cent.?
Salvo qualche pazzo, pare di no! Ed è
per questo motivo, oltre alle discariche intasate all'inverosimile
dai rifiuti, che fino all'altro ieri la spazzatura nascondeva e
affogava i cassonetti della città.
D'altronde chi può biasimare quanti
rivendicano il diritto al salario?
Stamane il miracolo! Gli operai addetti
alla raccolta dei rifiuti cittadini hanno lustrato i confini
perimetrali dei cassonetti e raccolto ordinatamente gli scarti
ingombranti (porte, mobili elettrodomestici).
Sarà l'effetto Abramo?
Lo stesso che gestisce la SORICAL?
L'azienda dell'acqua pubblica che usa il pugno di ferro per recuperare crediti
dai comuni e quindi dai cittadini come leggiamo di seguito?
(ASCA) - Cosenza, 7 mag - ''Ancora una
volta apprendiamo che la So.Ri.Cal. S.p.A., societa' mista che
gestisce le reti idriche dall'adduzione fino ai serbatoi comunali,
minaccia la riduzione delle forniture di acqua ad un comune
calabrese! Oggi tocca a Cosenza subire le vessazioni della societa'
italo-francese, che sempre piu' esplicitamente perpetua gli
interessi, meramente legati al profitto, della Veolia, parte privata
della societa' e grande multinazionale, leader mondiale nel commercio
dell'acqua e che si occupa anche di impianti di gestione dei rifiuti,
tra cui l'inceneritore di Gioia Tauro e la discarica di Crotone''. Lo
si legge in una nota del Coorodinamento acqua pubblica della
Calabria.
''Anche il sindaco Occhiuto sostiene, quindi - continua la nota - che i suoi concittadini vengono minacciati della negazione di un diritto fondamentale, sancito dall'Onu nel 2010, nonostante le tariffe della So.Ri.Cal. siano illegittime (fino al 21% in piu' alla data del 31-12-2008!), cosi' come denunciato da anni dal Coordinamento Calabrese per l'Acqua Pubblica 'B. Arcuri' e ribadito chiaramente nella recente sentenza della Corte dei Conti''.
''Per questo l'avvertimento giunto dalla So.Ri.Cal. e' inaccettabile, perche' si minaccia di privare una comunita' di un bene comune. Alla luce di tutto cio', e' ora che il Comune di Cosenza intraprenda un percorso di ripubblicizzazione, interrompendo i rapporti con So.Ri.Cal.
ed avviando una gestione pubblica e partecipata del servizio idrico, come peraltro stabilito dalla volonta' popolare nei referendum del 12 e 13 giugno del 2011''.
''Anche il sindaco Occhiuto sostiene, quindi - continua la nota - che i suoi concittadini vengono minacciati della negazione di un diritto fondamentale, sancito dall'Onu nel 2010, nonostante le tariffe della So.Ri.Cal. siano illegittime (fino al 21% in piu' alla data del 31-12-2008!), cosi' come denunciato da anni dal Coordinamento Calabrese per l'Acqua Pubblica 'B. Arcuri' e ribadito chiaramente nella recente sentenza della Corte dei Conti''.
''Per questo l'avvertimento giunto dalla So.Ri.Cal. e' inaccettabile, perche' si minaccia di privare una comunita' di un bene comune. Alla luce di tutto cio', e' ora che il Comune di Cosenza intraprenda un percorso di ripubblicizzazione, interrompendo i rapporti con So.Ri.Cal.
ed avviando una gestione pubblica e partecipata del servizio idrico, come peraltro stabilito dalla volonta' popolare nei referendum del 12 e 13 giugno del 2011''.
Ecco la risposta delle alte cariche
regionali che viene fuori dalla conferenza stampa di palazzo Alemanni
in merito al futuro della Sorical:
Il socio privato Veolia ha palesato la
volontà di uscire dalla compagine societaria offrendo il diritto di
opzione d'acquisto su tutte le azioni di sua proprietà e la Regione
intende individuare un nuovo socio privato attraverso un bando che
sarà approvato nei tempi più rapidi.
A guidare questa fase sarà ancora
Sergio Abramo, neo sindaco di Catanzaro, che accompagnerà questo
processo "fino a quando in pieno accordo col presidente
Scopellitì, non deciderò di dedicarmi esclusivamente alla città di
Catanzaro" queste le testuali parole di Abramo nella conferenza
stampa che ha tenuto col presidente della Regione, Giuseppe
Scopelliti, l'assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Gentile, ed il
dirigente generale del settore Lavori pubblici, Giovanni Laganà.
Scopelliti ha sottolineato la
"necessità di aprire una nuova fase in Calabria, così come è
stato fatto in altri settori, nella gestione delle risorse idriche.
Abbiamo riscontrato, da quando ci siamo insediati, alcune criticità
all'interno della Sorical e che sono emerse grazie all'impegno del
presidente Abramo e riteniamo che la Regione debba fare una scelta
nuova.
Abbiamo ufficializzato e concordato col
partner privato di avviare un percorso diverso attraverso un bando
per la ricerca di un nuovo partner privato. Siamo orientati a
percorrere una nuova strada perché, comunque, dobbiamo mettere da
parte le scelte sbagliate, gli investimenti non totalmente fatti e le
risorse non impiegate rispetto agli impegni ed agli accordi assunti.
Ci sono state tutta una serie di criticità che abbiamo voluto
evidenziare, con l'impegno da parte nostra ad andare fino in fondo
anche in questa materia delicata cercando soluzioni che consentano di
mettere da parte ciò che fino ad oggi non ha prodotto vantaggi per
il nostro territorio.
Si volta pagina, dunque, anche in
questo settore".
Il presidente della Regione Scopelliti
ha sottolineato anche la "necessità di evitare gli errori del
passato che hanno portato, tra l'altro, ad una situazione creditoria
da parte di Sorical nei confronti dei Comuni per 160 milioni di euro.
Bisogna creare un sistema virtuoso e
più snello facendo pagare direttamente ai cittadini l'acqua alla
società di gestione evitando così il doppio passaggio
dell'intervento dei Comuni. E questo per dare una risposta ai
calabresi ed alle loro reali esigenze, ottimizzando al massimo il
servizio".
Scopelliti invita a non perdere tempo
in chiacchiere "andando dietro alle prese di posizione del
centrosinistra su commissione d'inchiesta e altre cose del genere:
centrosinistra che, al governo della Regione, non si capisce cosa
abbia fatto per risolvere questi problemi".
Gli sforzi per andare incontro alle
esigenze dei Comuni, secondo il presidente della Sorical Sergio
Abramo, non sono mancati, nonostante l'ammontare elevato dei crediti.
"Abbiamo dilazionato il debito senza fare pagare interessi e
così quest'anno abbiamo incassato sei milioni di euro in più
rispetto al 2011. Per non parlare degli sprechi che sono stati
contenuti, basti pensare che durante la nostra gestione non è stata
fatta una sola assunzione".
L'assessore ai Lavori pubblici Gentile
ha sottolineato "l'utilità, una volta appurata la volontà di
Veolia di uscire da Sorical, di un bando pubblico per individuare un
nuovo socio privato.
Vogliamo ridare efficienza al settore
sulla base del buon senso e della buona gestione.
Le polemiche vanno messe da parte e
occorre, a questo punto, pensare soltanto alle esigenze dei
calabresi".
Laganà non ha escluso che il nuovo
socio privato che entrerà in Sorical possa assumere la maggioranza
delle quote societarie, trovando in questo senso l'assenso del
presidente Scopelliti. "Ciò che ci interessa - ha concluso il
dirigente generale del settore Lavori pubblici - è l'efficienza del
sistema attraverso una pianificazione degli interventi ed un'attenta
attività di programmazione".
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