lo scontro tra poteri non giova alla democrazia
Violenza. Violenza dappertutto!, Nelle piazze, sulla stampa e sui muri delle città costrette a reggere mezze verità.
Ognuno urla la propria verità. Renata Polverini accusa gli
altri membri del palazzo trincerandosi dietro ai regolamenti che le hanno
impedito di agire secondo coscienza… ma allora sapeva? E se sì, non poteva
sputtanare pubblicamente prima i colleghi come sta facendo adesso?
Sallusti e le categorie della stampa alzano indignati scudi
a difesa della libertà d’opinione e tuonano contro la sentenza che infligge 14
mesi al direttore del giornale Sallusti per aver diffamato un magistrato
pubblicando false notizie quando era direttore di Libero.
Ma si può, in nome di questa osannata libertà di stampa, offendere
le persone diffondendo mezze verità o comunque con opinioni personali che
ledono l’immagine dei soggetti oggetto della contumelia?
Tutto questo mentre nelle piazze Spagnole gli indignati
scendono per rivendicare l’insofferenza nei confronti dei dirigenti che hanno
portato la nazione al dissesto tra molotov proiettili di gomma e manganelli.
In sintesi, nello scontro tra poteri chi ne paga lo scotto sono
sempre i più deboli. Quelli che avrebbero dovuto essere tutelati dagli
organismi in questione.
La politica per quanto concerne la crescita delle coscienze civiche.
La stampa come implemento alla cultura e alla conoscenza dei
fatti.