Lo scippo ai danni della città continua.
ospedale civile vecchio, via acri, catanzaro |
Il primo grande imbroglio lo mise in
atto il buon Mastella Clemente quando era Ministro, se non ricordo
male, nel governo Prodi... o Berlusconi? Certa gente a furia di
cambiare casacca ingarbuglia i ricordi. Ma anche chi la cambia e
rimane a destra o sinistra non scherza! Tant'è che la spoliazione
continua ai danni del capoluogo calabrese per andare, questa volta a
arricchire la città di Reggio Calabria. Va beh, che male c'è,
almeno questa volta rimane in regione.
Sì, è vero, rimane in regione ma
perchè spostare il reparto di cardiochirurgiavascolare, che
funzionava benissimo e con ottimi risultati per la salute pubblica,
dall'ospedale civile Pugliese-Ciaccio in Catanzaro a Reggio Calabria?
Qualcuno ha detto che a Catanzaro c'è
il Sant'Anna Hospital che fa le stesse operazioni ma ha sottaciuto
che è una struttura privata.
Quindi, riepilogando, da Catanzaro sono
scomparsi: la scuola di Magistratura, programmata e poi dirottata con
un colpo di mano dal peone di turno; qualche reparto d'eccellenza
come la cardiochirurgia vascolare; le sedi universitarie e quanto
prima anche l'Accademia di Belle Arti; il Distretto Militare e
l'esercito che alloggiava nella caserma “Pepe”; l'ospedale
militare; di teatri e cinema non parliamone affatto; i negozi sono
ormai un lontano ricordo; le aziende che davano lavoro a cittadini e
ricchezza alla città come l'Azienda dei telefoni di stato, la sip
poi telecom e le aziende satelliti operanti nella telefonia pubblica,
il cosiddetto indotto. E le banche? Adesso è il turno delle banche!
Costrette a ridimensionare gli organici facendo uso della mobilità e
accompagnare i dipendenti di una certa età alla pensione (nuovi
esodati)...
insomma dove si vuole arrivare?