I dazi di Trump . Questo il tema del momento che catalizza le attenzioni di tutti. Se però andiamo ad analizzare il sistema, tutto sommato potremmo guardare al bicchiere mezzo pieno. Mi spiego:
Sappiamo che i dazi doganali sono delle imposte che vengono applicate sulle merci quando attraversano i confini nazionali, generalmente all'importazione nel paese di arrivo e quindi committente. In sostanza è una tassa indiretta, il cui ammontare può essere calcolato in base al valore della merce, al suo peso, o ad altre specifiche caratteristiche. L'obiettivo principale dei dazi è quello di proteggere i produttori nazionali, rendendo più costosi i prodotti importati e quindi potenzialmente meno competitivi.
I dazi sono calcolati sul valore della merce, sommando i costi di trasporto e assicurazione fino al punto di ingresso nel paese di destinazione. L'aliquota, la percentuale applicata varia a seconda del tipo di prodotto e del paese di provenienza.
Il pagamento dei dazi è solitamente a carico dell'importatore, ovvero colui che compra la merce dall'estero. e avviene al momento dello sdoganamento, cioè quando passa la dogana.
L'applicazione dei dazi porta a un aumento del prezzo finale dei prodotti importati, rendendoli meno competitivi rispetto a quelli prodotti localmente.
Viene da sé che la misura favorisce, in linea di massima le aziende nazionali e incentiva i consumi interni all’acquisto dei prodotti locali, ma può anche portare a un aumento generale dei prezzi per i consumatori.
Esistono accordi internazionali, come quelli di libero scambio, che possono prevedere l'eliminazione o la riduzione dei dazi tra i paesi partecipanti.
In sintesi: I dazi sono uno strumento di politica commerciale che può avere impatti significativi sull'economia, sia a livello nazionale che internazionale.
Il mercato globale continua ad esistere anche con i dazi di Trump ma quali costi per i consumatori finali?
È un bene rifugiarsi nei nazionalismi dogmatici e, quindi, tutelare fermamente i produttori che sentono il libero scambio una minaccia ai loro affari oppure ritenere l’azione del libero mercato un incentivo a fare meglio e bene il prodotto e offrirlo quale opportunità di interscambio socio/culturale specialmente ai Paesi poveri?
Sommare, quindi, le esperienze peculiari, tecniche e di sistema sociale volto al welfare per superare i bisogni primari delle persone intese come entità che abitano e vivono la terra?