Avrebbe compiuto 88 anni il 17 settembre, una manciata di giorni dopo la sua dipartita da un corpo ormai sofferente.
"è meglio avere vissuto un avvenimento importante, conosciuto persone, crescere col e nel confronto dialettico e poi perdersi di vista per cause inspiegabili oppure non avere vissuto affatto l'evento, l'incontro e di conseguenza gli insegnamenti derivati dalla nuova parentesi esperienziale temporanea?"
Quando si parla di "esperienze di vita" alcuni incontri diventano insegnamenti indelebili. Punti fermi che, non palesati e sbandierati trionfalmente come si confà all'umile allievo proteso a trarre tesoro dagli insegnamenti e dal pensiero del Maestro, arricchiscono e formano quanti incrociano i sentieri luminosi offerti dall'esistenza.
Ero passato per salutarlo qualche tempo addietro. Lui, sempre affabile, mi accolse in vestaglia nella sua casa di Squillace. E, nel salottino, mi disse: siediti da questa parte ché da quest'orecchio non sento bene.
"Con l'età i sensi non rispondono come vorresti, la vista è calata e non riesco a leggere...".
Parlammo a lungo. lo scroscio dell'acqua associato al tintinnio delle ceramiche provenienti dalla cucina lasciavano intuire l'attività domestica a ridosso del mezzodì.
Le nostre strade s'incrociarono negli anni '80. In quei tempi ero un giovane pittore convinto del ruolo altamente sociale della Politica e della Cultura e quindi della pittura nei campi dei saperi. Ritenevo e ritengo i saperi esperienziali strumenti inalienabili essenziali per la crescita dei singoli.
La cultura, l'arte deve tendere principalmente a migliorare le coscienze e indirizzare donne e uomini a volare alto negli immensi campi della bellezza incontaminata del pensiero puro. A tal proposito è preferibile l'interlocuzione, parafrasando la favola di Collodi, con Pinocchio burattino o bambino?
per certi aspetti preferisco il burattino Pinocchio per la sua ingenuità e per la fiducia con cui affrontava il mondo, quel burattino ancora da plasmare, inadatto ad affrontare le insidie del mondo e che ingenuamente affidava agli scaltri truffaldini i pochi denari per farli fruttare col pensiero rivolto a Papà Geppetto e alle vicissitudini che avrebbero dovuto completare la sua "formazione!".
E' passato dell'atro tempo ma i contatti non si sono mai interrotti.