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“No Kings”: Proteste, Censura e il Ritorno del Sovrano. Una riflessione transatlantica sul populismo autoritario Gli Stati Uniti sono attraversati da una mobilitazione senza precedenti contro il secondo mandato di Donald Trump . Il movimento “ No Kings ” denuncia la deriva autoritaria di un potere che si presenta come democratico ma agisce come monarchico. In parallelo, l’Europa vive tensioni simili, con governi che accentuano il controllo ideologico e la censura culturale. Questo post propone una lettura comparata tra il contesto statunitense e quello italiano, con particolare attenzione al governo Meloni attraverso l'evidenziazione delle dinamiche comuni del populismo autoritario e le risposte civiche che emergono dal basso. I l ritorno di Trump con la retorica dell’eccezione squinterna l'assetto democratico del Paese Guida mondiale: gli USA Le proteste “No Kings”, si diffondono in tutti i 50 Stati americani, e non sono semplici manifestazioni contro un presiden...
La guerra in Ucraina continua a essere un teatro di distruzione e calcolo geopolitico, dove le richieste di armi si intrecciano con interessi economici e strategie di potere. A tre anni dall’invasione russa del 24 febbraio 2022, il conflitto in Ucraina ha lasciato cicatrici profonde: città devastate, milioni di sfollati, e una popolazione civile stremata . Ma la guerra ha anche rivelato il volto spietato della diplomazia globale, dove le risorse del suolo ucraino, come grano, litio e terre rare , sono diventate oggetto di interesse per potenze industriali e aziende multinazionali.
Le 7 guerre di trump. e' una gag? oppure sogna ad occhi aperti come i bambini creativi che iniziano i loro racconti; quando ero grande? La frase “le 7 guerre di Trump” non è una gag comica, ma una dichiarazione fatta dal presidente Donald Trump durante il suo discorso all’Assemblea Generale dell’ONU nel settembre 2025. Ha affermato di aver “messo fine a sette guerre in sette mesi”. Un’affermazione roboante, certo, ma non priva di controversie.
L'economia spiegata attraverso i grafici statistici ... Ecco un post ironico ma concreto, pensato per far riflettere con un sorriso amaro gli americani, fratelli e noi italiani a stelleestrisce: Quando l’economia non va, serve un colpevole. E no!, non è mai il capitano.
meloni, governo italiano, dazi, proposte d'intenti e concretezza, Al di là delle dichiarazioni ufficiali e dei toni trionfalistici, la gestione del dossier dazi da parte di Giorgia Meloni solleva più di una perplessità , sia sul piano della coerenza politica che su quello dell’efficacia diplomatica.
politica estera, usa, trump, dazi. La sentenza della Corte d'appello federale americana, che ha dichiarato illegittimi i dazi imposti da Trump in base all’International Emergency Economic Powers Act (IEEPA), apre una serie di scenari potenzialmente esplosivi. Ecco una panoramica dei possibili sviluppi: 🔍 Scenari giuridici e politici Ricorso alla Corte Suprema Trump ha già annunciato l’intenzione di impugnare la sentenza. Se la Corte Suprema dovesse confermare l’illegittimità dei dazi, si aprirebbe la strada a: Rimborso di miliardi di dollari di dazi già incassati Rinegoziazione o annullamento di accordi commerciali con UE, Giappone, Corea del Sud e altri partner Scontro istituzionale Trump ha definito la sentenza “scritta da giudici di parte” e ha accusato la Corte d'appello di voler “distruggere gli Stati Uniti d’America”. Questo linguaggio suggerisce: Una campagna di delegittimazione del potere giudiziario Un rafforzamento della retorica populista e nazional...
IL DOLOROSO SPETTACOLO DELL’ALASKA di Franco Cimino Dramma e farsa sono due facce della stessa medaglia. Ovvero, due lati della stessa faccia umana. O, ancora, due parti del cuore dell’uomo. O meglio: due zone del cervello umano non ancora ben studiate.
Non so perché ma non ho avuto una bella sensazione sull'incontro improntato sulla spettacolarizzazione tra trump e putin, le mie aspettative erano e rimangono esigue.
Molti analisti e osservatori internazionali hanno definito l’incontro tra Trump e Putin più come uno ”show mediatico” che un vero passo diplomatico. Vediamo perché questa percezione è diffusa: Perché alcuni lo vedono come uno "spot" inutile?
L'incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin ad Anchorage, in Alaska, ha segnato un momento cruciale nelle relazioni USA-Russia e nel contesto della guerra in Ucraina. Ecco cosa è successo:
A PROPOSITO DI MADE IN ITALY Ecco cosa ha detto il presidente del consorzio grana padano in merito ai dazi di trump: Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Tutela Grana Padano, ha espresso una posizione molto critica riguardo ai dazi del 30% imposti da Donald Trump sui prodotti europei, definendoli un “atto di guerra economica”. Questi i punti salienti delle sue dichiarazioni:
"dematerializzazione 2025. autore: mario iannino" Ho chiesto all’Intelligenza Artificiale di farmi capire la tattica di Trump, ecco la sua analisi intervallata dalla visione di quanti guardano ad un mondo migliore possibile. Lo so, qualcuno storcerà il muso considerandole idee utopiste, ma come disse qualcuno: l’uomo è fatto di sogni. Perciò, tentiamo di ripercorrere insieme gli eventi accaduti negli ultimi tempi caratterizzati da caos mediatico e rumors vari:
I dazi di Trump . Questo il tema del momento che catalizza le attenzioni di tutti. Se però andiamo ad analizzare il sistema, tutto sommato potremmo guardare al bicchiere mezzo pieno. Mi spiego:
" Lui è il gatto io la volpe siamo in società di noi ti puoi fidar! " canta Edoardo Bennato. Oggi il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha formalmente nominato Donald Trump per il Premio Nobel per la Pace.
Meno armi all’ucraina. Dice Trump. Perché? L’interrogativo nasce spontaneo vista la natura pragmatica attenta alle leggi di mercato del tycoon. Trump sta facendo un brutto gioco sulla pelle dei deboli. Deboli in tutto! Deboli intellettualmente, ricchi di materie prime che hanno soppiantato il petrolio e poveri perché soggiogati e fagocitati dai tantissimi scaltri uomini d’affari.
Dazi. Trump: potrei aumentarli oppure no. Così è se vi pare, tanto comando io! Vediamo, a secondo dell’umore alzo o abbasso i dazi a chi mi pare.
Facciamo il punto: Il termine "dittatura degli ayatollah" si riferisce al regime teocratico instaurato in Iran dopo la rivoluzione del 1979, guidata dall'ayatollah Ruhollah Khomeini. Da allora, il potere supremo è detenuto dalla Guida Suprema, una figura religiosa sciita che esercita un controllo esteso su politica, giustizia, esercito e media.
Salviamo il MOndo dall'avidità, dall'idolatria, dalla misoginia, dai dogmi e dalle dottrine oscurantiste seminatrici di morte.
“U voi chjiama cornutu u ciucciu”. Il bue chiama cornuti l'asino. Da noi diciamo così quando qualcuno accusa un altro delle proprie pecche e proietta la cattiveria perpetrata sugli innocenti con disonestà intellettuale confidando nell'indolenza collettiva.
Amo l’America. Amo ciò che rappresenta per il mondo intero e nello specifico per gli italiani che insieme agli altri immigrati hanno fatto grande e reso possibile il sogno americano.
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.