È un bel quartiere il Corvo. Nome a parte. Ché lascia presagire funeste realtà, quasi sempre ossimori, spero, nel nostro caso. Il nuovo giorno sveglia col canto degli uccelli quanti non accendono i climatizzatori e lasciano le imposte aperte. L'aria fresca penetra all'interno degli appartamenti sulle sgraziate armonie di colombe e gazze ladre. E fin qui niente da eccepire. Il trauma avviene quando entrano i … ladri! In compenso gli spazi urbani non mancano. Anzi abbondano. Alcune aree sono transennate ma non dal comune. I meglio informati asseriscono che sono stati concessi dall'amministrazione comunale a privati e associazioni per finalità socializzanti. Infatti da moltissimi anni ormai tra le porte di calcio arrugginite e con le reti a brandelli non rotola alcun pallone. E le reti esterne delimitano e inibiscono l'accesso a tutela del bene agli estranei. Gli estranei! Chi sono? Forse sono i ragazzini che vorrebbero sgambettare e fare 4 passaggi col pa...
Svolgimento: Il mio quartiere, Corvo, Non è solo degrado! ... un minimo di manutenzione lo renderebbe ancora più accogliente.
Da tempo immemore sta parcheggiata lì a bordo strada. La vecchia fiat ormai ha le ruote sgonfie. Hanno ceduto al tempo, le gomme. E quanto non è stato oggetto all'usura dovuta alle intemperie e agli sbalzi climatici è stato smontato alla bisogna. Il quartiere corvo non lesina spazi. Ogni volume edificato ha il suo. Nel grande spiazzo in questione sono parcheggiate le auto dei residenti. E fin qui niente di anormale. Anzi vista la carenza di posti auto è un valore aggiunto! Purtroppo, come recita il vecchio adagio, la mamma dei cretini è sempre incinta! Visto che Persino gli sfalci raccolti in bustoni condominiali trovano posto oltre le macchine parcheggiate. A voler essere buoni potremmo dire che sono stati “dimenticati” a bordo strada da distratti coglioni. Furbetti del lavoro in nero che invece di portare al macero e conferire nelle apposite discariche gli sfalci e essere riciclati com'è logico che sia lo abbandonano tra gli arbusti. Stronzi ! Che vi costa svuotare ...
Forse c'è tanta retorica in alcune affermazioni di qualche tempo addietro. Ma, rispetto alla pochezza di pensiero odierno, personalmente la preferisco! Preferisco pensare alla frase di Domenico Savio impressa sul quadro che capeggiava sulle pareti dell'oratorio salesiano: “voglio farmi santo”. Certo, per le affermazioni contemporanee è una contraddizione! Oggi le figure enfatizzate sono ben altre. E non solo sulle piattaforme dei social-media. Non per essere dei bacchettoni ma difronte alle malattie e agli avvenimenti avversi che possono capitare e mettere in pericolo la salute di ognuno non si sente dire: “ sia fatta la volontà del Signore. Oppure “ se questo è il destino...”. Queste frasi, possibiliste e cariche di positiva speranza misericordiosa, sono sostituite sempre da: “E' un guerriero! Vincerà le avversità!...”. Il divino che abita in noi è oscurato. L'essere è vestito da guerriero. Un guerriero forte. Potente! Anche quando scende in campo con il pallone...
Catanzaro, Palacorvo, fase di smistamento dei migranti. Migranti sbarcati al porto di Catanzaro Lido . Si tratta di uomini in prevalenza originari di Sudan, Egitto e Siria. Dopo l’identificazione delle 448 persone giunte a Catanzaro a bordo di un barcone arrivato sin all’imboccatura del porto del quartiere Lido, le forze dell'ordine hanno provveduto al trasferimento in strutture di accoglienza sul territorio calabrese. I giovani sono stati presi in carico dal settore politiche sociali del Comune di Catanzaro e, sotto la regia della Prefettura, collocati nelle strutture d'accoglienza all’interno del palazzetto dello sport del quartiere Corvo. La macchina organizzativa solidale ha cambiato il volto usuale del palazzetto: Brandine, messe a disposizione dalla Protezione civile, servizi igienici e spazi organizzati per consentire la massima sicurezza delle persone hanno cambiato repentinamente l'aspetto del palazzeto dello sport del quartiere corvo. Tantissimi i volonta...
A una certa età i riflessi e la memoria non sono gli stessi di quando si era più giovani. Poi, se pensi che la tecnologia di ultima generazione, quella che ci tiene connessi in un batter d'occhio col mondo intero mette in standby la parte del cervello preposta a memorizzare numeri e altro, ti accorgi quanto sia difficile rispondere prontamente a qualcuno che chiede a bruciapelo il numero di telefono. Ecco, balbetti numeri che non sono proprio quelli giusti. Il dubbio ti assale e chiedi un po' di tempo mentre smanetti in rubrica per trovarlo. Ma che diavolo: ho chiesto un semplice numero! Sogghigna l'interlocutore. Sì ho capito ma sai non mi chiamo mai dammi il tempo di trovarlo... Decisamente ci siamo lasciati prendere la mano. Abbiamo abdicato. La vecchia e sgualcita rubrica con le lettere dell'alfabeto sul lato destro è preistoria. e i ragazzi non la conoscono. Tutte le notizie inerenti a date di compleanno, numeri di telefono, password etc sono custodite nei ter...
Già da qualche giorno sono iniziati i balletti della politica. Ognuno ha la soluzione in taasca ma fino ad ora non l'ha messa a frutto nonostante abbia pigiato sui bottoni di comando tra Montecitorio e senato. A riproporre ministri e minestre riscaldate sono bravi. tutti! Indistintamente! La musica non cambia neanche a livello locale e territoriale. In Calabria qualcuno (che ha vinto) aveva promesso cambiamenti epocali. La più sentita: recuperare e fare rientrare in sede i cervelli che sono fuggiti! Molti, visto che è stato scelto per governare la regione, hanno sperato nel cambio di passo di una politica faccendiera e clientelare. Cosa è cambiato? All'apparenza nulla. Ma... Forse ci siamo distratti e non abbiamo colto le innovazioni! Eppure sa essere decisionista!, quando vuole. In barba ai cervelli che dopo essersi formati in Calabria sono stati costretti a emigrare al nord o fuori Italia, è riuscito a fare arrabbiare tutti con l'accordo con Cuba. 500 medici...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.