Quando sarò vecchio.
“Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi … abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo.
Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose non mi interrompere ascoltami; quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi.
Ricorda la pazienza che ho avuto nell'insegnarti l’abc della vita e tienilo sempre a mente; ma non per questo, se ad un certo punto della mia esistenza non riuscirò più a ricordare o perderò il filo del discorso, devi compatirmi! ma per amore dammi il tempo necessario per ricordare, e se non ci riuscirò non ti innervosire; la cosa più importante per gli anziani genitori è stare con i figli, essere e sentirsi amati, sapere di essere ascoltati. Perciò, figlio mio, quando le mie gambe stanche non mi consentiranno di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l’ho fatto con te quando muovevi i primi passi.
E non arrabbiarti se dovessi invocare la morte, un giorno comprenderai cosa spinge a dirlo. Cerca di capire che ad una certa età non si vive, si sopravvive.
E non serve a nessuno se un giorno, quando non ci sarò, scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te e che ho tentato di spianarti la strada, sempre.
Dammi un po’ del tuo tempo, ora!, dammi un po’ della tua pazienza, e all'occorrenza una spalla su cui poggiare la testa, come ho fatto con te: la vita è una ruota che gira.
Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza, dignitosamente, in cambio, io posso darti un sorriso e l’immenso amore che continua a crescere per te.
Ti amo figlio mio