monti svela il suo simbolo |
Il Professore sceglie un hotel romano
del centro per promuovere la sua lista. E dopo circa 45 minuti di
ritardo inizia la presentazione del simbolo sottraendosi alle domande dei giornalisti.
Dà, però, chiare indicazioni sui criteri delle
candidature che dovranno affiancare le sue liste:
alla Camera sarà composta solo da
esponenti della società civile e non da parlamentari. Mentre al
senato sarà mista ed i parlamentari con un massimo di due deroghe
affiancheranno gli esponenti civili.
Monti, in serata, su la 7, ospite di Otto e
mezzo, ha precisato "non sono candidato e non è nato un mio
partito personale", ma si tratta di "un tentativo di
avvicinare i cittadini alla politica", osservando che ora "c'è
uno scollamento fra cittadini e politica insano. Spero con la mia
lista di poter servire all'Italia". E ha spiegato i motivi della
sua salita in politica: "mi sarei sentito a disagio andando
nella mia dorata nicchia al senato e vedere dissipare buona parte di
quello che l'Italia ha costruito in quest'anno".
"Non sentivo la necessita'
personale di infliggere una tale svolta alla mia vita, non ho mai
promesso soluzioni facili ai cittadini, ho chiesto sacrifici. Non
voglio paragonarmi con nessun altro, ma voglio dare un contributo per
migliorare le cose".
Nelle due affermazioni c'è una
contraddizione inverosimile: sale in politica ed è già senatore a
vita. Dà il contributo per migliorare le cose solo ad una piccola
nicchia di potere che schiavizza con le sue politiche la maggior
parte degli italiani.
Lo si evince anche dalle alleanze.
Tutte con la testa girate a destra. Una destra, questa, sì,
conservatrice che non guarda a chi sta veramente male ma è affianco
ai grandi capitali. E, d'altronde, cosa propone il prof? una lista
della società civile senza parlamentari, una dell'Udc (col nome di
Casini?), una di Fli (col nome Fini?)" ed ha enfatizzato