Catanzaro, Abramo resiste!
Le armi strategiche della politica consentono al sindaco Abramo di rimpastare la giunta comunale e vararne una nuova.
La democrazia glielo consente!
Sergio Abramo afferma di governare un territorio senza pecche amministrative: niente spazzatura; nessun debito … . è vero! Catanzaro centro e quartieri ritenuti strategici politicamente sembrano essere gestiti al meglio.
Catanzaro lido vive un'epoca nuova per quanto concerne strutture fruibili, vedi pineta giovino e lungo mare, area ex gaslini e polifunzionale “arena magna graecia” difronte la stazione fs.
Catanzaro città a primo acchito non mostra decadenze urbane mentre le periferie segnate dalle brutture peggiori sottolineano il declino delle povertà intellettuali e paesaggistiche.
Abramo, secondo la sua visione gestionale fa bene ad insistere. Ha i numeri per farlo!
Sono gli altri, i furbi che di mestiere fanno politica spicciola e che, adottando strategie politiche consentite, assumono comportamenti spocchiosi sicuri che il fine giustifichi i mezzi.
Le scorrettezze non pagano nel lungo termine. I piccoli condottieri che si sentono micromachiavelli nostrani, dovrebbero, se ancora hanno un minimo di dignità visti i fatti e le accuse pendenti, nascondere la faccia e andarsene, cedere il passo a persone intellettualmente oneste che si spendono con passione e coraggio per la collettività.
Catanzaro è una piccola città di provincia nonostante tutto. Ci si conosce tutti. E, congetture malefiche, trappole e strategie effimere a parte disseminate dalle lingue velenose dei mediocri, le potenzialità non mancano. Basta un piccolo colpo di volontà collettiva!
Basta isolare i cattivi maestri. Riqualificare gli allievi. Ripensare alla cosa pubblica come bene inalienabile, ripartire dalle cose buone già fatte e dare dignità alle periferie.