«Vinciamo in Emilia-Romagna», dove «il Pd sta facendo la
campagna elettorale per Bonaccini in splendida solitudine” senza l'appoggio di
Iv e M5s, «e poi cambio tutto: sciolgo il Pd e lancio il nuovo partito». Così
il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, in un colloquio con Repubblica in cui
spiega: «In questi mesi la domanda di politica è cresciuta, non diminuita. E
noi dobbiamo aprirci e cambiare per raccoglierla».
Zingaretti “pensa
“ ad un partito aperto che fa contare le persone e guarda con occhi attenti in
ogni angolo del paese.
Però, c’è un però!
Ho letto attentamente tutto l’articolo e non c’è traccia
delle elezioni regionali della Calabria!
Eppure qui ha scommesso su Callipo, l’imprenditore del tonno che dà lavoro a molti calabresi
nelle sue molteplici attività.
Intanto in Calabria
i giochi si fanno duri. Le accuse incrociate si fanno sentire. Il fango è
gettato a piene mani sui concorrenti. Il brutto della politica fermenta e
tracima nei mezzi di comunicazione di massa e tra la gente comune fa insorgere
il dubbio.
Fa schifo!
La corsa al potere che lascia spazio alla delazione fa
schifo!
Vincere con l’inganno, con la malafede rafforzata dalle
maldicenze per arrivare al potere è merda!
Questo modello di inciviltà è l’espressione brutta e cattiva
di chi intende il potere politico come una risorsa personale e non è certamente
l’umile servitore della società a cui chiede i suffragi per governare.
Difficile decidere a chi dare la fiducia e quindi il voto.
Le mele marce stanno ovunque! Si tratta di decidere dov’è il male minore… e partecipare alle elezioni del prossimo 26 gennaio 2020 per dimostrare costante attenzione e, essere sentinelle istituzionali, affinché non alligni il malaffare.
Le mele marce stanno ovunque! Si tratta di decidere dov’è il male minore… e partecipare alle elezioni del prossimo 26 gennaio 2020 per dimostrare costante attenzione e, essere sentinelle istituzionali, affinché non alligni il malaffare.
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