50 lire, coniazione d'ispirazione repubblicana: il lavoro produttivo |
Notizie da palazzo Chigi.
Sul sito del
governo italiano, in data del 31 dicembre 2012, appare l'analisi
dell'anno appena trascorso gestito dal Governo tecnico di Mario
Monti.
Com'è giusto che sia, l'ufficio stampa
e il portavoce del governo curano e pubblicizzano l'operato dei
professori. Parlano di spread e di tassi d'interesse. D'integrazione
europea. Fisco. Spending review. Riduzione e tagli di enti locali e
organismi pubblici. Costi della politica. Rivedere le spese militari
per ridurre gli sprechi e migliorare risorse e produttività
(produttività? Sembra inappropriato parlare di produttività laddove
si spende molto per gli armamenti e pochissimo per la tutela
giuridica del cittadino).
E poi si legge anche di competitività del
Paese. Secondo il documento, l'azione di governo non è stata
impostata solo sul rigore ma anche sulla crescita economica. Peccato
che quest'ultima opzione non l'abbia notata nessuno! specialmente i tantissimi che vivono ai margini del sistema
balordo improntato sul consumismo sfrenato che non consente ai miseri il sacrosanto lusso di comprare un kg di pane senza dover scegliere tra lo sfamarsi o il ripararsi dal freddo!
Ma poi non sono del tutto incoscienti, e una nota d'incertezza, chiarificatrice della realtà vera di questi ultimi provvedimenti, si
riscontra laddove si legge:
“Si è cercato di eliminare i colli
di bottiglia che frenano l’economia del paese, aprendo il mercato
ad una maggiore concorrenza; si è cercato di creare un ambiente
favorevole per le imprese, attraverso le liberalizzazioni e le
semplificazioni (come per esempio nel segmento ambientale e nelle
procedura di disinquinamento dei poli industriali contaminati); si è
puntato sulle infrastrutture per favorire i collegamenti e la
mobilità all'interno del paese e da e verso l’estero.”
appunto, si è cercato ma non riuscito!
E ancora parla di produttività e
competitività per attrarre investitori esteri. E di liberalizzazione
del mercato del gas e dei carburanti. Banche assicurazioni corruzione
legalità.
Insomma una logorroica esposizione del
normale lavoro attinente alla politica, effetti mai ottenuti!, se
vogliamo realmente guardare in faccia la realtà in virtù delle
tante famiglie che vivono condizioni di ansie e peregrinazioni
giornaliere.
Ma l'ultima chicca, il regalino che il
governo tecnico ci ha lasciato sotto l'albero e nelle culle dei
presepi è l'innalzamento dell'età pensionabile a sessantadue anni e
tre mesi per le donne e sessantasei anni e tre mesi per gli uomini
con 42 anni di lavoro e contributi versati. (dimenticando che il lavoro è ormai preistoria).
Quindi si presuppone che abbiano creato
opportunità di lavoro. Niente. Niente lavoro, solo parole!
Parole scritte che evidenziano i limiti
degli uomini ancorati a numeri, spread, soldi, finanze e affari. che secondo i centristi e quanti appoggiano l'agenda Monti dovrebbero continuare nell'azione risanatrice, anche a costo di sviluppare nuove sacche di povertà. Ma, un'azione analoga a quella fatta da Obama in America per evitare il baratro fiscale alle famiglie italiane no?