Quando si parla di disagio!
Su via Lucrezia della Valle davanti all’assessorato al
lavoro della regione Calabria una cinquantina di persone silenziose sono ferme ai margini della strada.. Su entrambe le corsie gli
striscioni appesi ai guard rail parlano per loro, le scritte in rosso urlano il disagio e la rabbia per il mancato diritto al lavoro: 250 famiglie sul lastrico! Scopelliti – feste + sociale! 50
operatori in cassa integrazione! Insomma un’altra manifestazione per la perdita
del lavoro.
Sono gli operatori sanitari di strutture private che operano con persone con disabilità; persone ammalate che se private dell’assistenza adeguata rischiano grosso perché non autosufficienti.
Sono gli operatori sanitari di strutture private che operano con persone con disabilità; persone ammalate che se private dell’assistenza adeguata rischiano grosso perché non autosufficienti.
Dal canto loro, gli operatori, denunciano da diverso tempo l’abbandono
del welfare nelle politiche sociali e nell’agenda politica regionale.
Lo stato sociale, per l’attuale governo regionale, è un
problema di bilancio come lo è la sanità! Salvo poi spendere allegramente
milioni per le feste reggine o per la gara di miss Italia nel mondo sempre, vedi caso a
Reggio Calabria…
Nel frattempo 50 operatori sono messi in cassa integrazione
per mancanza di soldi e insolvenze regionali.
“I dipendenti di Fondazione Betania, si legge in una nota, insieme ai lavoratori di altre strutture sociosanitarie della provincia di Catanzaro manifestano per rivendicare un'adeguata attenzione degli organismi preposti e l'erogazione degli stipendi maturati, perchè senza reddito da mesi con le famiglie da mantenere, nel contesto generale, denunciano veri drammi familiari. Per questo chiedono risposte precise alle Aziende, all'assessorato regionale alla salute e alle politiche sociali con assunzioni di responsabilità serie. Basta coi rimpalli!”
Questa la situazione a Catanzaro, sul fronte lavoro e, cosa di non poco conto, l'assistenza ai più deboli.