GLI ULIVI DEL BOSCO FATATO DI ROSANNA PAPAIANNI
In nubibus. Non c'è niente di nebuloso o che rimane in sospeso negli scatti di Rosanna Papaianni. È tutto ben definito! Nonostante le molteplici visioni originate in chi guarda le atmosfere che generano le creature catturate dalla fotocamera in determinati giochi di luce.
Gli scatti evidenziano figure
ancestrali occultate agli sguardi distratti dalla quotidianità
dell'apparire piuttosto che dell'essere. Ma non sfuggono alla
sensibilità creativa di Rosanna.
Rosanna Papaianni entra nel
bosco degli ulivi secolari delle campagne cirotane. Osserva le
origini e documenta le ambagi.
Draghi. Crocefissi. Figure mummificate.
Figure mitologiche. La circondano benevoli e si lasciano catturare docilmente. Posano per lei!
È come trovarsi a guardare le nuvole
mosse dal vento. Un vento lieve che suggerisce visioni oniriche
proiettate nella corteccia cerebrale del tempo dai maestosi ulivi dai
quali provengono.
Figure fiabesche sembrano svegliarsi e
svegliare l'atmosfera ovattata per riaffondare le radici nella storia
della magna graecia. Ulivi che hanno visto e vissuto. Lottato!, contro
le intemperie della natura e la pratica volontà dell'uomo. Tronchi sopravvissuti al fuoco e alla siccità, ai tagli delle potature e a quelli inferti dalla violenza del vento, al peso della
pioggia e della neve. Alberi maestosi lasciano intravedere attraverso le pazienti
sofferenze, figurazioni ancestrali e moderne Trasfigurazioni!
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