giuliano ferrara "radio londra" |
Stamattina, in merito al problema
lavoro dei giovani italiani, il notiziario della radio evidenziava
che un ragazzo su tre è a spasso!
E gli altri due che fanno? Stanno
seduti? Si girano i pollici? Lavorano perché meritevoli?
È tutto il giorno che me lo chiedo.
Finalmente Giuliano Ferrara ha
tenuto la sua consueta lezioncina in prima serata RAI ed ha spiegato
cosa sta succedendo in Italia. Parla di occupazioni consone,
statistiche, numeri, lavori accettati o schifati dagli italiani,
flusso delle immigrazioni.
Dice anche dei pochi “cervelli che
emigrano” che lo fanno per continuare le ricerche e gli studi ma
nel complesso c'è una sorta di apatia nei giovani che li tiene
inchiodati alle famiglie perché protetti.
La sua esternazione ricorda le esternazioni gratuite dei
“bamboccioni” politici, buoni solo a tirare la carretta dei
propri affari salvo poi addormentarsi in Aula e svegliarsi per
sbiascicare “no non c'è crisi. Nessun problema, noi non siamo la
Grecia. Da noi i ristoranti sono pieni...”
Insomma, nel suo suadente monologo, il
buon Giuliano afferma che il mercato del lavoro interno è statico;
non c'è più quella migrazione interna di qualche tempo addietro
nonostante al nord ci siano più possibilità di lavoro rispetto al
sud, e bla bla bla.
E mentre il teorico Ferrara disquisiva
su dati e motivazioni scorrevano immagini di raccoglitori di agrumi.
Gli stessi che dopo 10, 12 ore di lavoro riescono a intascare 20, 25
miseri €.
Ma come? Si è gridato allo scandalo!
No allo sfruttamento! No al risveglio dello sfruttamento latifondista
e adesso si tenta di far passare il messaggio subliminale del lavoro
a qualsiasi costo?
È facile pontificare seduti in una
botte girevole specialmente se pagati profumatamente ed è
semplicissimo analizzare disfunzioni sociali quando questi non
riguardano gli analisti perché figli di qualche dio maggiore.
Nessun commento:
Posta un commento
LA PAROLA AI LETTORI.
I commenti sono abilitati per chiunque passa da qui, si sofferma, legge e vuole lasciare un contributo all'autore del post.
ATTENZIONE! Chi commenta i post del blog è responsabile di quanto scrive. Pertanto non è prevista nessuna moderazione o censura ai commenti salvo evidenti illiceità.