Per le religioni monoteiste il periodo della Pasqua significa espiazione morte e rinascita a nuova vita. E, si spera che l'intera umanità benefici del sacrificio di Cristo morto in croce. nell'immediato
Credenti e non credenti proiettano e vedono nei simboli correlati al Sacrificio pasquale segni di speranza. Una speranza univoca vocata alla rinascita intellettiva propedeutica alla nuova visione terrena attenta al benessere di ogni essere vivente, in linea e rispettosa del bene comune.
In arte, l'origine del mondo, di courbettiana memoria, a primo acchito, potrebbe sembrare un dipinto blasfemo per alcuni, mentre per altri è la sintesi della materia, dell'energia che si fa vita, dà la vita!
Le nascite, in ogni credo, sono la commistione chimico-fisica dei corpi che: uniti in uno scambio reciproco per donare e trarre piacere sfocia nell'apoteosi surreale degli amplessi cosmici: l'amore ché energia e dà la vita: la più alta eccelsa preghiera del Creato!
Nella vita reale di ogni giorno difficilmente si accettano le tensioni e le contrarietà. Si è impreparati all'ignoto. L'imprevisto ch'è contrario ai propri progetti è vissuto come un ostacolo e come tale deve essere superato con ogni mezzo. Anche con la violenza! Ma le guerre, anche se fanno male, nonostante i drammi che portano a vinti e vincitori, continuano ad essere l'unico linguaggio dei poteri miopi. I despota che non vedono a un palmo del loro naso credono solo nella forza delle armi e della mortificazione da infliggere ai nemici. Chi pensa diversamente, i pensatori dissidenti sono considerati ostacoli e come tali devono essere annullati. Sacrificati. Cancellati! Eliminati fisicamente!, ma non nello spirito, forza vitale impalpabile che resiste oltre il tempo e sussurra: pace.