Oggi alla camera dei deputati i parlamentari si sono espressi sul conflitto tra poteri istituzionali avanzato dalla maggioranza sulla questione “Ruby” che vede il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi indagato dai giudici di Milano per le note vicende già ampiamente divulgate dai mass media. 314 a favore e 302 contrari e tra i favorevoli troviamo l’ex Mpa Aurelio Misiti e i liberaldemocratici. Ora la Consulta dovrà pronunciarsi sulla questione e decidere se Silvio Berlusconi debba essere processato a Milano oppure, perché deputato, dal tribunale dei Ministri.
Al di là di come e da chi debba essere “giudicato” il nostro Premier, ai cittadini, non sfugge l’ennesimo muro contro muro che si fa alla camera per questioni futili. La futilità consiste nel maldestro tentativo di condizionare leggi e organismi che, all’insegna di quanto emerso nelle vicende contestate, qualunque sia il tribunale giudicante non potrebbe che arrivare alla medesima sentenza.
Sconcerta vedere gl’illuminati parlamentari stracciarsi le vesti e fare i conti della lavandaia: "I 330 voti Berlusconi se li è sognati. Non c'era la registrazione del voto, ma visto che noi dell'opposizione eravamo 312 e ci sono stati 12 voti di scarto, loro erano 314".
In un clima culturale simile sarebbe opportuno che tutti tornassero tra i banchi di scuola a studiare l’educazione civica come si studiava un tempo insieme a qualche sano tatticismo che aiuti ad uscire dal pantano e, principalmente, per riscoprire l'etica e la morale dei nostri padri. Ma a loro questo non importa perché senz’altro sono coscienti dello spettacolo che danno all’opinione pubblica e non se ne preoccupano. A loro interessa tirare i remi in barca e ottenere quanto premeditato.
Peccato che tra i banchi di Montecitorio siedano anche dottori in legge e gente che avrebbe dovuto conoscere e rispettare la Carta Costituzionale della Repubblica. Tutto il resto è aria fritta!