Più che saggezza,
Presunzione e arroganza navigano nel web.
Internet ha insegnato ad essere diretti. Bandire le parole e i concetti elaborati nei post. Essere chiari e elementari; velocissimi!, anche a scapito delle regole grammaticali imparate a scuola.
Ci tento! Ed espongo qualche
considerazione che per alcuni avrà l'effetto di un pugno nello
stomaco (sempre ché si riconoscano) ma per questo ci vuole un minimo
di modestia e acume, “saper leggere tra le “rughe” dei pensieri
esposti, spogliarsi delle convinzioni che hanno fortificato l'ego e
aprire alle possibilità del non detto. E per altri la possibilità
di tacciare me di presunzione.
La supponenza è spesso la
dimostrazione esatta, piuttosto che la fotografia sociale, della dose
di ignoranza che s'impasta con rabbia e si spamma in rete. (che
domina tutti e trova il suo momento di massimo splendore nei social
network).
Per piacere agli altri ed essere
subissati di “like” si cavalca l'emotività. Si schiacciano
bottoni di contatti che potrebbero e si spera essere favorevoli alle
nostre aspettative. Magari si scrive un bel AHAHAHAH seguito dalla
faccina ammiccante anche quando non c'è niente di simpatico.
Questo ha fatto scappare chi potrebbe
dire cose interessanti.
Così facendo, i social network, sono
diventati terra di conquista di mediocri fake, che pur esibendo la
vera identità, adoperano le opportune strategie dei subdoli marpioni
paraculo.
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