Anche se uno su mille muore a causa del vaccino anti covid è un dramma!
La notizia dell'ultima vittima squarcia l'anima! Inammissibile accettare il pensiero che una ragazza vada fiduciosa a farsi iniettare la prima dose e dopo poche ore muore.
I danni non giustificano i risultati strategici strombazzati ai quattro venti dalle parate degli “scienziati virologi” che hanno fatto propaganda a una soluzione imposta e testata su tutta la popolazione ancora in fase sperimentale.
È stato imposto di vaccinarsi! Abbiamo eseguito con fiducia le direttive imposte e ancora non siamo fuori da questo inferno sfuggito di mano.
Stamane, oltre alla morte della ragazzina di Sestri levante, fonti di notizie avvertono del blocco delle merci di alcuni porti cinesi. Importanti snodi sono stati messi in quarantena da Pechino per una nuova variante del covid. Allora? Quando finirà questa farsa!
Dicono, i più istruiti, gli scienziati da tv che fa più morti il fumo. Ma io non fumo!
È una mia scelta! Come sarebbe anche una mia imprescindibile decisione quella di non vaccinarmi. Eppure l'ho fatto. Mi sono sottoposto alle due somministrazioni Pfizer. Mi è andata bene? Può darsi ma rimango sempre con la convinzione che questi non siano qualificabili come vaccini. Sono, semmai, una speranza.
Adesso è l'ora del lavoro silenzioso.
Lasciare lavorare la ricerca scientifica seria quella che non si espone nei salotti buoni delle televisioni è un obbligo morale. Basta coi politici e i generali da bollettini di guerra! Non serve correre. Il traguardo non è il numero di vaccinati. Il traguardo finale è raggiungere il bene comune anche a costo di essere impopolari.