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sabato 14 novembre 2015

Perché la carneficina di Parigi, a chi giova?

bozzetto "le parole del Papa"
courtesy M. Iannino
La carneficina di Parigi può davvero essere etichettata semplicisticamente come una guerra di religione?

Le dinamiche adottate fanno pensare ad una strategia mirata. Una strategia diabolica pensata da qualcuno che si nasconde dietro la sigla ISIS.

Tra le valanghe di parole vomitate dagli esperti interrogati dai giornalisti immediatamente dopo gli attentati, le poche frasi frammentarie pronunciate dal Papa sono rimaste scolpite nella mia mente:
questo non è umano. L'attacco a Parigi non è umano. È una terza guerra mondiale a pezzi.

Una terza guerra mondiale a pezzi di cui dovrebbero interrogarsi seriamente i “signori della guerra” che fanno affari, grandi e importanti affari sulle paure della gente comune dopo accadimenti simili, che lasciano vittime incolpevoli a terra in pozze di sangue e col corpo a brandelli per avere indossato cinture esplosive o essersi trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato perché a qualche mentecatto avido di potere è saltato in mente di pianificare un suo personalissimo piano.

giovedì 19 febbraio 2015

Orrori. Dal Califfato, Egitto e Libia approdano in Europa.

Inutile soffermarsi sui sentimenti suscitati dai macellai che hanno sgozzato uomini e violentato donne nel nord Africa. È una barbarie! Non ci sono scusanti!

È irrilevante ai fini del rispetto reciproco delle relative culture dissertare sulle politiche economiche e sul peso che queste hanno sulla crescita armonica dei popoli e di quanti mascherano i loro efferati crimini con la religione e il coltello in mano.

Inutile parlare di derive sociali.
courtesy M.Iannino 2015 "Odio e sangue"
estratto dall'album web


Asserire che Gheddafi teneva ben saldo il tappo africano è da idioti.

La nostra balordaggine mentale preferisce ignorare i drammi di chi sta male piuttosto che penetrarli e tentare di alleviare gli ostacoli.
E poco importa se prima, all'epoca del dittatore Gheddafi, non c'erano migranti e il mediterraneo non era sporco di sangue umano ma lo erano i territori e il deserto prima della linea di confine con la Libia.
L'importante è ignorare. Non sapere degli stenti e delle malattie che consumavano donne e bambini africani. Non conoscere drammi umani perché qualcuno li occultava. I Paesi del NordAfrica, per lo più, sono anni luce lontani dal benessere economico europeo.

Adesso il tappo è saltato. E và bene alla criminalità spicciola e a quella complessa che si camuffa bene nel tessuto sociale evoluto l'esodo di massa.
Di fatto è un grande comodo business! Vuoi perché mancano le sentinelle di Tripoli. Vuoi perché c'è in atto la tratta degli esseri umani. Vuoi perché dietro a tutte queste mostruosità ci sono i signori delle guerre e delle armi.
Vuoi perché noi siamo indolenti fino a quando non ci toccano da vicino e vediamo vacillare le nostre comodità.
E intanto la demenza ammanta i nostri pensieri, protesi, come siamo, ad apparire, urlare, condividere sui social network i drammi e le atrocità testimoniate dai media con “mi piace”corredate da faccine piangenti come se fossero roba lontana da noi.

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