venerdì 20 aprile 2012

Grillo e grillini osteggiati dalle forze politiche

beppe grillo
A Palermo negano la piazza a Riccardo Nuti, candidato a sindaco della città nella lista del movimento 5 stelle e nel resto d'Italia i partiti guardano dall'alto in basso Beppe Grillo, leader del movimento, che sta minando i poteri costituiti delle oligarchie politiche.

Anche Michele Santoro, in un certo qual modo silura la supremazia carismatica di Beppe Grillo. Nel suo programma “Servizio Pubblico” Santoro lo dice espressamente : Lui decide chi espellere e le linee guida del movimento ...

In effetti la visione del monarca che tutto può, nella gestione di in un movimento o partito che dir si voglia, è espressione dispotica che fa a pugni con la decantata libertà corale degli aderenti al progetto di Grillo.

Personalmente non credo negli eroi e neanche in quelli che gridano dalle pagine dei giornali i peccati degli altri.
Credo nella coralità che assomma intelligenze divergenti, esigenze culturali e esistenziali umane affini e non che si coalizzano in progetti mirati per migliorare la società, ma non si deve però dimenticare che il movimento 5 stelle è nato dalla contestazione che Grillo, da tempo, porta sul web e nelle piazze forte della sua popolarità.

Cosa contesta Beppe Grillo?
Contesta le scelte scellerate delle lobby e della cattiva politica che lavorano per garantire il benessere di pochi, gli intrallazzi innalzati a legge.

È vero, le uscite di Grillo sono un miscuglio esplosivo e a volte il passaggio tra il cabaret e i proclami politici sono talmente repentini da smorzare la risata in gola. Purtroppo non dipende da lui, è realtà. Una realtà amara costruita anno dopo anno dai personaggi che ora gli danno addosso, lo assediano e tentano di delegittimarlo paragonandolo al fallimentare Bossi e al suo partito.

Ma l'assunto è ovviamente riduttivo! per comprendere davvero la forza che sta alla base delle contestazioni si deve rivedere il concetto di democrazia partecipata e convenire che in una democrazia avanzata è impensabile strutturare la politica in associazioni rette da cerchi magici e relative strutture piramidali che decidono sulle teste degli ignari sostenitori. Ed è inconcepibile l'assedio perenne delle Istituzioni da parte dei soliti noti.
Per questo le loro paure aumentano a dismisura ed è quasi legittima la reazione che provoca il Grillo Parlante negli ambienti politici sponsorizzati da nomi personaggi e lobby.

Non pagare il debito e uscire dall'euro e' una ipotesi che si puo' valutare, dice Grillo ''Sono per valutare una seria proposta di rimanere in Europa e, con il minor danno possibile, uscire dall'euro, non pagare il debito pubblico o pagarne solo una parte''.
Poi, durante un comizio a San Donato fa l'esempio dell'Ecuador e dell'Islanda che hanno deciso di non pagare. ''Non possiamo passare la nostra vita a pagare gli interessi di un debito non fatto da noi ma da loro''... ''vogliono saldare il debito pubblico con il patrimonio personale, con la casa''.

E' un fiume in piena fermato solo da un inviato delle Iene che fa un fuori programma sul palco e gli si avvicina. Lui scende dal palco dal retro dicendo ''lo lascio a voi'' ma Angelo Duro lo segue. Pochi momenti e poi torna sul palco a dire che ''il paese e' morto'' con ''150 mila aziende chiuse in tre mesi'', a criticare ''Rigor Montis'' e i partiti che ormai sono finiti e lo sanno. Il nuovo partito della Nazione del Terzo Polo? ''Gente fuori dalla storia con Casini che si fa un colpo di sole'' ai capelli. Rosy Mauro che apre al Movimento 5 stelle e lui che si chiede se sia una minaccia. D'Alema che lo ha ''offeso e continua ad offendere'', Formigoni che non dovrebbe piu'' fare il presidente di Regione perche' e' al quarto mandato e Vendola. ''L'ho aiutato - ha detto - e mi sparerei nei coglioni''. ''Loro hanno percentuali bassissime - ha aggiunto -. Sono morti, cercheranno di fare brogli, sondaggi finti, di spostare le elezioni, ma con un Paese così non so ... Non posso proteggere nessuno''.

Un esempio del clima? Un ex militare che ha proposto di fare un plastico per Vespa ''ma con il plastico che usavamo noi - ha riferito Grillo - in Afghanistan''. Ironia ma non solo. A suo dire quello che ci vorrebbe e' una ''norimberghina. Non devono andarsene. Se ne andranno quando saranno processati da un tribunale pubblico e avranno restituito con gli interessi quello che hanno rubato. Non e' vero che l'Italia e' nei guai perche' la maggior parte della gente non paga le tasse, a suo dire. Pagare le tasse e' ''giustissimo'' ma ''se pagassimo il doppio - ha concluso - ruberebbero il doppio''.

Ed ecco che Il Grillo Parlante, quello che dà fastidio ai burattini, conclude con uno show da cabarettista e lascia un po' d'amaro in bocca.

Rimborsi elettorali e IMU



Quando è guerra è guerra per tutti! Si deve tirare la cinghia? Allora turiamola tutti! Si devono pagare le nuove tasse? Paghiamoli tutti! Partiti, banche e fondazioni! Il rigore non può gravare solo da una parte! E se Rosy Bindi dichiara che senza finanziamenti pubblici ai partiti elargiti copiosamente camuffati da “rimborso elettorale” non potrà fare campagna elettorale, beh, vuol dire che ce ne faremo una ragione! Soprqvviveremo anche a questo immane dispiacere!
Visti i risultati ottenuti da lei e da quelli come lei che sono stati alla guida del Paese per tantissimi anni! Sarà la volta buona?
Ancora una volta, i figuranti mascherati da politici hanno perso una buona occasione per dimostrare un po' di rispetto e sensibilità verso gli Italiani. Dalle loro azioni nasce l'indignazione dei cittadini, chiamata strumentalmente antipolitica dagli inetti che hanno assediato le Istituzioni da troppo tempo.
Hanno senz'altro dimenticato che la POLITICA è passione, servizio, governo! E non strumento di potere per accrescere i partiti trasformati in società per azioni che investono i denari pubblici in bot cct oro e diamanti.

giovedì 19 aprile 2012

Abramo, Carpino, Celi, Mauro, Scalzo, chi vincerà

Abramo, Carpino, Celi, Mauro, Scalzo, chi voteresti?

Le comunali, si sa, sono l'espressione di ciò che accade in città e più queste sono piccole e meglio si conoscono i fatti e i misfatti degli avversari. O per lo meno si crede di conoscerli.

A Catanzaro ancora una volta la polemica impazza attorno alla figura del dimissionario Traversa. Lo stesso che sorrideva dai manifesti che tappezzavano tutta la città con la dicitura trionfale “FINALMENTE!” nel sottopancia. Questa volta a tirarlo per la giacchetta è il suo vecchio camerata Tallini perchè non c'è dubbio che il suo silenzio lascia ampi spazi alla fantasia e alle maldicenze, cosa di non poco conto per i risultati del centro destra che appoggia Abramo.

Nella bagarre politica spicca un giovanottino alto col baffetto e il tick della mano che accomoda gli occhiali o si riaccomoda nella poltrona quando interrompe l'avversario (Abramo). Dà la sensazione del saccentino primo della classe. Il so tutto io antipatico, per il modo di lasciar sottintendere quando fa le domande su fatti regressi imputabili alla destra dimenticando gli errori della sinistra.

E c'è anche Pino Celi, un imprenditore edile di marina che fa proseliti con “la città di tutti” e tra i concorrenti al “rischiatutto nostrano” sembra il più ponderato, quello che mantiene un certo aplomb. Insomma un misto tra il timido e il timoroso. Una persona che si presta alla politica con l'intenzione di evitare e correggere gli errori del passato che gravano nella cità.

Elio Mauro, di estrazione vicina a Michele Traversa e Tallini, pare che da ragazzo abbia militato da quelle parti, sembra ripetere una lezioncina imparata a memoria suggerita da qualche antico amico.

L'altro, quello del partito comunista, Antonio Carpino, dà la sensazione di trovarsi fuori posto tant'è la pochezza che ammanta questo modo di fare campagna elettorale.

La sensazione è che ci sarà un'enorme astensione dei cittadini che, differentemente dai seguaci dei vari simboli associati ai candidati sindaci, non concepiscono la tensione che i concorrenti usano per rafforzare le rispettive posizioni.

Insomma, è ridicolo armare 'na trastula, come si dice a Catanzaro, e far girare tutta la discussione attorno a delle cazzate che di politica non ha niente!

E questo penalizzerà tutti, perché, attualmente, pare sia prevista una enorme astensione degli elettori.

Blasco Politano Castagna commemorati all'UNICZ

CATANZARO, 18 APRILE, ORE 17,00
©archivio M.Iannino
scorcio dell'aula "Salvatore Blasco" con targa e ritratto del magistrato
Giornata di cerimonie per il Dipartimento di Scienze Giuridiche, Storiche, Economiche e Sociali dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro.
Nell'aula F si commemorano tre cittadini calabresi: il giudice Salvatore Blasco; il politico On. Franco Politano e l'avvocato Alberto Castagna eminente uomo di legge con spiccata sensibilità culturale profusa in versi che ha donato i suoi volumi alla biblioteca dell'università Magna Graecia.
L'aula “F”da domani non sarà un anonimo contenitore in cui si insegnano e si apprendono i saperi alti della cultura accademica ma sarà uno spazio associato alla memoria di un personaggio noto ai catanzaresi per avere accompagnato nei decenni avvenimenti culturali importanti del capoluogo calabrese, il Presidente Salvatore Blasco, eminente figura del panorama culturale catanzarese, per lungo tempo presidente del Tribunale di Catanzaro nonché guida illuminata del “Circolo Unione”, l'associazione culturale cittadina e per essere stato tra i fautori della nascita dell'ateneo Magna Graecia.
Dalle ore 17,00 del 18 aprile l’Aula “F” dell’Edificio di Scienze Giuridiche del Campus universitario alla presenza del Direttore del dipartimento, prof. Luigi Ventura, cambia intestazione.
Contestualmente, dopo l'introduzione del Prof. Quattrone, e del relatore della tesi “Separazione dei poteri: genesi e attualità del principio” del dott.Raffaele Lico vincitore della borsa distudio “Franco Politano” quale migliore tesi di laurea del 2010, la figlia dell'onorevole Franco Politano, Maria Giovanna, ha ricordato alcune tappe salienti del percorso politico del padre, uomo corretto, rispettoso dello Stato e degli organismi istituzionali.
Ultimata la cerimonia di consegna della borsa di studio la cerimonia si sposta ai piani inferiori, nel locale Biblioteca dell’Edificio di Scienze Giuridiche, per proseguire le commemorazioni e scoprire la targa alla memoria dell’avvocato Castagna.

mercoledì 18 aprile 2012

poveri politici, tutti contro di loro

Il giocattolo sembra si sia rotto definitivamente. È irrecuperabile!
Ovviamente il giocattolo è la politica da talk show dei primi attori che bivaccano nel panorama politico italiano e i giornalisti che ci inzuppano il pane.
È davvero una scena raccapricciante quella che presenta oggi la cattiva politica: lingotti d'oro, diamanti, case regalate, restauri gratis a spese della collettività!

Verrebbe da dire che erano migliori gli esponenti politici di prima. Almeno tra una ruberia e l'altra facevano campare le famiglie anche se le tenevano sotto scacco con lo stratagemma delle clientele. Ma non ,lo dico sennò passo per populista che fa antipolitica. E non dico neanche che il potere dei politici rasenta l'arroganza per quanto concerne la spartizione dei posti.

Il nepotismo c'è sempre stato!, forse perchè soggetto ai legami profondi della carnalità affettiva italiota che assomma figli sorelle fratelli cugini e amanti.
In questo si deve convenire che la famiglia è una risorsa ben tutelata a destra in centro e a sinistra tanto è vero che alcuni se ne fanno due di famiglie. (sono stracolmi di amore. Scoppiano di affetto e lo devono proffondere se no rischiano di morire per overdose d'amore). Poverini.

Due famiglie qualche amante tanti portaborse...su e giù in aereo e nei yacht se non gli diamo noi una mano come fanno a campare? Ovvio che è giusto gratificarli con il finanziamento ai partiti, il rimborso elettorale e dopo 5 anni di lavoro usurante dargli la sudata gratifica parlamentare.
Ma dai chi farebbe una vita simile!!!

Cam di Casoria, l'arte brucia

antonio manfredi davanti al cam e all'opera che brucia
E mentre la nazione intera lancia esasperate invocazioni di aiuto i dirigenti nazionali continuano a guardarsi l'ombelico.
Nessuno pare abbia preso sul serio le parole di Antonio Manfredi e del suo staff come non hanno preso sul serio i tanti cittadini che si sono suicidati per problemi economici.

Le sacralità alte dell'essere umano si immolano ai feticci innalzati dal pensiero blasfemo di quattro farabutti che governano l'economia e posto l'utile al di sopra della cultura e della vita.

Bruciare la sintesi creativa è bruciare l'idea della vita e della bellezza in sé.
Bruciare un'opera è annientare il pensiero! Eliminare il cordone ombelicale che lega la sensibilità all'essere; l'umano al divino!

Ma cosa ne possono sapere le persone intrise di materia, coperte di fango, protese e genuflettersi esclusivamente al potere dei soldi?



martedì 17 aprile 2012

Abramo e Scalzo, le due verità

In merito al mancato faccia a faccia previsto per oggi tra i candidati a sindaco di Catanzaro nella sede RAI di Cosenza ecco le due verità.

(dal sito di Sergio Abramo)


Abramo, dopo aver atteso per tre quarti d’ora il candidato del centrosinistra, ha deciso di non partecipare al programma
«La serietà e il rispetto per gli altri sono dei valori importanti non solo nella vita ma soprattutto quando si vuole amministrare un’istituzione democratica. Fare il sindaco non è un gioco da ragazzi. Occorre essere persone capaci di tenere fede agli impegni che si prendono prima con i cittadini e poi con se stessi. Proprio perché sono abituato ad essere una persona seria e rispettosa degli altri ho deciso, oggi, di non partecipare alla tribuna elettorale in onda negli studi Rai 3 Calabria di Cosenza, dopo avere atteso, per ben tre quarti d’ora, che Salvatore Scalzo si facesse vivo per partecipare alla trasmissione. Considero un tale comportamento ineducato non solo nei miei confronti ma anche nei confronti degli altri candidati a sindaco, Pino Celi e Antonio Carpino, presenti tutti con un adeguato anticipo rispetto all’orario di inizio della tribuna elettorale. La mia decisione di non aspettare l’arrivo del candidato del centrosinistra è dovuta al fatto che per gli appuntamenti che avevo in agenda, un’ulteriore attesa, avrebbe significato avere lo stesso atteggiamento irrispettoso tenuto da Salvatore Scalzo. Al candidato del centrosinistra voglio dire, quindi, che fare il sindaco è una cosa seria, molto seria e non può essere vista come un gioco. Ma, evidentemente, il buon giorno si vede dal mattino. Per questa incresciosa vicenda voglio esprimere la mia solidarietà ai giornalisti della Rai il cui lavoro è stato mortificato dal comportamento oltremodo ingiustificato di Salvatore Scalzo che ha superato ogni limite di tolleranza. Evidentemente il candidato del centro sinistra ha ancora molto da imparare su come ci si comporta. La sintesi di tutto ciò che è accaduto, è che il candidato Scalzo non ha nemmeno la più pallida idea della buona educazione e, conseguentemente, di come si amministra, non dico una città, ma neanche un condominio».
(La risposta di Salvatore Scalzo)

E' del tutto evidente che c'è una continua aggressione e un tentativo di delegittimare l'avversario.
''Non rimane che sorridere amaramente per l'allucinante spettacolo offerto da Sergio Abramo questa mattina nella sede regionale della Rai a Cosenza''. E' quanto afferma, in una nota, Salvatore Scalzo. ''Una manciata di minuti di ritardo, causati dal protrarsi di una iniziativa pubblica nel quartiere Pitera', il quartiere dove e' nato mio padre e in cui ho fortemente voluto esporre personalmente il nostro programma elettorale - prosegue Scalzo - non possono in alcun modo giustificare la furiosa reazione di Abramo, letteralmente fuggito dalla sede Rai regionale urlando contro tutto e contro tutti, mentre tutti gli altri candidati, essendo pienamente coscienti dei ritmi frenetici della campagna elettorale, hanno tranquillamente compreso la situazione. Mi pare evidente, quindi, che da parte di Abramo si stia cercando di strumentalizzare nella maniera piu' bieca la situazione''. ''Concludo ringraziando pubblicamente per la disponibilita' e la comprensione tutto il corpo redazionale della Rai e gli operatori - sostiene ancora Scalzo - ai quali il ritardo, preannunciato con congruo anticipo, non ha creato alcun problema organizzativo. Colgo questa occasione per scusarmi con loro pubblicamente dopo averlo gia' fatto in privato''.

Sfigati, social network e business

PUBBLICITÀ PROGRESSO SU FACEBOOK


Per gli sfigati col cosino piccolo e che non hanno la ragazza, basta disperarsi, ci pensa facebook!

E come disse il medico: le supposte non si masticano...

politica demagogia e scontri elettorali

Ricordo cortei lungo le strade di Roma, Gioa Tauro, Catanzaro, Vibo, Lamezia, Cosenza... ricordo ancora i brividi sulla pelle, gli slogans urlati, la rabbia trasformarsi in commozione e speranza.

Ricordi!

... schiaffi in faccia ricevuti, delusione cresciuta dietro la demagogia parolaia di gente ora seduta comodamente a chiedere e comandare sacrifici.
Uomini e donne compagni di un cammino tortuoso che si sono prodigati nelle collette per i partiti e i giornali sempre sull'orlo della bancarotta, per non mandare i lavoratori dei giornali e dei partiti col culo per terra... e ora, un giovane pieno di entusiasmo risveglia sentimenti creduti sepolti dai tradimenti politici e sociali vissuti sulla pelle di tutti; una retorica fine che accende gli entusiasmi giovanili ma lascia sul chi va là i disincantati i delusi cronici.

Nel campo opposto c'è un imprenditore espressione della politica clientelare che ha fatto il suo tempo(?) e le scalate prefissate tra imprenditoria e poltrone pubbliche.

La sfida è cruenta e sembra annullare dalla competizione elettorale per la poltrona di sindaco gli altri concorrenti.

lunedì 16 aprile 2012

mille opere al rogo, performance estrema per l'arte contemporanea

uno scorcio del CAM di Casoria, NA
“Mille opere d'arte bruceranno nei prossimi giorni per richiamare l'attenzione del ministro della cultura Ornaghi”.
Questo l'annuncio provocatorio del direttore del Cam, il museo d'arte Contemporanea di Casoria, Antonio Manfredi.
''Smetterò quando verranno qui Ornaghi, il presidente della commissione cultura UE Doris Pack e il governatore della Campania Caldoro. Non chiedo soldi, solo attenzione''.

“L’azione avrà inizio martedì 17 aprile 2012 alle ore 18.00 con la distruzione dell’opera pittorica di un’artista francese collegata via Skype con il museo al momento dell’azione, seguiranno le opere di Ast avamposto sociale oltre che culturale, e fino a quando un’azione concreta non verrà messa in atto per salvaguardare questa realtà, attraverso l’individuazione da parte della Regione Campania di uno spazio consono alla collezione internazionale del CAM e di fondi adeguati alla sua gestione, noi continueremo a bruciare le opere della collezione permanente del museo CAM.
In quanto centro di una rete internazionale ci facciamo capofila di un’azione di protesta allargata con l’appoggio degli artisti europei che vivono le stesse problematiche economiche. Nei propri studi, alcuni artisti internazionali bruceranno a loro volta le proprie opere per una rivoluzione globale della cultura”.

DOMANI, QUINDI! Sarà vero? Avrà, il nostro amico e gli artisti associati, il coraggio di distruggere mille opere o è solo un escamotage pubblicitario? Certo, come performance può risultare originale anche se già altri artisti lo hanno fatto.
Personalmente penso che non è distruggendo una o mille opere più o meno valide artisticamente che si risolve il problema. Da sempre nei momenti di crisi economica gli artisti e la cultura in genere sono i primi a soffrire per le ristrettezze imposte dalle politiche economiche dei governi e dei privati. D'altronde cosa è l'arte nel pensiero contemporaneo se non una fonte di lucro che si assomma nei piccoli e grandi capitali?
Non lo dico io ma la storia. E la storia insegna anche che ogni azione espletata a favore della cultura presto o tardi genera frutti.
in bocca al lupo!

Napolitano e Monti denunciati perché hanno violato l'art.1?

Data la velocità dei media una notizia del 4 aprile è decisamente vecchia ma questa è decisamente degna di essere analizzata: le due cariche istituzionali più alte sono state denunciate alla Procura della Repubblica da un avvocato cagliaritano per “attentato contro la costituzione” e violazione dell'articolo 1.

La notizia è destinata a fare rumore ma, contrariamente alla logica gossippara che impera nell'informazione di massa, pare che questa non interessi nessuno. In effetti lascia aperti molti interrogativi e c'è da chiedere, in primis, come mai tutta questa enfasi donchisciottiana contro Napolitano e Monti impegnati a salvare il salvabile e nessuna azione contro chi ha causato l'inferno sociale nel quale versiamo.
Ad aprire la polemica ci ha pensato Paola Musu, avvocatessa cagliaritana che ha sporto formale denuncia nei confronti del Presidente della Repubblica Napolitano e Mario Monti Presidente del Consiglio, inclusi ministri e parlamentari attuali.
Per tutti l’accusa è di“attentato contro la Costituzione”.
Questi i reati contestati nell’esposto datato 2 aprile 2012 consegnato alla Procura della Repubblica del Tribunale di Cagliari:
- 241 c.p. Attentato contro l’integrità, l’indipendenza o l’unità dello Stato;
- 270 c.p. Associazioni sovversive;
- 283 c.p. Attentato contro la Costituzione dello Stato;
- 287 c.p. Usurpazione di potere politico;
- 289 c.p. Attentato contro gli organi costituzionali;
- 294 c.p. Attentato contro i diritti politici del cittadino;
- 304 c.p. Cospirazione politica mediante accordo;
- 305 c.p. Cospirazione politica mediante associazione.
La Musu ha chiarito che le ragioni della denuncia partono dalla sensazione comune a molti del suo ambiente già all’indomani della nomina di Mario Monti a Presidente del Consiglio, secondo la quale, in quei giorni sarebbe avvenuta una “temporanea sospensione del principio democratico” sancito nell'art.1.
Il riferimento, in particolare, è al concetto di “sovranità popolare” in materia di politica sia monetaria che economico-fiscale.
La nomina di Monti avrebbe, cioè, privato il popolo sovrano del potere di decidere, in libertà, il proprio destino, quello stesso potere più volte difeso e “sacralizzato” da pilastri della democrazia come il Trattato di Maastricht del 1992.
Napolitano e Monti, sempre secondo l'interpretazione della Musu, avrebbero tradito “la sostanza essenziale ed intangibile della sovranità popolare”, delegando il suo diritto a decidere autonomamente “ad organismi esterni alla Repubblica (BCE, SEBC, Commissione), di struttura e composizione prettamente oligarchica e privi di alcun fondamento democratico e, tanto meno, repubblicano e senza che il popolo vi abbia mai manifestato espresso e formale consenso”.
Un tradimento che ha raggiunto l’apice, continua la Musu, con la destituzione di un governo avvenuta in modo del tutto ‘anomalo’ e totalmente al di fuori dai principi e dalle norme previste nel nostro ordinamento, nonché in aperta violazione dell’articolo 94 della Costituzione, oltre che illegittimamente sostituito con un ‘soggetto’ che rappresenta, già solo nella persona del Presidente del Consiglio, una chiara espressione della citata oligarchia”.
Mario Monti, insiste l’avvocato, figurerebbe “ancora, nonostante le annunciate dimissioni, nello Steering Committee del Bilderberg, rinvenibile sul sito ufficiale dello stesso alla data del 29 marzo 2012, nonché nel Comitato esecutivo dell’Aspen Institute e, dal 2010 sino alle dimissioni, avvenute successivamente alla nomina alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato Presidente della Trilateral Commission per la regione europea, organizzazione che non nasconde nelle pagine del suo sito ufficiale il particolare interesse al rapido raggiungimento dell’unificazione europea e la convinzione che l’eccessiva partecipazione democratica sia un male”.
Senza dimenticare che, ad aggravare la posizione di Monti, contribuirebbe il sospetto di “presunte collusioni con le principali lobbie s dei poteri finanziari, con prepotente e sfacciata violazione della Carta Costituzionale e dei principi fondatori della stessa”.
Ovviamente spetta al Tribunale di Cagliari decidere se si può parlare o meno di “attentato alla Costituzione” o se tutto si risolverà nella classica bolla di sapone.
Noi possiamo solo esternare democraticamente la nostra opinione, quella di sempre e cioè che la vita non può essere governata o subordinata ad enti
come il fondo monetario internazionale (FMI) la cui necessità viene ingegnosamente mascherata dietro la “ragion di mercato” e attraverso le sue alte cariche remunerate con altissimi stipendi lanciano per bocca del presidente l'allarme longevità!



Roberto Benigni show da Fazio a che tempo che fa

Ritengo Benigni uno dei più esilaranti e pungenti comici del momento e Fazio un esperto conduttore televisivo. Le dissertazioni satiriche di Roberto Benigni, come al solito, vanno a punzecchiare fatti e misfatti dei personaggi noti ma anche ad esaltarli quando questi sono carichi di positività.

Nel breve show Benigni ha attualizzato la Divina Commedia e evidenziato assonanze con gli atteggiamenti contemporanei di alcuni personaggi.

Esilarante la battuta sulla bandiera che accomuna i leghisti (verde, riferito al colore padano del partito, bianco per diplomi e le lauree comprate, rosso per i conti lasciati dal tesoriere per i fatti noti) con il Tricolore Nazionale, che potremmo estendere a quasi tutto l'arco costituzionale rappresentato in parlamento dai partiti.

Tutto come da copione consolidato! Però, non so, ho avuto la sensazione che nello studio ci fosse aria gelida. Fazio, mi è sembrato teso. La risata mi è sembrata un po' artificiosa, quasi forzata e non libera come nelle precedenti puntate con la Littizzetto e altri ospiti.
Non è che le battute di Roberto Benigni sul programma oscurato dai vertici RAI di “vieni via con me” condotto per pochissime ma seguitissime puntate da Fabio Fazio e Roberto Saviano si trasformano in messaggio sibillino per “che tempo che fa”?

Esodati, lavoratori vittime della finanza creativa

L'esodo dalle grandi fabbriche inizia con l'accordo sulla mobilità tra Stato aziende sindacato negli anni novanta e fu applicato laddove c'erano lavoratori in esubero. Le aziende col beneplacito dello Stato accompagnavano i lavoratori, con oltre 55 anni di età e 30 circa di contributi versati, alla pensione, aiutandoli con un assegno mensile pari all'ottanta % circa del salario fino al raggiungimento dell'età pensionabile prevista per legge, mentre chi non aveva raggiunto i requisiti era a disposizione del mercato del lavoro come lavoratore in mobilità socialmente utile.
Questo per sommi capi l'accordo sindacale che precede il cancro sociale definito esodo dal mondo del lavoro.

Oggi la finanza dei ricchi e potenti del mondo scrive una verità di parte sullo stato sociale e sul diritto alla sopravvivenza: quella del forte che mangia il debole! Perché a pagare sono ancora una volta i dipendenti e mai gli ammiragli che non hanno saputo guidare le imprese le fabbriche gli uffici e i ministeri.

Lassismo, incapacità, ubriacatura sociale dovuta ai miraggi sparati a raffica per vendere i prodotti effimeri del consumismo postbellico?

Inutile intraprendere voli pindarici sui fenomeni che hanno causato i danni attuali e trovare spiegazioni al fenomeno! Urge trovare una quadratura del cerchio meno dolorosa noi topi di laboratorio che abbiamo prestato il fianco al benessere voluttuoso, alle rate per la casetta al mare o in montagna, la macchina e prima ancora la lavabiancheria al frigorifero e per la televisione.

domenica 15 aprile 2012

Nichy Vendola l'antipolitica di Grillo e la paura dei politici

Nell'intervista di Maria Latella, Nichy Vendola così risponde alla giornalista in merito al movimento 5 stelle di Beppe Grillo:

“Il rischio è che i voti della Lega vadano nel fiume sporco dell’antipolitica. Il rischio è che come nelle più brutte stagioni della nostra storia possa prevalere il peggio. Grillo è un fenomeno di populismo che non ha caratteristiche di prospettiva da offrire al Paese.” Così il governatore pugliese e presidente di Sel, Nichi Vendola, commenta a SkyTG24 i sondaggi favorevoli al Movimento 5 Stelle. “Il nostro problema è ricostruire la democrazia” – aggiunge Vendola – “il Movimento 5 Stelle è un fenomeno di populismo, io considero il populismo un nemico. Quando negli anni ’30 è crollata la democrazia, il populismo ha fatto nascere un’avventura drammatica”

bene, diamo per scontato che ciò che dice Nicky è giusto ma in tutto questo tempo il mondo della politica cosa ha fatto per evitare che la gente si rompesse i coglioni?
Si può dire o anche questa esternazione è sintomo di un populismo figlio di quell'antipolitica che fa paura ai professionisti della politica? Gli stessi che hanno portato l'Italia allo sfascio completo e che lascia i deboli col culo per terra mentre continua a reggere il moccolo ai partiti che nonostante le porcate combinate ai danni della collettività continua a mantenere privilegi e posto fisso?

Così, tanto per rinfrescare la memoria, in Calabria e non solo, i cittadini sono vittime sacrificali della casta. Una classe dirigente che del clientelismo fa strumento di potere. Ma inutile ripetere quanto già noto! Sarebbe utile, invece, conoscere i sacrifici o la solidarietà effettiva che questa gente è disposta a fare per superare la crisi e evitare che altri disperati si suicidano per la vergogna di non poter pagare le tasse imposte dai governi che antepongono freddamente i fattori economici alla dignità degli uomini.

Dignità calpestata dalle gestioni allegre degli Istituti Pubblici da parte dei nominati che hanno arricchito alcuni e impoverito il Paese.

Certo Beppe Grillo non ha la finezza culturale e politica di Niky Vendola, d'altronde lui è un comico! Un comico incazzato come i cittadini stufi di questo andazzo!

Già la cattiva politica ha portato Mario Monti e i prof al governo, quando 'sti signori che ricevono regali e soldi pubblici capiranno che il Paese non li vuole più vedere?

Abramo e Tripodi, IMU, pensieri opposti

Classe 1978! nome: Michele Tripodi. Attività: sindaco di Polistena, Rc.


POLISTENA??? quel paesino della Piana di Gioia Tauro a circa 70 km a sud-est di Catanzaro e circa 50 km a nord-est di Reggio Calabria che sta alle pendici dell'Aspromonte?

NOOOOO! NON CI POSSO CREDERE!!! come fa a mettere l''IMU allo zero virgola 2 e esentare le famiglie a basso reddito quando per Sergio Abramo, se sarà eletto, dovrà per forza essere pagata con l'aliquota più alta? (lo ha detto lui in televisione!)


sabato 14 aprile 2012

D'alema su Scalzo a Catanzaro

Salvatore Scalzo

nell'incontro con i simpatizzanti di Scalzo, nell'auditorium Casalinuovo del liceo Galluppi di Catanzaro, davanti a una platea attenta, D'Alema dice: Oggi Scalzo può vincere!

Peccato che le elezioni siano fissate per il sei e sette maggio,. :-)).

Battute a parte ci vorrebbe davvero una ventata d'aria nuova nelle stanze di palazzo De Nobili!

Un'aria primaverile ossigenata da buoni propositi che faccia germogliare progetti mirati a innalzare la qualità della vita e porre le risorse ambientali al servizio dei cittadini.

il bigottismo di facebook

Le contraddizioni di facebook.



Facebook è la piazza del web più conosciuta tra ragazzi imprenditori piazzisti gente sola che vuole socializzare o trovare l'anima gemella oppure cercare persone con affinità elettive in comune.

L'iniziale intuizione di Mark Zuckerberger e dei suoi amici di college di mettere in rete qualcosa che tenesse in contatto gli studenti di Harvard si è evoluta ed ora raggiunge un numero di utenti secondo solo a google. È quotato in borsa!

Inutile fare ricerche e analisi sociologiche per spiegare il successo della piattaforma, la lasciamo agli esperti. Però, da utente, mi sembra una presa per il culo la restrizione larvata di legge sulla privacy. Senza dubbio qualche utente non vuole essere disturbato dagli sconosciuti ed è giusto che i gestori del social tutelino la privacy anche perché da queste attenzioni provengono i guadagni stratosferici che hanno imposto facebook nel marketing mondiale. Ma la socializzazione, appunto, dove la mettiamo?

Come spiegare altrimenti quegli account doppi e tripli che si pavoneggiano nel conteggiare migliaia di "amici"?
Non è certamente paragonabile allo stalking una richiesta d'amicizia che presuppone interessi comuni tra sconosciuti.


venerdì 13 aprile 2012

con il sindaco Lanzetta dalla parte della legalità

Quasi tutti gli esponenti dei partiti e delle istituzioni nonché personaggi della cultura si sono sentiti in dovere di essere a fianco della dottoressa Maria Carmela Lanzetta sindaco di Monasterace da qualche tempo sotto la mira della 'ndrangheta. Dopo varie pressioni intimidazioni e attentati la dottoressa decide di dimettersi dalla carica di sindaco. ma ecco la svolta, lo scatto civico che fa anteporre alla donna madre di famiglia il bene comune della collettività monasteracese alle paure e persino alla tranquillità sacrosanta che dovrebbe regnare nelle case, dopo una assennata riflessione la sindaco ritira le dimissioni! E proprio ieri mentre lei presenziava una conferenza stampa con il segretario del PD Pierluigi Bersani, riceve una telefonata dal marito che la rende partecipe dell'arrivo di una lettera minatoria. Minacce rivolte a le ai suoi familiari: ai suoi figli! E neanche questa volta ha ceduto!
Solidarietà doverosa a parte, che può, sì, dimostrare solidarietà e fortificare emotivamente la Lanzetta e la sua famiglia, c'è da chiedersi: quali interessi ha toccato e a quale famiglia 'ndranghetista, se di 'ndrangheta si tratta, ha pestato i piedi?
Un dato sembra essere certo:
La signora Lanzetta prima di assumere la carica di sindaco risulta essere stata una farmacista stimata e benvoluta da tutti a Monasterace.
Viene da sé che tutto il male che le sta cadendo addosso dipende esclusivamente dall'avere operato secondo i criteri e i poteri conferitegli dalla legge nell'espletare il ruolo di sindaco. È altrettanto ovvio, quindi, che al di là delle solidarietà di rito, lo Stato si faccia carico del problema 'ndrangheta o malavita come dir si voglia, ed estirpare il cancro sociale che ammorba e rovina l'immagine della Calabria con i mezzi consoni al caso.
Noi calabresi siamo stufi di essere associati dai media alla malavita e non alle bellezze della Calabria!

Evan Penny scultore iperrealista geniale?

Camminando per la città un manifesto pubblicitario cattura la mia attenzione, e questo, dal punto di vista del marketing è importante!, mi avvicino per osservare meglio e capire di che si tratta.
Altri manifesti attaccati sopra lasciano trasparire qualche lettera, mezzo viso schiacciato e deformato dalla lente degli effetti speciali.
È senza dubbio un ritratto, penso.

Più tardi sul giornale un articolo mi svela l'arcano: “al marca di Catanzaro il genio di Evan Penny”.

40 sculture lavorate in digitale e poi terminati con la minuzia del particolare, forse sintomo di una psicosi latente nell'uomo che cercava il perfetto nell'imperfetto o forse la sindrome feticista di certa cultura che evince nei particolari, in questo caso i capelli e i peli del corpo, il passaggio del tempo sulle teste.

aore12Iperrealismo distorto quello di Evan Penny, artista sudafricano residente in Canada che fa parte della scuderia Sperone Westwater di New York insieme ad altri artisti delle ultime tendenze come Andy Warhola, Moore, Accardi, Boetti, Fontana, Manzoni, tanto per ricordarne alcuni, ed è opportuno ricordare anche l'operato di questi ultimi, condensabile in contestazione e sovversione delle poetiche del '900. Hanno dissacrato e sovvertito il concetto che l'opinione pubblica e alcuni addetti ai lavori avevano dell'arte e dell'operazione artistica. Erano andati oltre all'oggetto in sé e alle sue forme; oltre l'impatto emotivo.

Evan Penny realizza figure umane; in alcuni casi sono assimilabili ai prodotti cari agli iperrealisti, maniacalmente più reali della realtà; in altri sembrano frutto della memoria e della percezione soggettivizzata come se li vedesse da dietro lenti ottiche deformanti.

Penny adopera le tecniche digitali per realizzare i suoi lavori e in seguito aggiunge i particolari con precisione maniacale.
creta, gomma e silicone dipinti e trattati con gli stessi effetti speciali dello spettacolo quali borse sotto gli occhi per evidenziare le occhiaie, rughe, capelli, persino gli abiti fa realizzare su misura. Un lavoro che richiede molto tempo e pazienza.
Penny lavora anche per il cinema e si occupa degli effetti speciali visto l’uso che fa di creta e silicone.
aore12

Ecco un modo semplice per diffondere la cultura della disinformazione e contrabbandare i linguaggi kitsch della cultura americana contemporanea in linguaggi alti pregnanti di poetica visionaria.
Cosa dovrebbe trasmettere la mania ossessiva di Penny ai visitatori?
Se per un attimo paragoniamo il suo lavoro alla statuaria greca (vedi bronzi di Riace, IV, Vsec.a.c.)  questa, sì, priva delle tecniche digitali di ultima generazione ma ricca di fascino e artigianalità creativa storica in grado di sbalordire i visitatori del museo reggino, verrebbe da rispondere che non ci cambia o amplia nessun orizzonte. Lavori banali, intellettivamente poco apprezzabili, anche se faranno nascere negli ingenui qualche esclamazione di meraviglia. Ma non è la sensazione epidermica, l'imprevisto che trasforma in linguaggio alto la mediocrità dozzinale di una presunta arte definita pop.

aore12
bronzi di Riace, guerriero A e B

giovedì 12 aprile 2012

Amministrative, il nuovo che avanza

Largo ai giovani!

Ho sempre creduto nei giovani, nella loro voglia di cambiare il mondo e nella visione, forse romantica, di abbattere vecchi schemi mentali. Ma vedo che i giovani di oggi sono disincantati. Non amano i sogni! Né vestono panni rivoluzionari. Sono ragazzi concreti! Cresciuti razionalmente dalle scuole di partito. Gli stessi ,i partiti, che hanno dimostrato sprezzo della Politica e sottomesso i militanti a logiche ben consolidate nelle strutture in cui militano.

Per quanto concerne la realtà catanzarese già qualche legislatura addietro una nuova formazione civica composta completamente da giovani entrava nella disputa per la scalata municipale: Catanzaro nel cuore. Ma col tempo, anche i giovani, sono cresciuti e le cose che prima contestavano sono diventate norma anche per loro. Demagogia e populismo per tappare gli occhi ai concittadini che li hanno votati e sotterfugi politici nelle commissioni e nelle sedute del consiglio comunale per portare a termine progetti discutibili per la tutela del bene comune.

Oggi esplode il caso dei finanziamentipubblici ai partiti e l'unico che si schiera apertamente a favore dei contribuenti e del welfare, suggerendo di non pagare la rata residua dellle politiche 2008 e versarla nelle politiche sociali a disposizione della Fornero, è Di Pietro.

Ovviamente IdV non è il solo partito a contestare il modo anomalo del rimborso ai partiti, anche SeL, i grillini 5 stelle, Crozza e una larghissima parte di italiani. E i dirigenti chiamati a risolvere l'anomalia che fanno? Si trincerano dietro l'antipolitica e lo spauracchi dei partiti asserviti ai ricchi o alle lobby che hanno i soldi per finanziarli.

In questa farsa il nostro giovane Scalzo che fa? Va a Roma, incontra Bersani e gli dice che vuole rompere con la vecchia politica...

Salvatore!, consentimi: ti voglio bene e voglio bene a tutti i giovani, perciò auspico davvero la fantasia dei giovani al potere ma credo che questa tua scelta non sia la più appropriata.
È ora di rompere i vecchi schemi, metterli da parte definitivamente e suddividere equamente i sacrifici. Per troppo tempo i partiti hanno pianto miseria e ora vengono fuori imperi inimmaginabili, immobili, conti correnti nei paradisi fiscali, assicurazioni, finte onlus.... incarichi nelle commissioni, nelle imprese pubbliche, Rai, ospedali etc.


soldi ai partiti

Continuano ad arrivare sotto altre forme e con altre formalità


È l'ennesima prova che questa classe politica deve essere licenziata definitivamente!

Forse pensano che tutti gli italiani siano ammaliati da qualche magico imbonitore che li tiene prigionieri di un sonno profondo come i “barbari sognanti” ?

Come spiegare altrimenti la risposta data ieri sera dai maggiori esponenti politici impegnati in una profonda revisione per evitare ai cittadini scoglionati dalle vessazioni e dalle ruberie dei partiti di essere ancora testimoni inermi delle loro porcate?

Non voglio ripetere quali e quanti sacrifici deve subire il cittadino chiamato alle urne per mantenere viva una falsa democrazia. Voglio solo ribadire che le parole stanno a zero e i fatti dimostrano l'avidità di un sistema corrotto mantenuto in piedi contro la volontà dei cittadini.

Cosa facciano le commissioni lo abbiamo visto! Basta ricordare il fallimento imposto a Giovannini con lacommissione ideata per studiare l'adeguamento degli emolumenti deiparlamentari italiani con il resto dell'Europa. Ma si sa: cane non mangia cane! Perciò è assurdo!, veramente impensabile sperare che questa classe dirigente sia in grado di fare un passo indietro e dimostrare rispetto per i cittadini.

..e intanto da dove prenderanno i soldi per pagare i componenti della nenonata commissione?

mercoledì 11 aprile 2012

vecchiaia, longevità, risorsa o danno sociale?

Altro che qualità della vita!

Per il fondo monetario internazionale se l'allungamento della vita dell'uomo o della donna serve a qualcosa che faccia diventare moneta contante il suo tempo bene, gli è concesso di campare!, altrimenti, per evitare che diventi un peso per la società, è meglio se si leva dalle palle e muore! perché se no scatta l'allarme "LONGEVITÀ!

E mò BASTA CAZZO! Non servono le mezze frasi o il bon ton davanti ad analisi che lasciano scaturire osservazioni simili, anche se dette col condizionale lasciano intendere chiaramente quanto vale una vita umana per certa gente abituata a tesaurizzare ogni cosa.

La logica dei profitti ha ridotto l'esistenza, la VITA, a merce deteriorabile che diventa un problema per la collettività devastata dalle teorie finanziarie. 
Quando si raggiunge la venerabile età della pensione o malauguratamente dell'inabilità, secondo i principi dell'alta finanza utilitaristica, la persona diventa un peso sociale, altro che ricchezza!, un bel lager e non se ne parla più, almeno si fa sapone alla maniera della buonanima di Adolfo, quello coi baffetti per capirci!

Non ho parole cazzo!!! è questa la civiltà della RAGIONE? Possiamo andare dietro a 'sti quattro mentecatti e lasciare loro la guida delle ANIME??? Non bastano i drammi sociali che la finanza ha provocato in Grecia,  Portogallo, Italia e tutti i Paesi poco tutelati dell'Europa e prima ancora del terzo mondo?

lunedì 9 aprile 2012

comunali, è il momento dei big

Tanto fumo e niente arrosto nelle trovate pubblicitarie per le campagne elettorali dei rispettivi schieramenti che si contendono il comune di Catanzaro.
Dopo la delusione “Traversa”, che aveva ridato slancio e fiducia ai catanzaresi, parentesi che necessiterebbe di una analisi molto approfondita per comprendere appieno tutta la vicenda, i residenti nella città di Catanzaro sono di nuovo alle prese con i dilemmi: Abramo o Scalzo; Celi, Carpino o Mauro?
In un contesto sociale tranquillo non sarebbe una decisione difficile da prendere. Che ci vuole? Basta mettere la croce sul nome di chi, secondo te, rappresenta idee e aspettative vicine al tuo sentire e il gioco è fatto! Ma come si è visto non funziona proprio così. E allora ecco la macchina della vecchia politica rispolverare i grossi personaggi. Alfano, Vendola, Dalema e perchè no, anche la partecipazione di un simpatico intrattenitore come Dario Vergassola.

Insomma sembra ce la mettano tutta per sfinirci e farci dimenticare il passato prossimo quello delle dimissioni di Traversa e di tutta la sua giunta che lo ha costretto a optare per Montecitorio e che si ripresenta compatta con Abramo.

Poi c'è il giovane Scalzo appoggiato dai giovani catanzaresi, dato interessante ma non sufficiente per fare la differenza, e da persone già candidate o militanti della sinistra cittadina o esponenti delle professioni. Gli altri tre concorrenti raccolgono le varie frange della politica e degli amici non schierati coi due pretendenti che pare siano destinati al ballottaggio. Il tutto per un totale di quasi 700 candidati. Un vero e proprio concorso per un posto a tempo determinato, quel tanto che basta per crearsi una cerchia di amici che rafforzano il personaggio e anche se non eletto avrà buone possibilità per qualche incarico di qualche ente gestito dalla politica (municipalizzate o partecipate regionali). Il passato insegna!


domenica 8 aprile 2012

Onorevoli, tra prima e seconda Repubblica

Qualcuno aveva creduto che le sozzerie e gli imbrogli dei dirigenti corrotti fossero archeologia politica distrutta e rinnovata in meglio con la fine della prima repubblica, ma evidentemente non è così!
I raggiri dei furbi hanno mortificato la volontà degli italiani che hanno detto basta ai finanziamenti pubblici ai partiti con un referendum scavalcato con la legge sui “rimborsi elettorali”. Rimborsi elettorali che non sempre risultano veritieri e consoni alle spese sostenute dai partiti.
Ma questo aspetto potrebbe essere irrilevante se le formazioni politiche lavorassero davvero per il bene del Paese, visto che tutti i partiti hanno al loro interno una pletora di militanti giovani privi di fonti di sostentamento. Purtroppo abbiamo assistito al declino della Politica e alla strage delle leggi democratiche. Parlamentari che pagano in nero i portaborse (è di questi giorni l'inchiesta delle iene sulla Carlucci Gabriella che non sapendo come difendersi altrimenti dalle domande della iena Filippo Roma gli si avventa e lo tira per i capelli).

Nella cosiddetta seconda repubblica abbiamo assistito a cambi di casacche e alla nascita di nuovi simboli politici guidati con la medesima scaltrezza della peggiore prima repubblica.

Ancora una volta il tappo è saltato! Ma c'è chi fa finta di non vedere e tenta di salvare il salvabile lanciando parole di fuoco contro chi ha tradito la fiducia della base.
Pulizia pulizia pulizia... si legge sui giornali e su facebook. Anche se i primi a doversi pulire dovrebbero essere i dirigenti che continuano a cavalcare il malcontento di una base rozza e ignorante tenuta sotto scacco per poter continuare a fare ciò che più gli aggrada: Gridare alla secessione, comprare diplomi, lauree per nascondere le canottiere leopardate di sugo o polenta.

sabato 7 aprile 2012

Margherita e lega nord, pagine da cancellare



Mai spot è stato più azzeccato per sintetizzare la parodia su traditori e traditi; sulla fiducia incondizionata che alcuni ripongono nei leader e sulla presa di coscienza dei “traditi” che se la riprendono energicamente.

Nella figura della principessa vedo gli elettori, i simpatizzanti, i militanti di quei partiti che in questi giorni sono testimoni attoniti delle malefatte dei dirigenti. Ex Margherita, che non si capisce per quale fantasioso motivo continua a ricevere i fondi pubblici destinati ai partiti se è morta e sepolta da tempo come organizzazione politica! Lega nord, che dopo avere sbraitato, e continua a farlo, contro Roma padrona e ladrona, con una faccia tosta degna dei migliori imbonitori sprona i lùmbard promettendo e tenendo viva la rabbia contro lo Stato e con l'altra faccia, quella consueta dei furbi politicamente scorretti, gestiscono i fondi pubblici del partito assecondando interessi privati.
E nel rotolone che non finisce mai la pazienza dei cittadini che, come ogni cosa, prima o poi si esaurisce:
Secondo la deposizione della segretaria leghista Dagrada la situazione inizia a cambiare “Dopo il 2003; si è cominciato a fare un contratto di consulenza a Bruxelles a Riccardo Bossi, se non ricordo male da parte dell’onorevole Speroni. Dopodiché si sono cominciate a pagare, sempre con i soldi provenienti dal finanziamento pubblico, una serie di spese personali a vantaggio di Riccardo Bossi e degli altri familiari”. E ancora (è sempre la segretaria di Bossi a parlare): “In particolare con i soldi della Lega venivano pagati i conti personali di Riccardo Bossi, per migliaia di euro, e degli altri familiari, come per esempio i conti dei medici sia per le cure dell’onorevole Bossi sia dei suoi figli. A tal riguardo mi risulta che Belsito paghi con i soldi della Lega tali conti”.
Certo, se per una questione di umanità si è tentati di fare uno strappo alle regole per la salute del Boss, non si può chiudere gli occhi e le orecchie per il resto! D'altronde non sono loro, i leghisti, i castigamatti della cattiva politica?

Rosy, la badante

rosy mauro, lega nord

Facebook è sufficiente o serve la tessera di un partito?

In altri paesi il rispetto per le istituzioni e anche per le cariche istituzionali ricoperte dai politici sono ritenute cose serie impegni da tutelare! In altri Paesi ci si dimette da anche da presidente del bocciofilo di quartiere per avere accettato un vasetto di marmellata dalla moglie del socio in gara. Qui da noi, in Italia, non ci si dimette mai neanche quando le tracce di marmellata ristrutturano o comprano case per ignari politici ministri e segretari di partiti.

A proposito di sorprese, se qualcuno avesse della marmellata in più e non sapesse cosa farne, a mia insaputa, ma anche no, io, dovrei riparare il bagno... pagare l'IMU la luce il gas il telefono e le tasse universitarie, è sufficiente il profilo su feisbuk per essere beneficiati o serve obbligatoriamente una tessera di partito? 

su a nord nel regno di Padanìa le favole sono realtà


dalla fervida fantasia di un troll nasce il verde regno padano ...

(la storia continua)

venerdì 6 aprile 2012

Renzo Bossi, studi a carico della lega?

renzo bossi
La lega paga gli studi universitari a Renzo Bossi? Embè che c'è di male!? La lega è un signor partito e vuole che i suoi dirigenti siano altamente acculturati se no come fanno a sparare cazzate agli italiani ingenui e fregare i padani con la scorza? Per inventare storie fantasiose ci vuole una certa kultura e poi se sono disposti a spendere 130mila euri per una laurea inglese intestata al figlio del grande capo saranno fattacci loro o no? Rode un pochetto quando si viene a sapere che i finanziamenti puibblici ai partiti loro li investono come quei “ladroni” che tanto odiano!

 ecco cosa riportano le agenzie di stampa:
1)
“Anche la laurea che Renzo Bossi sta prendendo presso un'universita' privata di Londra era 'a carico' delle casse della Lega. Lo dichiara a verbale Nadia Dagrada, dirigente amministrativa della Lega, interrogata nei giorni scorsi nell'ambito dell'indagine sull'ex tesoriere del Carroccio. "Anche Renzo Bossi -afferma- dal 2010 sta 'prendendo' una laurea ad un'universita' privata di Londra e so che ogni tanto ci va a frequentare e chiaramente le spese sono tutte a carico della Lega, ed anche qui credo che il costo sia sui 130.000".”
2)
(AGI) - Napoli, 6 apr. - Con i soldi della Lega Nord sarebbero state pagate le rate scolastiche per le lauree di Renzo Bossi, e di Rosy Mauro e il suo compagno. Lo ha riferito la segretaria amministrativa della Lega,Nadia Dagrada, ascoltata dai Pubblici ministeri di Napoli e Milano. "Belsito mi ha detto che sono stati versati soldi in contanti a Pier Moscagiuro, compagno della Mauro. Mi disse inoltre che quei soldi servivano per pagare le rate della scuola privata in Svizzera dove stavano studiando per il diploma o la laurea, o entrambe - ha detto Dagrada - Belsito mi ha anche detto di aver pagato le rate con i soldi della Lega prelevando quasi 120mila euro". Infine la segretaria amministrativa lumbard ha detto ai magistrati che lo stesso 'trattamento' sarebbe stato riservato a Renzo Bossi: "Dal 2010 sta prendendo una laurea a Londra ed e' stato spesato dalla Lega con 130mila euro".  


giovedì 5 aprile 2012

Ricchezze reali, povertà, cultura popolare

Ci siamo lasciati prendere la mano dai prodotti di consumo tant'è che le discariche scoppiano e gli amministratori parlano di unità di crisi o emergenza rifiuti.
Sono lontani i tempi in cui le mamme rivestivano gli scaffali delle credenze con le pagine dei giornali per preservarli da condimenti e rigature.

Fino a qualche decennio addietro non si buttava niente. Bottiglie di vetro, giornali, senza contare che le buste di plastica non esistevano e la spesa si metteva nelle “retine” che le signore si portavano nelle borsette insieme al portamonete, i santini e la coroncina del S. Rosario.

Oggi, rivestire con le pagine dei quotidiani la credenza con l'intenzione di preservarla dall'usura è impensabile! C'è però qualcuno dotato di “creatività” che adopera i mezzi d'informazione cartacei per fare del decoupage, abbellire un oggetto o semplicemente per impegnare proficuamente il tempo a disposizione.
Qualcun altro usa la carta stampata per proporre confronti costruttivi. Ripercorrere attraverso le immagini e le parole scritte teorie che sembravano eterne nel momento storico in cui si pronunciavano.

Nel dopoguerra c'era in voga una canzoncina popolare che faceva sognare la gente comune per le quantità di cose che si potevano fare con mille lire al mese. Lentamente ma inesorabilmente l'inflazione ha eroso i sogni e mille lire equivalgono a mezzo euro, cinquanta centesimi!

Oggi, nell'€uroZona gli stipendi che conferiscono tranquillità economica nelle famiglie partono da almeno 2000€ al mese mentre per sognare si deve guardare alle fasce da 200/300mila€ annuali in su. ...e sono in tanti a percepirli. Meritati, sudati o meno questo non si sa! Ma ci sono! Ed è in questa €zona che i legislatori  devono prestare attenzione e valutare come fare per trovare le ricchezze necessarie per mantenere gli aiuti alle famglie e garantire il welfare.


mercoledì 4 aprile 2012

i politici più furbi del mondo? in Italia!


E' VERO, IL MONDO E' CAMBIATO... TRANNE CHE ...


ha pienamente ragione il Premier Mario Monti quando afferma che le sofferenze attuali sono state generate dai governi precedenti, nonostante ciò, e i fatti lo dimostrano, continuano a menar il can per l'aia a vendere fumo e sbrigare i fattacci loro come si evince dall'articolo di Gianni Trovati apparso su "il Sole 24 Ore, di oggi":

Le dimissioni del presidente dell'Istat Enrico Giovannini dalla commissione che avrebbe dovuto allineare le indennità dei nostri parlamentari alle medie europee scrive un finale quasi inevitabile per la norma «moralizzatrice» prevista dalla manovra-bis dell'anno scorso sono state determinate dagli eccessivi paletti posti da senatori e parlamentari.

Il problema? L'eccessiva complicazione di un «affare» che in realtà è semplicissimo. Per parametrare le buste paga di deputati e senatori ai loro colleghi europei sarebbe bastato un giro su Internet.
Il Sole 24 Ore l'aveva fatto a luglio, nei giorni stessi in cui veniva concepita la nuova regola, e i risultati erano stati chiari: le indennità medie attuali, pari a 11.704 euro al mese potevano essere ritoccate.

La "Commissione Giovannini" aveva avuto l'incarico dal governo Berlusconi e dalle presidenze di Camera e Senato, poi confermato dal premier Monti, e avrebbe dovuto rendere conto del monitoraggio comparativo il 31 dicembre scorso, preferendo poi, nei primi giorni del 2012, presentare solo un rapporto preliminare. In base a questo documento intermedio, l'indennità parlamentare lorda per i nostri deputati risulta di 11.283 contro i 7.100 euro della Francia, i 2.813 della Spagna, 8.500 nei Paesi Bassi, 7.668 in Germania a cui si aggiunge in Italia una diaria da 3.500 euro.

ma loro non hanno bisogno di articoli e statuti per tutelarsi, basta essere nominati dopodiché...

Catanzaro, acqua sporca e fetida dai rubinetti in via Magenta



ecco come arriva l'acqua nelle case


Non è la prima volta che accade!
Solo in questa settimana è successo un paio di volte e certamente non piace a nessuno vedere uscire dal rubinetto un'acqua giallognola, leggermente maleodorante. Non siamo in Africa ma a Catanzaro, con esattezza, nel quartiere corvo in via Magenta.
Secondo l'ufficio acquedotto del comune cittadino, che non gestisce il serbatoio dell'acqua domestica comunale in questione, la fuoruscita  dell'acqua sporca può essere causata dallo svuotamento totale della cisterna gestita da SORICAL, una società partecipata della regione Calabria che gestisce, appunto l'acqua PUBBLICA!

Nel frattempo l'ufficio acquedotto comunale invita a non bere l'acqua del rubinetto fino a indagine conclusa.

Capitale, forza lavoro, alta finanza e stato sociale

E mentre il governo Monti continua nella sua estenuante marcia sulle riforme, al momento incentrate tutte sui redditi conosciuti come pensioni e stipendi denunciati, case e attività censite, nella quasi indifferenza generale la gente debole si suicida per la disperazione di non poter condurre una vita dignitosa. L'ultima notizia shock è quella relativa all'anziana signora che dopo essersi vista decurtata la pensione da parte dell'INPS si è gettata dal terrazzo.

Da più parti si sono levate analisi e suggerimenti per il nuovo governo su come attuare certi correttivi e recuperare introiti dovuti ma fin ora evasi, quindi è inutile farne di nuovi. Ma, una cosa sento di ribadirla: perchè non far pagare l'imposta municipale unica, l'IMU, anche alle fondazioni bancarie? Magari con una aliquota agevolata se queste fanno davvero opere socialmente utili come è stato fatto con i beni della Chiesa.

Sperare che la situazioni si tranquillizzi in tempi brevi sembra impossibile. Proprio per questo motivo, il Governo deve dimostrare rispetto e tutela per i più deboli ed evitare che il terrorismo psicologico mieti altre vittime. E anche se ormai si sembra aver imboccato quella teoria poco amata dai pensatori e cioè che l'uomo è diventato schiavo del mercato economico e quindi del lavoro inteso non come strumento di emancipazione ma come, appunto, condizione dipendente dalla ricchezza materiale degli Stati, i prof. che compongono la task force del prof. Mario Monti devono tenere in buona considerazione le anime che vivono e che sono cresciute in Italia.
Per ultimo, ma potrebbe essere un punto cardine come risposta alle ansie sacrosante degli italiani chiamati al sacrificio, rivedere e ripensare le agevolazioni degli intoccabili.

lunedì 2 aprile 2012

lavoro e disoccupazione secondo Giuliano Ferrara

aore12blog
giuliano ferrara "radio londra"
Stamattina, in merito al problema lavoro dei giovani italiani, il notiziario della radio evidenziava che un ragazzo su tre è a spasso!
E gli altri due che fanno? Stanno seduti? Si girano i pollici? Lavorano perché meritevoli?

È tutto il giorno che me lo chiedo.
Finalmente Giuliano Ferrara ha tenuto la sua consueta lezioncina in prima serata RAI ed ha spiegato cosa sta succedendo in Italia. Parla di occupazioni consone, statistiche, numeri, lavori accettati o schifati dagli italiani, flusso delle immigrazioni.
Dice anche dei pochi “cervelli che emigrano” che lo fanno per continuare le ricerche e gli studi ma nel complesso c'è una sorta di apatia nei giovani che li tiene inchiodati alle famiglie perché protetti.
La sua esternazione ricorda le esternazioni gratuite dei “bamboccioni” politici, buoni solo a tirare la carretta dei propri affari salvo poi addormentarsi in Aula e svegliarsi per sbiascicare “no non c'è crisi. Nessun problema, noi non siamo la Grecia. Da noi i ristoranti sono pieni...”

Insomma, nel suo suadente monologo, il buon Giuliano afferma che il mercato del lavoro interno è statico; non c'è più quella migrazione interna di qualche tempo addietro nonostante al nord ci siano più possibilità di lavoro rispetto al sud, e bla bla bla.

E mentre il teorico Ferrara disquisiva su dati e motivazioni scorrevano immagini di raccoglitori di agrumi. Gli stessi che dopo 10, 12 ore di lavoro riescono a intascare 20, 25 miseri €.

Ma come? Si è gridato allo scandalo! No allo sfruttamento! No al risveglio dello sfruttamento latifondista e adesso si tenta di far passare il messaggio subliminale del lavoro a qualsiasi costo?

È facile pontificare seduti in una botte girevole specialmente se pagati profumatamente ed è semplicissimo analizzare disfunzioni sociali quando questi non riguardano gli analisti perché figli di qualche dio maggiore.

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