Le
statistiche (come se ce ne fosse bisogno per testimoniare le
difficoltà oggettive del 90% di chi vive in Italia) parlano chiaro:
giù posti fissi e lavori precari. Abbattimento dei salari. Aumento
delle povertà.
Le famiglie fanno fatica a
tirare avanti, pagare le bollette e onorare i balzelli di Stato.
Il Governo di Letta
il giovane oltre alle belle parole d'incoraggiamento non
garantisce altro. La sfiducia è in continuo aumento tra i cittadini.
Grillo e Berlusconi
cavalcano il malcontento e fanno presa sugli incazzati che si
lasciano accecare dalle esigenze immediate e incitano a disertare l'appuntamento televisivo di stasera col Capo della Repubblica.
Berlusconi, da buon
venditore, dimentica volutamente di ricordare quanto della situazione
attuale dipende da lui dai suoi governi e dalle sue strategie
appianate nel ventennio appena trascorso.
Grillo continua nel
suo show trash. La spazzatura assurge a spettacolo. Uno spettacolo
nevrotico. Teso all'accusa e privo di proposte serie.
L'epilogo del 2013 è
triste. L'anno agli sgoccioli lascia il passo ad una nuova era
impregnata di sfumature drammatiche specie nelle famiglie prive di
redditi reali come stipendi o pensioni ma che, malauguratamente, è
proprio il caso di dirlo, posseggono una casa e magari anche quella
piccola per le vacanze, comprate negli anni in cui simili spese erano
ancora alla loro portata.
Ciononostante,
contrariamente a quanto si sente dire in giro, stasera seguirò con
attenzione il video messaggio di fine anno del Presidente Giorgio
Napolitano.
Sperando
che, da saggio Statista, dia lo spunto e sappia far germogliare la
fiducia per un futuro migliore, nonostante i tanti nani miopi e sordi
della politica attuale.
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