Dicembre 1983; da appena un mese è
uscito il libro di Quirino Ledda e Filippo Veltri:
“I braccianti in Calabria” è la testimonianza storica difficilmente fruibile sui media
massificati ma circoscritti dagli interessi del capitalismo, dei
latifondisti e dalle forze politiche avverse che, in quegli anni,
detenevano il potere politico.
La raccolta, con prefazione del prof.
Saverio Di Bella, copre uno spazio temporale che va dal 1970 al 1980
raccontati attraverso 140 scatti degli autori, immagini in bianco e
nero di vita quotidiana e di lotta per i diritti sociali.
Quirino, all'epoca, ricopriva
l'incarico di consigliere regionale del PCI in Calabria, con alle
spalle un passato di segretario della federbraccianti cgil calabrese.
Filippo Veltri era un giovane
giornalista, redattore dell'Unità. Ha scritto anche per il Giornale
di Calabria e il quindicinale “questa Calabria”.
Entrambi appassionati di fotografia
regalano scatti pieni di pathos di un mondo ormai, per i più, morto. Consigliatissimo, comunque, alle nuove generazioni ed a quanti hanno
resettato la memoria e rimosso sofferenze e sogni dei calabresi contaminati da sano sciovinismo e un pizzico di enfatica demagogica certezza ugualitaria.