Visualizzazione dei post con l'etichetta disagio sociale
Se la paura prende il sopravvento. courtesy M. Iannino Il dopo è tardivo. Inutile fare la conta. Quando il “capo” è al potere gli slogan e le marce sono niente rispetto alla forza che gli è stata conferita dalle leggi democratiche. Rimane solo l'allerta. Stare in guardia per evitare l'inverosimile, la sovversione delle leggi democratiche. L'oscurantismo. La schiavitù! Perché l'inizio del mandato non fa sperare niente di buono!!! La prima firma cancella la riforma sanitaria di un Presidente che ha guardato con umanità le persone bisognose. L'eliminazione della legge sanitaria toglie tutele e garanzie ai meno abbienti. È questo che vuole la più grande democrazia mondiale? I numeri di ieri dicono di no! Da Washington al resto del mondo civile sono esplose spontanee contestazioni. Le piazze si sono affollate. Donne e uomini hanno urlato contro l'arrogante imperatore non tanto per il suo fare perentorio ma per come sta dimostrando di volere gov...
Martina: sono orgogliosa di mio padre. ( Martina è la figlia del brigadiere Giangrande, ferito gravemente a Roma, in piazza Colonna, nel giorno dell'insediamento del governo Letta ad opera di un disoccupato, disperato per le precarie condizion i economiche in cui versa da tempo) E sfido io. Quale figlia o figlio non è orgoglioso del proprio padre! Ma il punto non è questo, la cosa che fa incazzare sta nel modo in cui è trattato l’argomento. I mass media girano il mestolo nella brodaglia della libido che si alimenta spiando dal buco della serratura gli affetti e le emotività altrui. Certo, fa specie sapere che un uomo, un padre di famiglia, rischia l'incolumità nell'adempiere al suo lavoro. Evenienza contemplata, purtroppo, ma che può accadere e che deve essere intesa come un infortunio. Perché di questo si deve parlare. Di infortunio sul lavoro. Per un muratore l’infortunio è dato dalla caduta di un’impalcatura o da qualche peso che gli cade sopra ...
Roma. Due uomini a terra. Uno, 50 anni, carabiniere. L’altro, un civile, disoccupato disperato. Entrambi a Roma, in piazza colonna per il giuramento del nuovo governo Letta nato dopo infinite strategie politiche. Le prime notizie, date a caldo dai giornalisti, descrivono l’azione insulsa di un pazzo che si è scagliato contro il cordone dei carabinieri impegnati a mantenere l’ordine nella piazza antistante palazzo Chigi dove sonno radunati i nuovi nominati per giurare davanti al presidente della repubblica Giorgio Napoletano, rinominato pure Lui dalla classe inetta che assedia gli organi istituzionali Repubblicani. Due uomini a terra. Entrambi figli del popolo. Il primo a cadere è il carabiniere che per poco più di milleduecento euro al mese rischia la vita tutti i giorni per il Giuramento prestato all'Italia . Il secondo, l’attentatore, è un muratore disoccupato, che ha perso il lavoro, la moglie e il figlio. Costretto dalla necessità economica a fare ritorno n...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.