infissi, suoperficie opache e terrazzi
Quarant'anni per un fabbricato non può definirsi un buon traguardo. Anzi si potrebbe paragonare alla prima infanzia idi vita di una persona in buona salute se i lavori di costruzione del manufatto sono stati eseguiti a regola d'arte. Ma spesso la totalità dei manufatti per civile abitazione e non solo vanno in malora nella quasi immediatezza per la scadente mano d'opera e per i materiali impiegati quando non sono di prima qualità.
La costruzione della nostra cooperativa avrebbe, sulla carta e nelle nostre intenzioni, dovuto sfatare tutto ciò; la fase costitutiva, prodiga di idee e incontri per definire i capitolati d'appalto e le scelte dei materiali, quindi la tecnologia costruttiva d'avanguardia, antisismica, modulare e cemento a faccia vista che avrebbero dovuto eliminare gli interventi di manutenzione erano alla base del progetto abitativo. ma non è stato proprio così.
"coop.cassa edile, catanzaro" |
E dopo qualche necessaria
ristrutturazione eseguita negli anni regressi ci ritroviamo nella necessità di un altro intervento per risanare crepe, risanare cemento e ferro, siliconare le giunture tra i pannelli e gli infissi.
Insomma, il fabbricato, necessita adesso di una manutenzione radicale delle facciate esposte e sulle superficie opache, vale a dire sulle finestre e le lamiere lungo le fasce verticali prive di coibentazione, per adeguare e forse attingere alle nuove norme delle direttive sul risparmio energetico inserito nel decreto “cura italia” dal governo Conte.
Nel frattempo alcuni lavori sugli infissi sono stati eseguiti per forza, tra l'usura e le necessità provocate dagli eventi atmosferici e dal vento che soffia furioso e incessante in certi momenti. Uno tra i più drammatici episodi avvenne a pochi anni dall'insediamento allorché il vento abbatté alcuni infissi dei balconi. Per sopperire alla meno peggio al danno ripristinammo il salvabile e, per contenere la spesa che comunque fu importante da sostenere, installammo i doppi infissi. Non c'erano aiuti di Stato. le spese gravarono in toto sulle nostre esigue finanze (pagavamo ancora il debito contratto con le banche per il mutuo e anche se era stato erogato ad un tasso agevolato a noi pesava eccome!) e poi c'erano e permangono nel tempo in maniera esponenziale le quote di condominio mensili.
Le spese non mancano mai! tra lavori di manutenzione imprevisti e emergenze, vivere in condominio è diventato uno stillicidio perenne.
Adesso possiamo pensare di sanare completamente quelle vecchie ferite grazie al decreto che molte fonti hanno diramato sui media con dovizia di particolari e commenti personali.
Insomma, il fabbricato, necessita adesso di una manutenzione radicale delle facciate esposte e sulle superficie opache, vale a dire sulle finestre e le lamiere lungo le fasce verticali prive di coibentazione, per adeguare e forse attingere alle nuove norme delle direttive sul risparmio energetico inserito nel decreto “cura italia” dal governo Conte.
Nel frattempo alcuni lavori sugli infissi sono stati eseguiti per forza, tra l'usura e le necessità provocate dagli eventi atmosferici e dal vento che soffia furioso e incessante in certi momenti. Uno tra i più drammatici episodi avvenne a pochi anni dall'insediamento allorché il vento abbatté alcuni infissi dei balconi. Per sopperire alla meno peggio al danno ripristinammo il salvabile e, per contenere la spesa che comunque fu importante da sostenere, installammo i doppi infissi. Non c'erano aiuti di Stato. le spese gravarono in toto sulle nostre esigue finanze (pagavamo ancora il debito contratto con le banche per il mutuo e anche se era stato erogato ad un tasso agevolato a noi pesava eccome!) e poi c'erano e permangono nel tempo in maniera esponenziale le quote di condominio mensili.
Le spese non mancano mai! tra lavori di manutenzione imprevisti e emergenze, vivere in condominio è diventato uno stillicidio perenne.
Adesso possiamo pensare di sanare completamente quelle vecchie ferite grazie al decreto che molte fonti hanno diramato sui media con dovizia di particolari e commenti personali.
Il decreto ancora deve essere
pubblicato sulla GU ma le prime notizie sembrano essere molto
favorevoli e invoglianti.
Il
potenziamento degli incentivi dell’Ecobonus, del Sismabonus e per
l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici,
nonché nuovi incentivi per impianti fotovoltaici, potrebbe fare al
caso nostro.
L’art. 128 del D.L. Rilancio dispone ai commi 1, 2 e 3, che le detrazioni per interventi di efficienza energetica - di cui all’art. 14 del D.L. 63/2013 - si applicano nella misura del 110% per le spese sostenute dal 01/07/2020 fino al 31/12/2021 per le tipologie di interventi e con i seguenti massimali.
La misura potenziata del 110% si applica anche a tutti gli altri interventi di efficientamento energetico di cui all’art. 14 del D.L. 63/2013, nei limiti di spesa per ciascuno di questi previsti, se eseguiti congiuntamente ad uno degli interventi elencati.
Le detrazioni in questione sono fruibili in cinque quote annuali di pari importo.
L’art. 128 del D.L. Rilancio dispone ai commi 1, 2 e 3, che le detrazioni per interventi di efficienza energetica - di cui all’art. 14 del D.L. 63/2013 - si applicano nella misura del 110% per le spese sostenute dal 01/07/2020 fino al 31/12/2021 per le tipologie di interventi e con i seguenti massimali.
La misura potenziata del 110% si applica anche a tutti gli altri interventi di efficientamento energetico di cui all’art. 14 del D.L. 63/2013, nei limiti di spesa per ciascuno di questi previsti, se eseguiti congiuntamente ad uno degli interventi elencati.
Le detrazioni in questione sono fruibili in cinque quote annuali di pari importo.