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“Contro il superficiale dominio dell'ovvio”. Perché questa frase? Sembra una banalità scrivere un a frase del genere eppure molti fatti ricorrenti si reggono sull'ovvietà. Le incomprensioni nascono e si moltiplicano sulle questioni che sembrano scontate. Anche nei rapporti semplici come andare in una struttura pubblica, per chi conosce i meccanismi, ogni azione dovrebbe essere assodata, ma non è così. E mi spiego: Chi lavora in un ambiente pubblico o privato e ha acquisito dimestichezza con spazi e tecniche che determinano le caratteristiche aziendali dà per scontato che anche chi vi accede per richiedere i servizi sia al corrente dei meccanismi gestionali erogati. Non è così! Spesso chi richiede, se pur con una certa frequenza, determinati servizi ha altro per la testa e si affida alle basilari indicazioni ricevute. Supponendo di conoscere le dinamiche si avventura, fa code, chiede informazioni ma quasi sempre trova qualche ostacolo burocratico da risolvere.
La factory. nella vecchia fattoria 🐓 C'è sempre un leader di tutto rispetto in ogni branco. Il leader non deve essere per forza bello alto e vigoroso. In alcune comunità, per esempio, è la femmina che detta le leggi e le priorità a cui ogni componente deve sottomettersi se vuole vivere lì, insieme agli altri e fare parte del branco. Il carattere, cioè l'insieme psichico-intellettivo e la prontezza nel trovare soluzioni utili alla sopravvivenza determinano la personalità e quindi la supremazia che fanno dell'individuo comune il capo indiscusso del branco. La determinazione con cui il leader riesce a mettere in atto le strategie per tutelare se stesso e il branco formano il carattere, il carisma che, associato alla forza fisica quando c'è non guasta, del condottiero. Questi presupposti formano imperi abbastanza stabili fintantoché non arriva qualcuno più giovane e scaltro a squinternare l'ordine precostituito e spodestare i reggenti ff. L'esigenza uti...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.