Catanzaro, addio alla privacy (per quel che serve!)
Senza farla molto lunga, i problemi veri di una città qualsiasi sono conosciuti perché comuni a tutti e, nonostante la quotidianità con la quale ci scontriamo con essi, sono definiti, chissà perché, emergenze.
Emergenza spazzatura.
Emergenza acqua, fogna, mobilità. Emergenza microcriminalità.
Emergenza ambientale, inquinamento. Emergenza povertà... quando, con
un po' di lungimiranza, potrebbero essere debellati definitivamente,
se solo ci fosse la volontà e la cultura civica di amministratori e
cittadini.
Secondo il sindaco Abramo
(in barba alla privacy) l'emergenza sicurezza in città si dovrebbe
combattere con 700 o 900 telecamere poste a scrutare la città, da
nord a sud, e chi circola in Catanzaro da Sant'Elia a Lido, per amore
e salvaguardia della quiete pubblica utilizzando fondi comunitari.
catanzaro, città voyeurista |
Fondi comunitari, ben apprezzati dal sindaco Abramo che per
non essere persi, in una delle precedenti amministrazioni Abramo, sono stati
impegnati nella famigerata quanto inutile e pericolosa “pista ciclabile di viale Isonzo”.
E adesso, a parte le
questioni che stanno dietro a tutta la faccenda denominata “Safe
City” dal comune di Catanzaro, che significa l'innalzamento a 24
milioni da spendere e non più i 100.000euro inizialmente finanziati nell'ambito di un pon sicurezza, per spiare. prima degli altri, i quartieri di Santa Maria e Aranceto
ritenuti ad alto rischio d'illegalità, ed in merito non gli si può dare torto viste le retate antidroga eseguite negli ultimi tempi,
Tralasciando anche la revoca del
bando pubblico e la richiesta, appunto, dei 24milioni alla regione
Calabria per affidare direttamente ad un privato, senza gara
pubblica, la videosorveglianza della città, l'intera vicenda lascia
basiti.
Può un'amministrazione
comunale trattare un problema sociale così delicato e rilevante,
qual è, appunto quello della sicurezza, solo con strategie di
sorveglianza degne di voyeuristici grandi fratelli, o forse c'è in programma dell'altro, qualitativamente più sano dal punto di vista educativo e sociale, tenuto ancora segreto?
Tecnicamente, il progetto
prevede la realizzazione di un centro di comando e controllo
equipaggiato con 15 workstation, videowall, server; call center con 4
postazioni per la ricezione delle chiamate; rete privata e dedicata
con 25 hub di comunicazione; 700 telecamere, 200 addizionali
fittizie; 35 sistemi di riconoscimento delle targhe automobilistiche
a due carreggiate e 10 a una carreggiata; 10 vetture della polizia
con sistemi di sorveglianza mobile; 46 piattaforme per il comando
computerizzato mobile.