Matteo Renzi, alcade di FloRenz e comandante del PD, detta le sue strategie.
Possibile che uno che è diventato leader di un partito anche, anzi, principalmente, coi voti delle suore e del clero faccia simili ricatti?
«Te lo dico io, Beppe Grillo, firma
qua. Hai 160 parlamentari decisivi per fare le cose su cui 8 milioni
di italiani ti hanno votato. Via il Senato, tagli alle regioni, nuova
legge elettorale: tu appoggi il nostro programma e noi restituiamo
subito i rimborsi elettorali. Il Paese aspetta le riforme. Se ci
stai, si fa. Se non ci stai, sei un chiacchierone. L'espressione
buffone vale per te».
Questa è la condizione politica per
restituire i rimborsi?
Ma continuare su queste linee gli si dà
troppa importanza e credibilità. Quindi basta! Anche tu, caro Matteo
sei come gli altri se non peggio!
Tu dici di conoscere i problemi reali
dei cittadini e vuoi ricucire il rapporto con la politica ma facendo
così peggiori l'impareggiabile criterio di fare quella Politica
che tutti noi auspichiamo.
Le necessità per alcune fasce sono
diventate vere emergenze e nelle emergenze le deroghe non
possono essere prorogate. Ogni giorno che passa è un insulto alla
gente che soffre.
Ti riempi la bocca con l'esito delle
primarie ma dimentichi che tantissimi italiani, di proposito, non
hanno votato. Il malcontento monta. Continua così e darai spazio
all'altro Matteo che chiama a raccolta i suoi forconi, quelli verdi,
mentre blatera parole insensate contro l'Europa ma di sicuro effetto.
Ma non c'è bisogno delle mie analisi,
visto che tu dici di essere per e con la gente, perciò non ti
ricordo le aziende e gli imprenditori costretti a chiudere licenziare
(uccidersi) eccetera eccetera eccetera.
Sai che ti dico? Non sono pessimista.
Figurati, ho dato fiducia a tutti, persino a Monti e al suo governo
tecnico. Ora basta. Se vuoi fiducia guadagnatela: meno parole,
nessuno show ma fatti concreti. Perché chi soffre dei mali odierni
non ha tempo e voglia di aspettare.
Lavate tra voi le
beghe e portate ai cittadini i cambiamenti urlati dai palchi del
politichese.