Complottista per caso.
Trasportata dal vento la pagina
stampata si ferma sull'erba. Tra la natura sbocciata s'intravede
qualche lettera. Le frasi sono frammentate: “virus elaborat...
laborato den SARS-2... Cin... Us..”. Curiosamente avvicino le
lenti e tento di decifrare la scrittura per rendere accettabile
lessicalmente la notizia.
Tutto falso! Chiarisce l'autore
dell'articolo. …
Intanto il terrore avanza! S'insinua
quieto e scava tra le fobie nostrane. Si fanno, anche
involontariamente ma sorrette dalla paura, similitudini con altre
pandemie ormai messe sotto controllo medico dalla ricerca
scientifica. Tra queste la trasmissione attraverso il contatto
genitale del temibile e mai del tutto debellato virus che secondo
alcuni studi sarebbe generato dalle scimmie, mi riferisco all'Aids! O
hiv.
L'aids propagatosi con l'attività
sessuale indiscriminata e non protetta!
Il sesso! Ricordate il sesso nella
infezione saltata alla ribalta qualche anno addietro? Si diceva che
la spregiudicatezza dei costumi sessuali, il turismo sessuale che
cert'uni praticavano in vaste aree geografiche depresse dalla povertà
e dai bisogni primari, trasformati, appunto, in facili oasi a basso
costo per il piacere altrui.
Certo, se avessero saputo che andando a
“caccia del piacere” avrebbero contratto e propagato una peste
simile, definito con l'acronimo di Sindrome da Immunodeficienza
acquisita, si sarebbero premuniti a dovere. Ma non avrebbero
desistito!
È bene ricordare, fare il punto e
ribadire cosa siamo stati capaci di generare:
l’AIDS è una malattia cronica,
potenzialmente letale, causata dal virus dell’immunodeficienza
umana (HIV). Questo microrganismo, una volta entrato nel corpo,
agisce sul sistema immunitario danneggiandolo e impedendogli di
difendere il corpo dalle malattie. Da ciò l'immunodeficienza. La
debilitazione e l'esposizione priva di difese anche al virus più
elementare.
Il virus dell’HIV si trasmette da
persona a persona prevalentemente attraverso i rapporti sessuali non
protetti o il contatto diretto con il sangue, inoltre una madre
infetta può contagiare il feto durante la gravidanza, o il bambino
durante il parto o l’allattamento. Il virus dell’HIV anche senza
trattamenti farmacologici può impiegare diversi anni prima di
indebolire il sistema immunitario al punto da sfociare nell’AIDS
conclamato.
Non esiste ancora una cura o un vaccino definitivi contro l’AIDS, ma esistono farmaci in grado di rallentare in modo decisivo il decorso della malattia permettendo in questo modo di condurre una vita normale per tantissimi anni.
Non esiste ancora una cura o un vaccino definitivi contro l’AIDS, ma esistono farmaci in grado di rallentare in modo decisivo il decorso della malattia permettendo in questo modo di condurre una vita normale per tantissimi anni.
L'assurdo è che diverse persone sono
state contagiate da partner occasionali, intollerabile, invece è,
per quanti non siano andati a cercarsela perché fedeli e monogami ma
che si sono trovati nella situazione di dovere convivere con la
malattia.
Sta accadendo la stessa cosa con il
covid19!
Laboratorio o no!, il virus che attacca
i polmoni porta alla morte i pazienti debilitati, privi cioè degli
anticorpi che lo fronteggiano e annientano.
Hiv, aids, covid-19, qualcosa li unisce. Il massimo comun denominatore terrorizza i più.
Che fare?
Niente! Per il momento non esistono
vaccini. Unica difesa è la prevenzione indicata dai sanitari.