Visualizzazione dei post con l'etichetta ambulanti
Il vento soffiava forte quel giorno. Agitava l'acqua del mare e alzava la sabbia in piccoli vortici. Qualche ombrellone volava. Come se una mano invisibile lo strappasse con forza dalla buca appena scavata volava via portando con se la maglietta appesa ai raggi smembrati della tela capovolta. Dalla fessura delle palpebre socchiuse intravidi una massa imponente che veniva nella mia direzione. Vestiti appesi svolazzanti, costumi da donna e da uomo e cappelli ancorati con maestria stavano lì alla mercé della furia del vento e avvolgevano l'uomo che li trasportava. L'ambulante marocchino si era costruita una sorta di croce ambulante che fungeva da bancarella: due ombrelloni tenuti insieme da due traverse tubolari in metallo e due piedi per poggiarla al suolo per la sosta e la vendita della mercanzia. Un buon risultato di creatività applicata! Non c'è che dire! La struttura costruita dal “cugino” marocchino, corredata da una rete fissata alle traverse, simile a una cr...
Siamo in guerra? Certo che sì! Altrimenti come spiegarsi questo continuo mutare del virus? Il virus definito dagli studiosi covid sars 19 sembra vivere di vita e intelligenza fuori dal comune. Non è possibile che riesca ad aggirare le difese immunitarie della perfetta fabbrica che è l'organismo umano. La scienza e i saggi ragionamenti hanno prevalso quasi sempre sulle malattie grazie agli studi e ai farmaci ottenuti a seguito dalla ricerca scientifica mirata a contrastare batteri e virus dannosi. Ma davanti a questo scoglio alieno sbucato nel 2020 ogni sforzo umano sembra inefficace. Non è un problema esclusivo di una sola nazione o luogo geografico. Il virus è penetrato ovunque. E a nulla valgono le difese immunitarie genetiche prodotte dal corpo umano mentre quelle messe in campo dalla scienza dopo i primi rallegramenti per essere riuscite a salvare vite umane e indotto speranze correlate al buon esito, per alcuni soggetti sono risultate essere un boomerang peggiore dell...
Anzi in Marocco significa "stelle" il mio nome significa stelle, plurale. Dove abiti qui in Italia? A Lamezia. Abito a Lamezia Terme! Vai a scuola? Sì. Che classe fai? Quest'anno devo fare la 5° elementare. Chi c'è con te, sei sola? No. C'è mio fratello. È là vedi? Sotto quell'ombrellone. E tuo padre? Dov'è? Anche lui è qui. Gira sulla spiaggia con biancheria x corredi e asciugamani. Quanto hai guadagnato oggi? 50 centesimi. E tuo fratello? 1 euro. Tag: venditori ambulanti, migranti, spiaggia, estate 2016,
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.