Tra tanta demagogia e qualche polemica
ieri si sono raccolti duemilioniemezzo di euro al Dall'Ara di
Bologna, tra biglietti, sms e telefonate da casa dal valore di due
euro ciascuno, per la ricostruzione dell'Emilia.
caterina caselli al dall'ara di bologna |
A parte la solidarietà non si è visto
altro! Lo spettacolo era assente e forse Vasco ha fatto bene a
starsene in disparte perché una cosa è la solidarietà e un'altra
la professionalità. Checché ne dicano i suoi detrattori non penso
si tratti di antagonismo o troppi galli in un pollaio, che poi, a
proposito di pollaio, avrebbe fatto meglio Caterina Caselli a
ripetere la lezione o mandare un playback firmato epoca caschetto
d'oro.
Che poi, a volerla dire tutta, con
molte probabilità se ogni big che è salito sul palco, insieme agli
idoli dello sport e della cultura, ai politici, senza dimenticare gli
alti dirigenti che hanno gadget da capogiro avessero dato un obolo,
di sicuro, non solo l'Emilia ma anche il debito pubblico italiano si
sarebbe recuperato.
Invece no! A noi italiani ci piace
essere sentimentalisti. Fare uscire una lacrimuccia mentre guardiamo
i disastri causati dal terremoto, ma anche dalle trivellazioni
selvagge per estrarre gas o petrolio, e coinvolgere nella gara di
solidarietà anche chi avrebbe necessità di subirla con immediatezza
per uscire da affanni inconfessati.
La solidarietà migliore, quella che
non nasconde pubblicità occulte, consiste nel rispetto reale della
natura e degli uomini perché quando il danno è fatto non serve
cantare e ballare ma ci si deve rimboccare le maniche e
disintossicare i cervelli.
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