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Sallusti. Che uomo! Meglio di Papillon. Maledetti @@##@@##….! E la compagna dall'altro capo della città davanti ai cronisti: mi vergogno di essere italiana! E qualcuno tra la folla le risponde: ci vergogniamo noi ché tu sei italiana! "Mi costituisco io perché non voglio che venga violato il giornale. Non 'Il Giornale' in quanto tale, ma un quotidiano. E' ovvio che la mia è una provocazione politica. Qualcuno potrebbe dire 'ma se stai li' dentro ti sottrai alla pena. E allora io esco. Però non vado a casa. Vado a San Vittore. Che mi registrino lì. Poi mi porteranno dove vogliono". Ma non è andata così. La polizia è entrata nella sede del quotidiano e lo ha portato via sotto gli occhi dei collaboratori. Si è visto un Sallusti prelevato a metà riunione di redazione mentre stava definendo con freddezza i titoli e le pagine da dedicare al suo 'caso'. un caso di "cattiva giustizia" simile a quello narrato da Charrièr nel suo roma...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.