Per
la pluralità di pensiero che deve esserci in un servizio definito pubblico,
anche se lottizzato dai partiti, è importante che gli spazi della tivvù pubblica ospitino voci dissonanti e non solo quelle gradite al potere.
Per questo e non per Santoro o la Dandini ritengo interessante la campagna di sensibilizzazione per un nuovo progetto televisivo che sia estraneo alla logica di lottizzazione televisiva che sappia anteporsi alla RAI.
Per questo e non per Santoro o la Dandini ritengo interessante la campagna di sensibilizzazione per un nuovo progetto televisivo che sia estraneo alla logica di lottizzazione televisiva che sappia anteporsi alla RAI.
La RAI, non è nuova a epurazioni o defenestramenti tattici
di personaggi invisi al potere gestionalpolitik di un dato periodo.
La rai è un’azienda mediatica che chiama annualmente al
pagamento del canone tutti i cittadini in virtù di una legge apposita! Che però
non disdegna la pubblicità cafona e la propina nelle fasce d’ascolto più alte
(quando gli utenti sono a tavola) perché più redditizie per l’azienda e non
importa se tra un boccone e l’altro fa capolino la signora con problemi di pipì,
la ragazza che di punto in bianco scappa in bagno e lo sussurra alla collega, cambia
l’assorbente slip o ha pruriti intimi, per non parlare dei prodotti
per l’igiene del wc o della fossa biologica. Insomma, assorbenti, dentiere che
ballano, sudorazioni e puzzette varie trovano la loro massima pubblicità,
quando gli italiani sono a tavola! Ecco, questi alcuni dei tanti buoni motivi che
dovrebbero indurre i vertici a rivedere i palinsesti, le fasce pubblicitarie
con i relativi prodotti da mandare in onda, nonché i direttori schierati che
mandano solo certe notizie e non altre.
Non è per Biagi, Guzzanti, Dario Fo, Santoro e gli altri
censurati che si dissente, ma per il modo improprio di gestire un’azienda
pubblica; non per proclamare nuovi martiri, quindi, ma in virtù di una pluralità
che incoraggi tutte le proposte e le voci libere.
E mentre si parla della nuova avventura giornalistica di
Santoro, la maggioranza di governo tenta di far passare la legge bavaglio per
calmierare le intercettazioni ambientali in armonia con gli umori di chi
governa così da censurare anzitempo le notizie
che svelano il vero volto di chi gestisce i poteri economici del paese.
Auguri Santoro! Per il tuo nuovo spazio mediatico che necessita di una sottoscrizione di dieci euro per andare in rete e far fronte alle prime spese.