La guerra tra le parti continua senza
esclusioni di colpi.
Tiri mancini, mezze verità, fango e ogni altra notizia che smuove la curiosità dei lettori è servita sui giornali dai lacchè travestiti da moralisti o morigeratori di un sistema talmente famelico destinato ad autoestinguersi per troppa fame.
Tiri mancini, mezze verità, fango e ogni altra notizia che smuove la curiosità dei lettori è servita sui giornali dai lacchè travestiti da moralisti o morigeratori di un sistema talmente famelico destinato ad autoestinguersi per troppa fame.
Questa volta la polemica del solito
giornale del centrodestra riguarda i costi della scorta incaricata di
garantire la sicurezza di fini durante le sue vacanze a Orbetello.
Secondo il quotidiano, sarebbero state prenotate nove stanze per tutta la stagione estiva (due mesi e mezzo) per il prezzo record di 80mila euro. Fini si difende sostenendo di non avere niente a che fare con la gestione della sua scorta che, sottolinea, ricade unicamente sul Viminale.
Secondo il quotidiano, sarebbero state prenotate nove stanze per tutta la stagione estiva (due mesi e mezzo) per il prezzo record di 80mila euro. Fini si difende sostenendo di non avere niente a che fare con la gestione della sua scorta che, sottolinea, ricade unicamente sul Viminale.
Non c'è alcun dubbio, 80.000€ è una bella cifra! (che non sto a sindacare anche perchè non si conoscono i particolari, per esempio, può anche darsi che ad Orbetello sia un prezzo equo rispetto al mercato locale). Comunque, visto che siamo in clima di risparmi e stringimenti di cinghia nella spesa pubblica e, cosa ancor più dolorosa, in famiglia e nel privato, come mai i media non “impongono” riflessioni e “marcano stretti”, tanto per usare un vecchio termine calcistico, “a uomo”, quanti sono in politica per annullare lo scandalo dei rimborsi elettorali?
Secondo l'ultima relazione della Corte
dei Conti ben 46 formazioni politiche hanno presentato il consuntivo
per accedere al finanziamento oltre i 45 previsti e 51 partiti
inadempienti.
Non solo. In sede di controllo dei consuntivi, il collegio della
Corte dei Conti, ha rilevato diverse "fattispecie di omessa o
insufficiente trasmissione della documentazione relativa alle
erogazioni da parte di persone giuridiche, formulando richieste
istruttorie di acquisizione di quanto richiesto dalla normativa".
Ovvero non si sa da dove i partiti prendano i soldi, che vanno ad
aggiungersi ai rimborsi elettorali. In un caso, nonostante il lungo
arco temporale trascorso dalla presentazione dei consuntivi, la
formazione politica non era in grado di produrre quanto richiesto.