Cari giornalisti, niente di personale ma, credo sia diventato indispensabile, non per tutti, per alcuni in particolare che si cimentano a leggere le notizie regionali è assolutamente necessaria qualche lezione di dizione. correggere suoni e fonemi è ormai improcrastinabile per chi intende intraprendere la carriera giornalistica... un corso di rieducazione fonetica; un corso di dizione và. Perché tra cadenze dialettali, decisamente caratterizzate dalla forte connotazione natia dello speaker, e le parole biascicate di altri lettori del tg regionale non si capisce granché di quanto succede in regione.
Riguarda invece la testata al completo il suggerimento spassionato per implementare una programmazione capillare che dia contezza ai calabresi delle notizie riguardanti il territorio nell'accezione totalizzante del termine.
Quindi la divulgazione spassionata di notizie di cultura non necessariamente sponsorizzate da notabili consacrati.
Nonché Spettacoli tirati su con passione e professionalità da enti, associazioni autonome, privati che spaziano dal teatro alla musica, dalle esposizioni d'arte pittorica alle esibizioni canore..
Insomma dare visibilità alle realtà impegnate nel sociale per divulgare la cultura principalmente tra i giovani.
Divulgare, dare visibilità agli sforzi, premiare le professionalità delle
Associazioni e/o dei privati che mettono cuore e energie nelle più disparate “passioni” del variegato pianeta della cultura.
Persone che, col loro fare, aggiungono un piccolo ma significativo tassello per la sana crescita collettiva. Formatori atipici che spesso sono lasciate sole e ignorate anche dall'informazione locale.
Altrimenti che servizio pubblico è?
Altrimenti che servizio pubblico è?