Un'altra giornata volge al termine e
niente è cambiato nelle nostre vite.
Sergio Rizzo scrive sul Corriere
della sera la nota dolente sulla “casa dei calabresi” inaugurata
oggi dal Presidente Mattarella e la paragona alla reggia di
Versailles per costi e sprechi.
Il giornalista mette in fila numeri,
metri quadrati, dipendenti, costi e fatti della politica che ha
governato fino ad oggi la Calabria.
Catanzaro, cerimonia inaugurale della Cittadella regionale calabrese alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella |
Il mostro, mi perdoni l'architetto
Portoghesi che lo ha progettato, pomposamente definito la
“casa dei calabresi” altro non è che l'ennesima cattedrale
semi deserta costruita sull'argilla della campagna di Germaneto a
circa dieci chilometri dal centro cittadino.
La sede della giunta regionale
rimane un contenitore semivuoto di contenuti e dipendenti giacché la
sede del Consiglio regionale coi suoi dipendenti rimane
ubicata saldamente a Reggio Calabria, e sempre legata alla sede
regina, sempre Rizzo, ricorda lo spreco per le spese rimborsate ai
dipendenti ed ai politici che usavano la loro macchina privata per
usi istituzionali.
Interventi di rito, parole e temi
legati con le ragnatele dell'ormai irritante politichese come “lotta
alla 'ndrangheta”, legalità, lavoro per i giovani e bla bla bla
sono scesi a fiumi dai fogli scritti e hanno accarezzato le teste
presenzialiste ma non quelle dei cittadini comuni (si dirà che il
pubblico è stato tenuto lontano per questioni di sicurezza).
Peccato, avrebbe potuto essere una
grande festa popolare dei calabresi onesti che vogliono sentire
vicino lo Stato attraverso la figura del presidente Sergio Mattarella
come avvenne con la visita di Sandro Pertini, Giulio Andreotti,
Scalfaro e altri leader della politica sana.
E Oliverio? Beh, lui si è commosso!