Africa, affari guerre e mass media

Quando si parla di guerra in Siria e nelle zone occupate e possedute dall'ISIS si pensa a scenari devastati che puzzano di morte. Si pensa alle macerie provocate dalle bombe nemiche. Ai disastri degli invasori ma viene difficile immaginare una sfilata di macchine nuove, fiammanti, come se fossero appena uscite dalle fabbriche che le hanno costruite, tra le rovine e le strade deserte. Come è difficile pensare alle vittime civili uccise dal fuoco amico.




Nel servizio del tg1 di ieri sera le immagini facevano vedere l'irrealtà di quei luoghi. Gli stessi luoghi che sfornano fuggiaschi terrorizzati dalla barbarie di chi ha permesso nefandezze che si traducono in crimini contro l'umanità. Gente per lo più innocente che cerca riparo in Europa.

E, sui campi di battaglia difficili da vedere davvero, lungo le strade tra le cunette, uomini in divisa che sparano a comando a favore di telecamera. Uomini con la barba ben curata e coi vestiti puliti si addentrano nei campi e sparano tra gli alberi a nemici che vedono solo loro.


Se non fosse per l'apocalittico disagio che questa guerra ha provocato all'umanità intera sembrerebbe di essere coinvolti in uno di quei giochi tattici per grandi che vogliono giocare alla guerra.
Intanto i profughi continuano a scappare dalla Siria e dall'Africa impoverita e saccheggiata dalle multinazionali e dal califfato.

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Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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