Lo scippo ai danni della città continua.
ospedale civile vecchio, via acri, catanzaro |
Il primo grande imbroglio lo mise in
atto il buon Mastella Clemente quando era Ministro, se non ricordo
male, nel governo Prodi... o Berlusconi? Certa gente a furia di
cambiare casacca ingarbuglia i ricordi. Ma anche chi la cambia e
rimane a destra o sinistra non scherza! Tant'è che la spoliazione
continua ai danni del capoluogo calabrese per andare, questa volta a
arricchire la città di Reggio Calabria. Va beh, che male c'è,
almeno questa volta rimane in regione.
Sì, è vero, rimane in regione ma
perchè spostare il reparto di cardiochirurgiavascolare, che
funzionava benissimo e con ottimi risultati per la salute pubblica,
dall'ospedale civile Pugliese-Ciaccio in Catanzaro a Reggio Calabria?
Qualcuno ha detto che a Catanzaro c'è
il Sant'Anna Hospital che fa le stesse operazioni ma ha sottaciuto
che è una struttura privata.
Quindi, riepilogando, da Catanzaro sono
scomparsi: la scuola di Magistratura, programmata e poi dirottata con
un colpo di mano dal peone di turno; qualche reparto d'eccellenza
come la cardiochirurgia vascolare; le sedi universitarie e quanto
prima anche l'Accademia di Belle Arti; il Distretto Militare e
l'esercito che alloggiava nella caserma “Pepe”; l'ospedale
militare; di teatri e cinema non parliamone affatto; i negozi sono
ormai un lontano ricordo; le aziende che davano lavoro a cittadini e
ricchezza alla città come l'Azienda dei telefoni di stato, la sip
poi telecom e le aziende satelliti operanti nella telefonia pubblica,
il cosiddetto indotto. E le banche? Adesso è il turno delle banche!
Costrette a ridimensionare gli organici facendo uso della mobilità e
accompagnare i dipendenti di una certa età alla pensione (nuovi
esodati)...
insomma dove si vuole arrivare?
Il Sant'Anna hospital è una struttura privata ma accredidata quindi qualsiasi cittadino calabrese grazie al servizio sanitario può operarsi gratuitamente nella struttura!Peccato che coloro che hanno dato vita ad una cardiochirurgia d'eccellenza nella regione nel 2002 cioè il professore Cassese e il suo team non lavorino più nella struttura dal luglio 2012 per delle scelte aziendali decise dalla proprietà!Peccato che a farne le spese sia sempre il cittadino che non può permettersi il cosidetto viaggio della speranza e nel 2013 si registra una forte mobilità extraregionale perchè il territtorio calabrese è stato privato di un'equipe d'eccellenza che contava ben 13 professionisti che non lavorano più nella struttura!
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