L'ITALIA MIGLIORE.
È nei momenti di sconforto che tiriamo
fuori il meglio o il peggio di noi.
Gli eventi imprevisti, specie se
drammatici, scoprono il nostro vero volto. Chi è buono/a dentro non
si lascia dominare dallo sconforto o dalla rabbia. La positività
innata o costruita con autodeterminazione, speranza e tenacia in un
futuro migliore impone meticolosità e lavoro per migliorare noi
stessi e le coscienze altrui.
Da tempo il territorio italiano è
devastato da terremoti e alluvioni. Si sono visti contadini,
coltivatori e braccianti, spalare sodo il fango dalle stalle e dai
magazzini. Alcuni hanno pianto. Lacrime amare, liberatorie di una
situazione frustrante che nulla avrebbero potuto fare per evitarla.
Alcuni hanno lavorato male ponendo
ostacoli ai corsi d'acqua e coltivato laddove non era indicato. Altri
si sono trovati invasi dai detriti e dal fango loro malgrado.
L'imprevisto non è stato un ostacolo
al loro fare. Si sono rimboccati le maniche da subito senza attendere
gli aiuti di Stato. Altri, ma questi non sono persone degne del
titolo di imprenditori onesti, hanno riso per gli eventi catastrofici
e gozzovigliato sulle disgrazie intessendo rapporti per i fondi sulla
ricostruzione e messa in sicurezza dei siti colpiti dagli eventi.
I monumenti storici sono collassati. Il
terreno in alcuni punti della faglia si è abbassato di 70
centimetri ma
la ricostruzione ci sarà! Dai detriti rinascerà e si conserverà la storia dell'Italia mgliore in quanto a bellezza e tenacia. Umbria, Marche, Lazio continueranno ad essere testimoni di bellezza e cultura.
la ricostruzione ci sarà! Dai detriti rinascerà e si conserverà la storia dell'Italia mgliore in quanto a bellezza e tenacia. Umbria, Marche, Lazio continueranno ad essere testimoni di bellezza e cultura.
La cronaca di queste ore porta a
conoscenza di misfatti e nobiltà d'animo. Testimonia l'imprenditoria
sana, i volontari impegnati in prima persona e quanti lavorano dietro
le quinte per alleviare i drammi psicologici e materiali di chi è
stato colpito dall'evento.
Fa onore a quanti, visto il clima che
induce alla solidarietà ben nota nelle piccole comunità colpite,
donano materie di prima necessità agli altri. Commercianti che
svuotano gli scaffali dei supermercati devastati dal sisma e li
donano ai concittadini senza nulla chiedere in cambio perché adesso
è il momento della solidarietà. Oggi è tempo di amore e
condivisione. Domani si lavorerà per ricominciare. Ricostruire coi
sistemi dettati e imposti dai criteri antisismici a tutela della vita
e della bellezza dei nostri paesaggi.