Catanzaro,sit in all'Assessorato regionale del lavoro
Chi siete? Chiede la signora ai
manifestanti che assediano la sede dell'assessore regionale del
lavoro.
Lavoratori in mobilità senza
stipendio! È la risposta secca di un signore col baffo bianco. Sul
marciapiede, affianco al cancello serrato un giornalista prende
appunti su un block notes. Chi parla non ha la sagoma dell'operaio,
suppongo sia un sindacalista che sta lì a perorare la causa dei
lavoratori con l'assessore al ramo. Ma cosa potrà mai escogitare il
politico calabrese per alleviare le angosce in una realtà come la
nostra?
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| Catanzaro, blocco stradale su via Lucrezia della Valle |
Chissà se i mobilitati hanno visto la
trasmissione di Milena Gabanelli: Report. Ecco, se fossi in loro
attuerei senza indugi l'autogestione come hanno fatto in Argentina. E
non starei a pietire il mio diritto alla vita o a farmi guidare da un
parolaio, bloccare il traffico, causare disagi ad altri e ricevere
tanti vaffanculo da chi è bloccato in macchina.
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.
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