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Visualizzazione dei post con l'etichetta vita

Miracoli della natura

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 The show must go on. Lo spettacolo deve continuare. Perché  La vita continua! Nonostante noi. La natura è spettacolo di vita che si rigenera, ed ogni attimo che passa ce lo ricorda con i suoi molteplici miracoli. 

BELLEZZA, sacralità irrinunciabile

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  Per alcuni aspetti e in determinati momenti la vita sembra essere un prisma che riflette sensazioni e stati d’animo irripetibili. Dolore, nelle infinite coniugazioni legate alla soglia individuale della sopportazione conducono alla distruzione. Al nero assoluto contaminato dalle grigie sfumature prive di lucentezza. Stati d’animo, questi, che sfociano nel disfattismo autarchico, antitetico alla Beatitudine, determinata dalla cultura della vita cresciuta, anche tra ambagi ma, con serenità, negli animi il cui epilogo sfocia in Bellezza!

Empatia e Cordoglio

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  FACCIAMO SILENZIO E CHIAMIAMOLO SOLO FRANCESCO  Sss, facciamo silenzio! Almeno oggi. Non parliamo. Neppure una parola. Non guardiamo dal buco della serratura. Cosenza è lontana. Oggi, più di ieri. Lontanissima da tutto il resto del mondo. Sss, restiamo muti. Ché c’è un dolore sordo che urla tutto quello della somma di ogni dolore. 

Gaza, rispetto e tutela della popolazione indifesa

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  " ©iannino2024-come foglie in balìa del vento- biro rossa su cartoncino" Indignarsi non costa nulla! Davanti ai crimini di guerra l’indignazione è un sentimento di poco conto. Chi impone l’uso delle armi al proprio esercito e scarica grappoli di morte dal cielo diffondendo terrore e distruzione sugli inermi è degno di un solo appellativo: assassino. Perché Bombardare scuole, ospedali e luoghi di culto cinicamente per cercare di colpire i guerriglieri della fazione opposta è una barbarie indegna! Punto!

Ripudiare la guerra è un imperativo, sempre!

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  Pretendere che siano rispettati i propri interessi e perciò mettere in campo sistemi di distruzione e morte a discapito anche di persone inermi e prive di colpe individuali è un crimine! Non si discute!!! ma Baiden (Biden per i poliglotta sofisticati) ha mancato di tatto diplomatico nel dire che Putin è da “eliminare” dalla scena politica sovietica e mondiale. Se dessimo ragione al vecchio zio d'america allora dovremmo pretendere che anche chi affama e schiavizza una parte di mondo perché avido e attento solo ai propri interessi economici e commerciali dovrebbe essere inibito.  La vita si dà e si toglie con estrema disinvoltura nel mondo globalizzato e settato sull'ego. Basta sapere veicolare le notizie e farsi trasportare dall'onda emotiva dai social per essere visto come un benefattore o un despota. I fatti evidenziano, se pur nel lungo termine, che non sempre ciò che brilla è oro e benessere per i popoli. La vita, suggerisce la natura, è cosa semplice ma delicata! ...

Nascite, sacralità, diritto alla vita

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Cosa si può postulare sulle ricorrenze religiose che non sia stato detto? Ognuna delle ricorrenze ha un significato che ha a che fare con il cammino degli uomini; quindi gli usi e i costumi praticati nel tempo dalle diverse comunità. Nella nostra comunità la Santa Pasqua è sinonimo di rinascita. Resurrezione del Cristo immolatosi per purificare i peccati terreni. Ecco, i peccati terreni! Non è forse uno dei peccati più gravi e intollerabili quello inflitto a un essere vivente quando gli si toglie il diritto alla vita e se ne causa la morte? Non mi riferisco agli aborti, questa è, a mio avviso, una scelta individuale ascrivibile alla legge del libero arbitrio. Mi riferisco alla uccisione violenta. A quell'azione brutale e animalesca che guida i pensieri e la mano di mandanti e assassini di qualsiasi estrazione politica, mafiosa, criminale e, peggio ancora, alla violenza della sottocultura della politica. A quella forma che giustifica l'annientamento del proprio simile per cu...

a te che sei parte di me

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A tavola non si invecchia mai. Da noi non è un motto ma uno stile di vita che apprendiamo fin dalla nascita. Il primo pensiero per ogni mamma calabrese e del sud in genere consiste nell'alimentare i propri figli. E più il cibo è abbondante e buono e meglio si soddisfa la propria gratificazione. Sì, avete capito bene: la propria, quella materna. Perché le mamme e in seguito le nonne conferiscono al buon cibo un'infinita quantità d'amore. È naturale sentirsi chiedere dalle mamme e nonne: “come stai, hai mangiato, vuoi mangiare qualcosa?” anche in età adulta. A me è capitato spesso! e non solo da parte diretta di madre o padre. M, nello specifico, Appena varcata la soglia di casa lo sguardo di mamma indagava il mio volto. Valutava, come facevano un tempo gli estimatori delle fiere di bestiame, peso forma e buona salute anche se non ci vedevamo che da poche ore. Il distacco ombelicale, per i genitori non è mai reciso del tutto. E i figli sono sempre da  comprendere e protegger...

La vita continua

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L'amore al tempo del coronavirus. Flertare in tempi di pandemia è commovente. La brunetta, caschetto liscio di capelli appena stirati, tipo fai da te, cammina a passo svelto lungo la strada deserta. Leggins neri, giubetto fuxia e borsetta capiente a tracolla. Parla al telefono. Qualche decina di metri dopo è ferma accanto ad una macchina. Il ragazzo scende e parlano a distanza di sicurezza come impone il dl governativo varato da Conte. “Dove vai?”. Oh mamma sto qua sotto! “Sì ma questo tuo amico lavora?!”. Sì lavora. “Mi raccomando fai attenzione...”. Queste le poche parole che mi sono giunte all'orecchio. Lei gesticola. Lui la ascolta con le braccia conserte. Sembra leggermente in imbarazzo. Non so se per l'incontro, forse il primo, o per paura del contagio. Lei è più spigliata. “... una ragazzina di terza mi dice: prof come faccio a connettermi con zoom... Devi fare così...”. Parlano vicini alla macchina ferma al bordo strada. È una bel...

Sasà Leotta, campione di fair play

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Ciò che siamo. Inevitabilmente arriva il momento del commiato. A noi che rimaniamo ancora un po' resta il tuo sorriso. Il tuo fare sereno lo sguardo solare. L'abnegazione per ciò che hai amato. Le cose buone e quanto ti sei speso per realizzarle. Non hai lasciato vuoti giacché gli spazi da te vissuti sono contaminati e ricolmi di quieto perseverante amore. Ciao zio Sasà.

R/Esisti.

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Mano nella mano io non smetto Di guardarti senza farmi accorgere. Hai l’aria stanca di chi ha dormito poco In tutto questo tempo E forse ha sognato troppo ad occhi aperti. Chi sogna troppo ne ricava meno In una realtà esiliata dai sogni morbidi. Bisognerebbe resistere al potere tiranno Del tempo E non lasciargliela vinta neppure un momento Se non amministra bene il nostro diritto Di vivere in pace. Ma non è tanto il tempo il punto cruciale, Siamo noi che dobbiamo resistere Contro noi stessi e le nostre ire, le nostre passioni, Le nostre emozioni più traditrici. E allora tu che ti accorgi di lottare contro te stessa (R) Esisti.

Stagioni.

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L’onda dei ricordi non si calma Come un naufragio d’amore imperversa Tutta la testa. Le stagioni che ho vissuto sono tutte Colorate, naufragate, agitate, annodate e snodate In tanti troppo pochi giorni, in millecento arcobaleni che è in un baleno che sono passati ma che tra cuore e stomaco son rimasti incanalati. Le mie priorità indubbia vanità Effimera sciocca conoscenza di chi Non mette da parte sé per dare agli altri. E io che no, non riesco a metterti da parte Con tutte le stagioni che abbiamo passato Non posso credere che questo troppo poco tempo Sia già finito. Ma ti prego ridammele tutte ste stagioni. Voglio il caldo dell’estate così soffocante,rilassante e svestita. (E ancora) voglio il tepore dell’autunno per decide se mettere vestiti o restare  ad annodarci. E voglio l’inverno gelato per ghiacciarci i pensieri e scaldarli con un po’ di rum. E voglio la primavera per rifiorire insieme a te. Volta dopo volta e Stagione dopo s...

L'alba del giorno prima.

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Eppure posso, voglio e sento di dirtelo: mi manca come aria l’odore intenso della nostra complicità. Prender fuoco in un attimo,  In una fiamma che tocca l’apice E poi con una coperta spegnersi piano. E’ sempre stata come L’alba del giorno prima Così serena prima che arrivasse La tempesta. Lo dicono i saggi che la pioggia Non dura in eterno, ma gli scogli lo sanno che in inverno l’acqua agitata gli sbatte addosso giorni, mesi, senza sosta alcuna. E gli scogli lo sanno che l’acqua Li leviga con la sua forza. E io penso che non m’importa Per niente Far passare la tempesta Ma ritrovarmi serena E imparare qualcosa da ciò che Succede. E io lo so che ritroveremo tutto Ciò che momentaneamente È perso. Come quel ricordo in soffitta Tanto cercato ma disperso per distrazione E non curanza. Così una volta che lo ritrovi Gli dai il doppio delle cure E glielo dici ferma: quello che è successo È solo una pallina di carta gettata vi...

Percorrendo strade.

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Ma quante strade, sono tutte ad un bivio Dello stesso colore con forma angolare Ma che strano che a guardarle tutte  mi gira la testa. Sanno tutte cosa dire e dove portano Anche se infine non lo sanno dove conducono. Sono tutte vorticose e all’orizzonte dritte e buie E io vorrei allontanarmi, ma senza alcuna via D’uscita sto davanti a queste strade deserte Senza segnaletica e personale, senza vigili, senza pedoni, senza Un niente che sia niente. Sento solo il tuo eco che mi confonde e non capisco Da dove venga così mi giro ma senza scorgerti Guardo avanti E ti chiedo dove sei,  Mi dici “sono qui” ed è la stessa segnaletica che non capisco. E  “qui” non è un posto, “qui” è una condizione, è un davanti, è presso, è affianco. E tu non sei “qui”, io non ti vedo. Tu non ci sei.

Pane e cipolla, soldi, sacrifici e

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La resa dei conti. Piove a dirotto. Anche Il cielo sembra voler dare l'ultimo saluto. La resa dei conti è arrivata. Tuoni fragorosi annichiliscono i componenti della banda rifugiatisi sotto il portico. Gli ottoni sono al riparo. Se continua a buttarla così i musicanti non potranno accompagnare il feretro e suonare il requiem secondo le ultime volontà dell'estinto. I becchini predispongono il carro funebre mentre i musicisti addossati l'un l'altro intonano il salmo.  Grosse gocce d'acqua cadono sul legno tirato a lucido e scivolano via immediatamente. Nonostante il maltempo il corteo si muove alla volta della Chiesa. ( qualcuno sussurra: il prete ha fretta: dopo c'è il battesimo. che ci vuoi fare: questa è la vita! chi nasce e chi muore...) Ne è valsa la pena? È valsa la pena condurre una vita di sacrifici e sofferenze, angustiarsi, riempire la valigia coi sogni dei migranti, lavorare senza risparmiarsi in terra straniera con l...

Mandela, esempio da seguire

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R.I.P. Madiba, ora tocca a noi agire sulle idee.  Il mondo piange Madiba, io no! Io sono grata al mondo per aver donato a noi Nelson Mandela. Il suo pensiero vive e migliora le menti, nonostante le ingiustizie dei forti sui deboli che continuano a governare la terra. Mandela, come Gandhi ha tracciato la strada della libertà per i diseredati, gli oppressi, gli ultimi. Oggi, dopo una lunga agonia, il suo corpo ha cessato di respirare. Si è arreso all'inevitabile. Ma mai si è arreso alla tirannia degli uomini. A divulgare la sua lotta contro l'apartheid, la sua stoica determinazione, se pur in carcere e farlo conoscere ai giovani, alcune firme del rock che presero parte al “Free Nelson Mandela” e al mitico festival “artist united against apartheid” organizzato da Steve Van Zandt, fido amico del Boss a Sun City nel cuore del potere bianco sudafricano. Bono. Lou Reed. Springsteen. Bob Dylan. Alcuni dei menestrelli rock che hanno cantato “Mandela” in quant...

Benvenuti!

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Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

elogio della Bellezza

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