Cari Letta, Saccomanni e Giovannini facciamo due conti:
la chiusura e l'apertura d'anno è
iniziata male per me che sono disoccupato e ho la sfortuna di essermi
comprato casa quando avevo un lavoro.
È iniziata male per le troppe tasse
che sono costretto a pagare pur non avendo nessuna entrata. Non
percepisco la pensione perché ho sessanta anni, quindi troppo
giovane per l'INPS e troppo vecchio per il mercato del lavoro.
Oggi mi è pervenuta in busta
prioritaria il saldo della Tares (€99,00) della casetta al mare,
una casetta di appena 50 metri quadrati compresi i muri. Che sommati
al saldo di 66,00€ fanno 165,00€.
se a questi aggiungiamo l'IMU o la TUC o IUC come preferite chiamarla, l'ACQUA, l'ENERGIA ELETTRICA e le relative
voci addizionali; il condominio; il gas; e i lavori di manutenzione
anche il più distratto degli uomini si accorge che possedere una
SERCONDA CASA è un lusso!
Stessa solfa per la prima casa (una
casa di residenza costruita in cooperativa sempre quando avevo un
lavoro e nonostante ciò mi sono iscritto col patema d'animo perché
non sapevo se potevo pagare le quote) senza dimenticare la mini IMU
di 44,00€.
poi aggiungiamo l'assicurazione delle
auto (2, una per me e l'altra per mia moglie delle quali non si può
fare a meno visto il decentramento e l'esiguità dei mezzi pubblici
in Calabria); il bollo, il carburante e la manutenzione.
Non tengo in considerazione gli
imprevisti e neanche le necessità quotidiane come il cibo. I vestiti
non li considero dato che non devo fare vita di società.
Non tiro la somma per evitare di
deprimermi! Ma voi, quando fate i vostri conti, parlate di tagli,
stipendi e pensioni dorate, ricordate che c'è gente allo stremo.
Come facciamo a pagare le tasse e a sopravvivere? Con lo stipendio di mia moglie!