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Non capivo più dove avessi stomaco e cervello. Collegavo e scollegavo pensieri e parole E mi stringeva leggermente sotto il cuore. C’era qualcosa che non mi parlava più di farfalle, ma di api, o di vespe, o entrambe Diritte a farmi male nello stomaco, il secondo cervello. Le farfalle si sa, son quelle dalle emozioni Le più ballerine, fanno danzare mente e cuore. Da qualche tempo si sentono insetti meno innocui Che pungono e lasciano agonizzante Là dove il flusso di spilli si decide a fermarsi. Sono pensieri o parole che un po’ ti muoiono dentro Sono quelle espressioni che prima o poi inevitabilmente Senti dire e dici. Non sono zucchero, sono forti come 40° d’ alcol Ardono con un effetto prolungato. In questo caso non ci vuole cortisone Il farmaco che ti danno quando non sanno come curarti, in questo caso ci vogliono cure speciali, in questo caso ci vogliono carezze e abbracci.
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.